Un cammino

L' Epatite A - B - e C sono malattie epatiche diffuse e molto virulente, il loro evolversi è spesso la morte del soggetto colpito, l'epatite B e C portano nel giro di 20/30 anni il soggetto a stati cirrotici e allo sviluppo del carcinoma epatico, una tipologia di cancro molto virulenta che ancora oggi la medicina convenzionale non sa curare...

I medici e l'industria farmaceutica non propongono nessun farmaco affidabile e risolutore per queste malattie.

Essi prescrivono una combinazione estremamente costosa delle droghe esotiche - interferone e ribavirina - che sopprimono solo temporaneamente il virus, questi risultati temporanei vengono conseguiti solo in meno della metà dei soggetti sottoposti a tale terapia, di contro a nessuno di loro vengono spiegati nei dettagli i pericoli e gli effetti collaterali permanenti che tali terapie comportano....

Io ho fatto interferone agli albori della sperimentazione, somministrazione durata 7 mesi poi interrotta perchè ero caduto in totale depressione con forti istinti suicidi.......

Dopo 10 anni, in seguito alla nascita di mio figlio - in nome suo ho deciso di riprovarci, ho fatto due somministrazioni di interferone al day hospital, la terza somministrazione me la sono fatta a casa e sono finito in pronto soccorso per shock anafillatico, quella è stata la volta dove sono stato FISICAMENTE più vicino alla morte in tutta la mia vita.....

Dopo 30 anni di epatite B e 24 anni di epatite C che ai tempi chiamavano epatite non A non B - nel mio fegato si è sviluppato il carcinoma epatico primitivo.....

Ho studiato a fondo il mio cancro e la mia cirrosi, molti studi dicono che non è l'alcool a portare cirrosi ma proprio l'epatite, la più virulenta delle due è la B anche se in giro tutti pensano sia la C il vero diavolo ;-)

Chi è affetto da HCV o HBV dovrebbe preoccuparsi di spegnere la carica virale perchè è il lavorio continuo della carica virale a portare la degenerazione del fegato.....

Quando vi controllate la sola positività nei fatti non acquisite nessun dato interessante inquanto la positività al virus certifica solo che in vita vostra il vostro sistema è stato a contatto col virus e ha sviluppato gli anticorpi, un soggetto potrebbe essere positivo all'HCV ma non avere attivo nel corpo il virus, oppure potrebbe avere i parametri epatici regolari e avere un'alta cariva virale del virus........

 



Il modo migliore per controllare lo stato delle epatiti è quello di controllare la loro carica virale ;-)

La medicina convenzionale crede ancora che il virus dell'epatite c risieda nel fegato mentre invece la sede del virus è il nosto intestino, il virus si annida negli stessi locali dove alloggia il 70% del nostro sistema immunitario....

Quindi se vogliamo spegnere la carica virale HCV - HBV in maniera naturale e fuori dagli schemi convenzionali dobbiamo lavorare sull'intestino..

Dopo aver studiato per 2 anni il carcinoma epatico del quale sono affetto, dopo aver stilato un protocollo curativo (che su di me funziona alla grande) - mi sono preso la briga di studiare nei dettagli la patologia a monte......

Spesso ai miei amici scherzando dico:
Io ho 3 patologie epatiche, il carcinoma epatico delle tre è la patologia meno grave ;-)

Io consiglio tutti quelli affetti da HCV e HBV di iniziare a ragionare come se già avessero il canro al fegato, non fate come me che ho aspettato la sua comparsa per muovere il culo, a me è andata bene ma a voi potrebbe non andare bene anche perchè il carcinoma epatico è un cancro silente, non da sintomi e quando li da il soggetto si trova in scompenso epatico = morte quasi sicura ;-) - datevi da fare subito, migliorate il vostro stile di vita, alimentatevi meglio - è importante ;-)

 



Ho stilato un protocollo HCV che a quanto pare funziona molto bene, funziona molto bene su di me e pure su altro soggetto terzo che lo ha sperimentato insieme a me....

Siamo ancora in fase di test perchè non vogliamo cantar vittoria prima di aver vinto la preda, i primi risultati sono soddisfacenti ma noi dell'IRCAV pretendiamo una serie di riscontri prima di poterci permettere (come facciamo per il carcinoma epatico) di poter dire che abbiamo trovato il protocollo giusto che su di noi funziona......

Presto a scopo divulgativo presenterò su questa pagina il protocollo curativo che io e un mio amico stiamo utilizzando come cavie volontarie che esercitano un diritto internazionale di curarci come meglio crediamo..................

Io vi ricordo sempre che non sono un medico e quindi la legge italiana mi impedise di darvi consigli sulla vostra salute....
Per la vostra salute lo stato italiano a preposto i medici che sono persone laureate in memdicina e all'atto della loro pratica medica hanno firmato un giuramento che si chiama GIURAMENTO DI IPPOCRATE (leggi il giuramento)

Ogni tanto quando li andate a trovare ricordate-glie-LO , magari fate come me che le poche volte che mi presento da loro gli porto in dono una copia stampata di tale giuramento ;-)

Io non vi do consigli, vi ricordo solo che anche voi come me avete il diritto internazionale di curarvi come meglio credete ;-)

Io ho deciso di diventare il medico di me stesso e penso di aver fatto il più grande affare della mia vita ma vi ricordo che la stessa cosa potrebbe non esserlo per voi, quindi siamo tutti grandi, ognuno di noi si prenda le sue responsabilità senza demandare a terzi (come me) che hanno scelto la strada meno battuta del bosco .

 



Intanto, mentre aspettate al pubblicazione del mio protocollo SFLTV-HCV vi giro alcuni spunti......



Iniziate a diventare vegetariani,
l'alimentazione vegetariana predispone il vostro corpo e il vostro intestino all'auto guarigione....

Evitate zuccheri, glutini, fritti, alcool, limitate il più possibile le proteine animali e quando le assumete cercate di consumare carni biologiche e possibilmente bianche, io mangiavo petto di tacchino, ora mangio una volta la settimana un pesce, evitare di mangiare pesci di allevamento e prediligere quelli pescati e di piccola taglia, io assumo quasi solo orate e branzini pescati. alcalinizzare il corpo e iniziare ad idratarsi bene bevendo almeno e dico almeno, come minimo, 3 litri di acqua buona al giorno.

Mangiare molte insalate, possibilmente verdi, ingerite omega 3, possibilmente vegetali, noci, olio di lino ec ecc....
Allenatesi a scacciare lo stress, il nervoso, la rabbia e l'odio dalla mente.......

Tutti questi stati mentali lavorano contro la nostra salute, il nostro cervello è completamente commesso al nostro sistema immunitario e alle nostre cellule.....

Il segnale si trasmette trasportato dentro la matrice tra le intercapedini dei tessuti fino al necleo della singola cellula, ;-)
E' importante ricordarsi che abbiamo una MENTE POTENTISSIMA che sottostimiamo e sottosfruttiamo, vi parlo di potenziali inimmaginabili che solo ora ho scoperto ;-)

 



 

 

 

Non riuscirete nell'arte dell'auto guarigione se non troverete pace nel vostro cervello.

Ficcatevelo nel cervello ;-)

MI RACCOMANDO GENTE:


Voi non fate come me, io sono un pazzo scatenato, esercito un mio diritto internazionale che è quello di curarmi come meglio credo, io SONO IL MEDICO DI ME STESSO.

Voi rivolgetevi sempre al vostro MEDICO DI FIDUCIA, lui ha studiato e ha giurato che si prenderà cura della vostra salute, lui conosce il vostro storico clinico, lui è abilitato dallo STATO ITALIANO a darvi consigli sulla vostra salute.......

Queste pagine voglio essere SOLAMENTE TESTIMONIANZA di come IO CURO IL MIO CANCRO percorrendo la strada meno battuta del bosco, ;-)

 

 

 

 

 



 


Motore di Ricerca Interno

 

 








 


Protocollo SFLTV-H
CV (02/03/2015)


 

Ora devo trattare la viremia dell'HCV,

viremia che era stazionaria e bassa a 800.000 ma che è improvvisamente espolosa in concomitanza con eventi molto poco chiari......, viremia ingiustificatamente in rialzo..

 

 

 

 

 

nell'Agosto 2013 la carica virale della mia HCV era stazionaria a 850.000 ......
non esistono tabelle o valori di riferimento ma nell'ambiente 850.000 è considerato un valore medio-basso :p

Poi a gennaio ho iniziato a trovare le manopole dello scooter apiccicose e ho iniziato a farmi paranoie....

 

 

Le manopole sono apiccicose, io parto di paranoia, la carica virale inizia a salire in maniera virulenta..

in febbraio raggiunge 1.870.000 - unmilioneottocentosettantamila, più del doppio, carica virale media ....

 



Le manopole continuano ad essere apiccicose, la mia paranoia persiste e a maggio rifaccio il controllo....
Viremia HCV ancora raddoppiata e su livelli molto preoccupanti 3.235.000 (alta)

 


 

Referto sotto

Questo Salvatore Ricca Rossellini mi visita dopo la fantastica tac di maggio
addirittura non ci capisce nulla e scrive che la neoplasia è avanzata.....

in realtà la neoplasia è regredita,
come dimostra la tac del 28 maggio 2014,
anzi, come dimostrano le 4 tac e i quattro referti oncologici, sto guarendo :p
evidentemente ha scritto quel che sperava non quel che è veramente.....

Oppure non conosce il significato di NEOPLASIA

 

E naturalmente cosa mi propone?
provate ad indovinare .....
la cura calata dall'alto, il protocollo, l'INTERFERONE....

l'ho fatto due volte....
la prima volta ho rischiato il suicidio per depressione
la seconda volta dopo la quarta iniezione sono finito al pronto soccorso in FIN DI VITA (interrotta)

 



A questo punto le mie paranoie diventano quasi certezze e all'IRCAV decidiamo di intervenire.....
Ricovero lo scooter in garage, le manopole smettono di essere apiccicose ---
in contemporanea studio velocemente l'epatite C che avevo trascurato a scapito del carcinoma epatico....
Studio un attimino la situazione e dopo 3 giorni parto con un protocollo mirato sulla viremia...

 

 

Dopo 36 giorni (33 giorni di protocollo mirato HCV) rifaccio la viremia e la stessa risulta abbattuta di sei volte...

viremia del 21 giugno a 500.000 ..... valore basso e mai raggiunto prima ------

Prima di cantar vittoria attendiamo altre due verifiche -
di certo in 33 giorni abbiamo abbattuto una carica virale (virulenta) ai minimi termini e di questo all'IRCAV siamo super FIERI ;-)

altro che INTERFERONE, abbiamo usato estratti naturali e tisane ;-)
roba naturale che fa bene e non da collaterali....

 

Questo è tutto al 10 agosto 2014 -

 

 

Il 15 luglio 2014 ho la carica virale a 3,25 milioni...

Mi metto a studiare un possibile protocollino per contrastare la carica virale....

Il 20 luglio 2014 parto con l'applicazione del protocollo SFLTV-HCV

il 6 novembre 2014, dopo 4,5 mesi di cura la carica virale raggiunge il minimo storico

122.000 - praticamente spenta :p

 

 

 

Passati altri 3 mesi l' 11 febbraio 2015 rifaccio le analisi e abbiamo un modestissimo rimbalzo verso l'alto a 370.000

Il protocollo su di me funziona amici...

 

 

Non riesco ad azzerarlo ma lo tengo bello basso sotto controllo ;-)

 

 

Mi raccomando, non fate come me, rivolgetevi sempre al vostro medico di fiducia....
Le pratiche fai da te sono pericolose, io sono un pazzo, non seguire il mio esempio ;-)

 

 

 

Se per caso a qualcuno di voi (vedendo i video sopra) sono sembrato,
megalomane o paranoico, vi invito a leggere l'articolo sotto....

 

A cesena succede di tutto ;-)

 

Firmato: arturo villa

 

 

 

Il virus HCV

L'agente infettivo che causa l'epatite C è il virus HCV, un Hepacivirus che appartiene alla famiglia dei Flaviviridae.

L'HCV, assieme ai virus delle epatiti A, B, D ed E, fa parte dei "virus epatitici" propriamente detti che si distinguono da quelli "minori", come il virus della mononucleosi infettiva, quelli erpetici e il citomegalovirus, responsabili di un danno epatico generalmente meno importante.

 

 

L'HCV è stato scoperto nel 1989:

Da allora sono state identificate 6 varianti virali (nominate da 1 a 6), che differiscono tra loro per il genotipo, ossia per il contenuto delle informazioni genetiche e oltre 90 sottotipi (nominati a, b, c, ecc.). I 6 genotipi virali sono diversamente distribuiti nel mondo (vedi la Tabella), con una prevalenza del tipo 1.

In particolare la variante 1a è diffusa soprattutto nel Nord America, (IL MIO) il genotipo 1b in Europa, il tipo 2 in estremo Oriente (Giappone, Taiwan), il tipo 3 in Asia centrale (soprattutto in India), quello 4 in Medio Oriente e in Africa, il genotipo 5 in Africa meridionale e il 6 in Asia sudorientale.

 

 

In Italia il genotipo prevalente è l'1b che infetta il 51% dei soggetti con HCV, mentre il restante è suddiviso tra genotipo 2 (28%), 3 (9%) e 4 (4%). Queste percentuali possono variare localmente, ovvero in alcune aree del paese si possono riscontrare punti in percentuale maggiori o minori rispetto alla media, ma sono variazioni che non cambiano l'asset principale.

 

 

I diversi genotipi sono associati a una diversa responsività della malattia alla terapia a base di interferone, nonché a un suo differente decorso e al grado di severità (anche se questo aspetto non è ancora del tutto chiarito): il 2 e il 3 sono i genotipi più facili da trattare, mentre l'1 e il 4 sono i più resistenti; (TI PAREVA?)

Il genotipo 1b, in particolare, è legato a una forma di infiammazione del fegato più acuta dal decorso particolarmente aggressivo.

 

Fonte: Epatitec.info

 

 

 

 

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Patologie legate al FEGATO:


Ittero, Epatiti acute, Epatiti croniche, Epatiti fulminanti, Ipertensione portale, Sindrome di Budd-Chlari,
Steatosi epatica, Fibrosi epatica, Cirrosi epatica, Cirrosi biliare, Morbo di wilson, Neoplasie

(Informati)

 



 


 

Appena svegliato a digiuno un lungo percorso assimilativo...


PULIZIA LUME ALIMENTARE - (guarda video)

- Oil Pulling con olio di girasole bio - (clicca qui)

- Mezzo litro di Acqua Kangen Ph 9.5 - (clicca qui)

 

IMMUNOSTIMOLANTI - OMEGA 3

- 1.Capsula estratto di Lapacho - (clicca qui)
- 1.Capsula estratto di Astragalus solgar - (clicca qui)
- 2 cucchiaini di olio di lino refrigerato - (clicca qui)
- 1 cucchiaino di olio di canapa refrigerato - (clicca qui)

 

EPATOPROTETTORI - (guarda video)


- 30cl Aloe Arborescens - (clicca qui)
- 1 Cucchiaino Miele di Manuka 400 - (clicca qui)
- 1 Capsula Curcuma Longa solgar - (clicca qui)
- 2 Capsule di FitoMariano solgar - (clicca qui)
- 2 Capsule Tannino di Castagno (clicca qui)
- 1 Grammo vitamina c - (clicca qui)
- 400ml di Succo Verde -
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DETOX - (guarda video)

- 5 Grammi di Pectina C - (clicca qui)
- 2 Capsule Bioclorella solgar - (clicca qui)

 

FUNGHI CURATIVI - (guarda video)

- 1.5 grammi Ganoderma Lucidum GL (Reishi) - Dxn - (clicca qui)
- 1.5 grammi Ganoderma Lucidum RG (Reishi) - Dxn - (clicca qui)
- 2 Capsule Estratto Desmodium - (clicca qui)
- 1 pompetta Estratto Phyllanthus Niruri - (clicca qui)
- 4 pompette Estratto Cynarina - (clicca qui)

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A colazione

I GLUTATIONI - (guarda video)

- 1 Capsula Vit. E - (clicca qui)
- 1 Capsula SAMe 400 - (clicca qui)
- 1 Capsula Vit. K - (clicca qui)
- 1 Capsula CoQ10 100mlg - (cliccaqui)
- 2 Capsule Vit. D3 10.000 IU - (clicca qui)
- 1 Capsula Nac 600mlg solgar - (clicca qui)
- 1 Capsula probiotico - (clicca qui)
- 1 Grammo di vit c - acido l'ascorbico - (clicca qui)

 

2 ore dopo colazione

OMEOPATICI IMMUNOSTIMOLANTI

- 20 gocce Interleukina 2 ch4 (guna) - (clicca qui)
- 20 gocce Interleukina 12 ch4 (guna) - (clicca qui)
- 20 gocce interferon Gamma ch4 (guna) - (clicca qui)
- 1 pralina olio di pesce omega3 - (clicca qui)

 

1 ora prima di cena

IMMUNOSTIMOLANTI - OMEGA 3

- 1.Capsula estratto di Lapacho - (clicca qui)
- 1.Capsula estratto di Astragalus solgar - (clicca qui)
- 2 cucchiaini di olio di lino refrigerato - (clicca qui)
- 1 cucchiaino di olio di canapa refrigerato - (clicca qui)

 

EPATOPROTETTORI - (guarda video)


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2 ore dopo cena

OMEOPATICI IMMUNOSTIMOLANTI

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FUNGHI CURATIVI - (guarda video)

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© Riproduzione riservata

 





 

La qualità della vita nei pazienti affetti da HBV/HCV


Attualmente la medicina convenzionale propone come rimedio alla patologia la somministrazione del
MAL TOLLERATO INTERFERONE

La qualità della vita di un portatore di patologia HBV/HCV si mantiene a livelli discreti per tantissimi anni, la patologia apparentemente non da problemi fisici se non stanchezza che spesso viene erroneamente attribuita ad altri eventi, la qualità della vita di un portatore di HCV

tutto sommato procede discretamente..

Tutta questa tollerante qualità della vita con collaterali apparentemente asintomatici viene a scemare quando l'individuo decide di affidarsi ai consigli curativi del nostro sistema sanitario

Una comparsa di sintomi sia fisici che psicologici si ha quando i pazienti entrano in terapia interferonica (condizione C, fig.3),

 

 

Ciò segna la fine o la temporanea sospensione del periodo asin-tomatico della traiettoria di malattia.

I sintomi che si accompagnano alla terapia sono ben conosciuti e codi-ficati e sono tali da influire su tutte le dimensioni di QoL:

- malessere generale (dolori muscolari, dolori alle ossa)

- anemia crescente

- abbassamento valori piastrine

- astenia

- febbre alta

- eritemi & rush cutanei

- stanchezza, facile affaticamento

- mal di testa

- secchezza delle fauci

 

Accanto a questi, si registrano anche problemi relativi al benessere emotivo, che incidono sulle attività lavorative e sulle relazioni sociali, amicali, coniugali e sulla volontà di abbandonare o meno la cura:

- sintomi neuropsichici e di depressione

- rabbia

- ipersensibilità emotiva

- ansia

- sentirsi sotto pressione

- irascibilità

- aggressività

- non riuscire a fare le cose come prima

- volontà/necessità di isolarsi.

 

La condizione C, legata alla terapia interferonica, si caratterizza pertanto, potenzialmente, con una com-promissione della Qualità della vita che assume caratteri tradizionali, procedendo da sintomi di carattere fisico, da disa-bilità più o meno marcate e da conseguenti ricadute a livello di stato emozionale e di opportunità di parte-cipazione sociale.

A questa condizione, pertanto possono essere applicati i modelli tipici di Health Related Quality of Life (HRQOL) e strumenti derivati, che sembrerebbe inverosimile applicare invece uniformemen-te a tutto l’arco della malattia come se si trattasse di una condizione unica ed omogenea. Non sempre però i lavori che si trovano in letteratura sembrano tenerne conto.

Fonte: formazione universitaria (continua)


 

 

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Patologie legate al Fegato - Erbe Officiali correlate

 

ASCITI EPATICHE

Raccolta di liquido con pigmenti biliari e bile nella cavità peritoneale dovuta a gravi malattie del fegato (es. cirrosi)

 

CIRROSI EPATICA

Degenerazione dell'organo con sostituzione del suo tessuto funzionale da parte di tessuto fibroso-cicatriziale che progressivamente induce l'ipertensione portale dalla quale conseguono ascite e varici esofagee.

 

CONGESTIONI PORTALI EPATICHE

Aumento di pressione nella vena porta, tronco venoso che raccoglie il sangue proveniente da milza, pancreas, stomaco e intestino e che va al fegato.

 

DELIRIUM TREMENS

Disturbo caratteristico dell'alcoolismo cronico; consiste in febbre alta, sudorazione, delirio, allucinazioni terrorizzanti (piccoli animali inesistenti)

 

EPATITE

Infiammazione acuta o cronica del fegato; nella maggior parte dei casi è provocata da virus (e. virale), da intossicazioni (alcool) o da avvelenamenti (funghi)

 

 

EPATITE VIRALE B



 

EPATITE VIRALE C

 

INSUFFICIENZA EPATICA (SINDROME)

Serie di disturbi collegati all'insufficienza epatobiliare come: cefalea, dispepsia, ipocondralgia destra. Vedi anche INSUFFICIENZA EPATOBILIARE E INTOSSICAZIONE DEL FEGATO Vedi anche COLAGOGO

 

IPERTROFIA EPATICA

 

ITTERO

 

STEATOSI EPATICA (NON ALCOLICA)

Aumento del contenuto del grasso all'interno delle cellule epatiche in seguito a processi virali o degenerativi. La steatosi è comunemente detta "fegato grasso".

 

INDIGESTIONE EPATICA

Blocco o insufficienza digestiva a carico delle vie epatiche

 

INSUFFICIENZA EPATOBILIARE E INTOSSICAZIONE DEL FEGATO

Genericamente alterazione del fegato che non riesce a garantire la funzione epatica regolare. Vedi anche VOCI SPECIFICHE (es. EPATITE) Vedi anche COLAGOGO Vedi anche INSUFFICIENZA EPATICA (SINDROME)

 

 

Fonte: Erbeofficinali.org



 

 

 

Epatite B Vaccino danneggia il fegato

Sorprendente, la nuova ricerca pubblicata sulla rivista

L'apoptosi indica che il vaccino contro l'epatite B, che è stato progettato per prevenire l'epatite B (responsabile del danno origine virale al fegato), in realtà provoca la distruzione delle cellule del fegato.

Nello studio intitolato "vaccino contro l'epatite B induce la morte apoptotica in Hepa1-6 celle, "i ricercatori hanno cercato di" ... stabilire un sistema modello in vitro suscettibili di indagini meccanicistiche di citotossicità indotti dal vaccino contro l'epatite B, e di indagare i meccanismi di morte cellulare indotta dal vaccino. ".

Un altro studio pubblicato sulla rivista Hepatogastroentology nel 2002, ha osservato che il vaccino all'epatite B è stato statisticamente all'aumento di reazioni gastrointestinali tra cui: epatite, malattie gastrointestinali e funzionalità.
Rispetto ad altri gruppi di controllo vaccino

(continua)

 

La Cirrosi

La cirrosi epatica è quella condizione in cui il fegato si deteriora lentamente e non funziona più a causa di lesioni croniche. Il tessuto cicatriziale sostituisce il tessuto epatico sano, bloccando parzialmente il flusso del sangue diretto verso il fegato. Le cicatrici pregiudicano anche la capacità del fegato di:

- controllare le infezioni
- eliminare i batteri e le tossine dal sangue
- controllare il processo di elaborazione di nutrienti, di ormoni e dei farmaci
- produrre le proteine che regolano la coagulazione del sangue
- produrre la bile per aiutare ad assorbire i grassi, tra cui il colesterolo, e le vitamine liposolubili

(continua)

 

Attività Anti-Virale di Silibina nei pazienti con Epatite C resistente ai farmaci

Due recenti studi clinici evidenziano l’efficacia protettiva del cardo mariano.

Da una sostanza naturale, utilizzata come antidoto nell’avvelenamento da Amanita phalloides, nuove speranze per la cura dei pazienti colpiti da epatite C che non rispondono alle terapie attualmente in uso: l’associazione interferone peghilato e ribavirina.

Si chiama silibina ed è un derivato del cardo mariano con potenti proprietà antiossidanti e antifibrotiche, a cui, fin dagli anni ’70, è stata riconosciuta la capacità di ridurre la mortalità in pazienti con cirrosi.

(continua)

 

Cirrosi biliare primitiva: un gene tra le cause

Sul New England Journal of Medicine comparirà nel prossimo mese uno studio che individua in un gene il responsabile della predisposizione alla cirrosi biliare primitiva, una malattia, che colpisce soprattutto le donne, che distrugge lentamente il fegato e le cui cause finora non erano state individuate.

Attualmente, i trattamenti medici contro la cirrosi biliare primitiva possono solo rallentare la progressione del male, ed anche il trapianto del fegato, una delle possibili terapie, secondo le ricerche non evita che, in molti casi, la malattia possa ripresentarsi dopo 5-10 anni.

(continua)

 

Tumori di Klatskin

Il tumore dell’ilo biliare, detto anche colangiocarcinoma ilare o tumore di “Klatskin” (dal Dott. Gerald Klatskin, un medico americano di Yale che lo descrisse per la prima volta nel 1965).

E' un colangiocarcinoma (tumore delle vie biliari) che sorge alla confluenza (ilo epatico) dei dotti epatici destro e sinistro, ovvero nel punto dove si uniscono le vie biliari provenienti dalla parte sinistra del fegato (dotto epatico di sinistra) con quelle provenienti della parte di destra (dotto epatico di destra).

Tra le cause che possono portare allo sviluppo di un tumore dell'ilo bisogna segnalare la colangite sclerosante, di cui il colangiocarcinoma è la più temibile complicanza.

Più lungo è il tempo trascorso dalla diagnosi di colangite sclerosante, tanto maggiore è il rischio di sviluppare un tumore dell'ilo biliare

 

(continua)

 

Cancro del Pancreas

I tumori del pancreas rappresentano un'importante capitolo delle malattie neoplastiche.

Questi tumori, che possono originare sia dalla componente ghiandolare esocrina che da quella endocrina, possono essere benigni o maligni, come accade anche negli altri organi del corpo.

Le neoplasie della parte esocrina sono le più frequenti.

  • I tumori benigni sono rari e rappresentano circa il 6-10% della patologia del pancreas. I più frequenti sono rappresentati da:
    - Tumore a cellule acinari
    - Cistoadenoma sieroso
    - Cistoadenoma mucinoso

    (continua)

 

Il Fegato Anatomia

Il fegato è la più voluminosa ghiandola del corpo umano ed è situata nella parte superiore destra della cavità addominale, subito al di sotto del diaframma.

Ha una forma ovoidale ed è diviso, secondo la distinzione classica, in quattro sezioni: il lobo destro, il lobo sinistro, il lobo quadrato e il lobo caudato. I primi due sono attraversati da un legamento falciforme, una membrana sierosa attraverso la quale passano i nervi e i vasi sanguigni a esso destinati, come l’arteria epatica e la vena porta.

(continua)

 

Scoperto meccanismo che regola la crescita del cancro al fegato

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM) dell'Università di Bari, guidati da Antonio Mazzocca, ha identificato un nuovo meccanismo che aiuta il processo di formazione dell'epatocarcinoma.

Si tratta di un tumore che colpisce ogni anno circa un milione di persone nel mondo, oltre 10.000 in Italia, e per il quale non sono ancora disponibili trattamenti farmacologici definitivi.

 

Recettore non più orfano


(continua)

 

 

Epatite da paracetamolo, l'abuso intossica il fegato

L'epatite fulminante da paracetamolo rappresenta, negli Stati Uniti, dove viene venduto tra i farmaci da banco e di cui spesso si abusa, la prima causa per i trapianti di fegato.

Dibattito aperto proprio da uno studio della North Western University di Chicago, che ha monitorato 249 pazienti dimessi da reparti di emergenza, rilevando che il 10% riferiva di assumere più di un farmaco contenente paracetamolo nello stesso giorno.

Secondo i ricercatori l'overdose da paracetamolo «è la principale causa di insufficienza epatica acuta in occidente, con un quinto di tutte le morti collegabili ad assunzione di paracetamolo dovute a overdose accidentali.

L’uso non intenzionale di combinazioni tra analgesici oppiacei e analgesici a base di paracetamolo con altri farmaci sempre contenenti questo principio, è una causa importante di tossicità epatica».

(continua)

 

Cancro al pancreas: identificato un sottotipo potenzialmente curabile

I ricercatori australiani hanno identificato un sottotipo potenzialmente curabile di cancro al pancreas, che rappresenta circa il 2% dei nuovi casi. Questo sottotipo esprime elevati livelli del gene HER2, un gene amplificato nei tumori dello stomaco attualmente trattati con Herceptin.

La Dr.ssa Angela Chou ha quindi eseguito una dettagliata caratterizzazione istopatologica di HER2 proteine nei campioni di tessuto prelevati nel passato da 469 pazienti affetti da cancro del pancreas. Questo ha prodotto una serie di linee guida di analisi di laboratorio standardizzate per testare HER2 nel cancro del pancreas e ha mostrato la frequenza di HER2 amplificato nel cancro del pancreas, del 2,1%.

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Salute: frutta e cereali per prevenire il tumore al fegato

Consumare quotidianamente frutta, verdura e cereali integrali aiuta a proteggere il fegato dai tumori.

Lo dimostra una ricerca realizzata dall’European prospective investigation into cancer and nutrition che è riuscita a dimostrare l’esistenza di un legame tra cancro e alimentazione. Non solo fibre però.

Per evitare l’insorgere dei tumori del fegato è necessario evitare gli alimenti che contengono molti zuccheri.

Se assunti quotidianamente e in grandi quantità, i carboidrati raffinati sono in grado di sollecitare la produzione di insulina che, a sua volta, ha effetti sulla crescita cellulare. Sono proprio questi fattori di crescita che finiscono poi per incentivare la proliferazione delle cellule cancerose.

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LITIASI ED INFEZIONI DELLE VIE BILARI

Composizione della bile -

Acqua 85-95% -

Colesterolo -

Acidi biliari (90%lecitina, lisolecitina) -

fosfolipidi -

INCIDENZA Valutazione su casistica autoptica soggetti >> 40 anni

 

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Azione anti-tumorale dei cannabinoidi sul carcinoma epatocellulare:

In questo studio, abbiamo studiato gli effetti dei cannabinoidi – una nuova famiglia di potenziali agenti antitumorali – sulla crescita di HCC. Abbiamo scoperto che A9 -tetraidrocannabinolo (A 9 -THC, il principale componente attivo della Cannabis sativa) e JWH-015 (un recettore cannabinoide 2 (CB 2 ) cannabinoide agonista del recettore-selettivi) hanno ridotto la redditività delle linee cellulari di HCC umano HepG2.

Recentemente, numerosi studi hanno evidenziato il ruolo dei cannabinoidi come potenziali farmaci anti-tumorali a causa della loro capacità di ridurre tumorale in modelli animali differenti, tra cui glioma, 6 carcinoma mammario 7 , 8 e cancro alla prostata. 9 , 10 Recenti ricerche hanno inoltre riportato che il cannabinoide sintetico WIN-55 212-2 inibisce la crescita del carcinoma epatico.

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Epatite C e HIV: ancora gravi rischi



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OMS: Epatite, il killer silenzioso che uccide più di AIDS, malaria e febbre dengue combinati

L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha RIBADITO:

 

L'epatite virale uccide più persone di qualsiasi altra malattia trasmissibile nel sud-est asiatico e non solo.

“killer silenzioso” cosi L’OMS ha chiamato l’epatite, “il numero stimato di decessi nelle regioni a causa dell’epatite virale e delle sue complicanze supera i decessi dovuti alla malaria, alla febbre dengue e all’HIV / AIDS combinati”.

Ogni anno circa 8.980.000 casi di epatite e di 585.800 decessi si verificano nelle regioni del Sud Est Asiatico.

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Le 5 leggi biologiche per la salute e il benessere naturale TUMORE AL FEGATO

Per la Medicina contemporanea esistono molte tipologie di tumori maligni del fegato, fra quelli primitivi i più importanti sono l'epatocarcinoma, il colangiocarcinoma e l'angiosarcoma.

L'epatocarcinoma (anche carcinoma epatocellulare o HCC) è senza ombra di dubbio il più importante tumore maligno dell'organo epatico.

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La cura per il cancro nel nostro intestino

 

La cura per il cancro potrebbe stare nel nostro intestino.


Attraverso l’uso di staminali si potrà, secondo una ricerca, mantenere l’intestino sano anche sotto l’attacco della chemioterapia e della radioterapia. In questo modo potranno essere curati anche tumori metastatici.

 

A sostenerlo è il ricercatore Jian-Guo Geng, .......................................

 

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Airc finalmente partorite timide ammissioni

 

Le proteine di origine animale fanno male alla salute?

DIPENDE. Un consumo eccessivo di alimenti di origine animale, soprattutto di carni rosse lavorate, aumenta il rischio di alcuni tumori.

Non ci sono invece prove convincenti che un loro modesto consumo abbia effetti negativi sulla salute.

In breve

- Le proteine animali sono costituite dalle stesse molecole chimiche di quelle vegetali, gli amminoacidi.

- La loro pericolosità per la salute, se consumate in eccesso, risiede principalmente nel modo con cui interagiscono con l'organismo. Per esempio, la lavorazione delle carni per la loro conservazione e le modalità di cottura modificano le molecole presenti, rendendole potenzialmente pericolose per la salute.

- I cibi di origine animale contengono, oltre alle proteine, anche molte altre sostanze tra cui i grassi saturi e il ferro del gruppo eme. In dosi eccessive essi stimolano l'aumento di colesterolo, i livelli di insulina nel sangue e l'infiammazione del tratto intestinale, aumentando il rischio di certe patologie, tra cui i tumori, in particolare quelli del colon-retto.

- Un consumo modesto di proteine animali non è pericoloso per la salute umana. Di contro, un eccessivo consumo di carni rosse o lavorate è associato a un maggior rischio di sviluppare diabete, malattie cardiovascolari e tumori.

 

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Cancro al pancreas, quali sono i segni precoci

Un aumento di un pool di amminoacidi, identificabile prima ancora che compaiano i sintomi caratteristici della malattia e che questa sia diagnosticale.

Sarebbe questo il segno, precoce, della presenza di un cancro al pancreas, secondo uno studio pubblicato su Nature Medicine, che sebbene non ancora utilizzabile come strumento diagnostico aiuterà i ricercatori a capire qualcosa di più su questa forma tumorale, tra le più infauste.

"La maggior parte delle persone affette da adenocarcinoma duttale pancreatico (Pdac, la forma più comune del tumore) vengono diagnosticate dopo che la malattia ha raggiunto uno stadio avanzato, e molti muoiono entro un anno dalla diagnosi",


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Epatite C: un miliardo per il "farmaco d'oro"

 

Finalmente la legge di stabilità è stata approvata e salvo cambiamenti improbabili alla Camera dei Deputati, sarà disponibile nel 2015 il finanziamento di 1 miliardo di euro per sostenere l'acquisto del nuovo farmaco che svolge un importante effetto terapeutico sulla infezione indotta dal virus dell'epatite C.

500 milioni di euro che verranno interamente dedicati all'acquisto del Sofosbuvir il nuovo promettente farmaco che dovrebbe rappresentare una cura fino al 90 percento dei pazienti affetti da epatite C, una grave malattia che può indurre cirrosi epatica e tumori del fegato.

 

(continua)

 



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La Cirrosi Biliare Primitiva dott. Claudio Italiano

La cirrosi biliare è conseguenza di una lesione o di un’ostruzione prolungata delle vie biliari o extraepatiche e si associa a ridotta escrezione di bile (cfr colestasi), con distruzione del parenchima epatico e fibrosi progressiva.

La cirrosi b.p. è dovuta alla presenza di infiammazione cronica ed obliterazione fibrosa dei duttuli biliari intraepatici, mentre la cirrosi biliare secondaria è la conseguenza di una prolungata ostruzione dei dotti di calibro maggiore extraepatici. Confermiamo sin da ora che le due entità nosografiche hanno molti tratti comuni.

Eziologia della c.b.p. L’eziologia è sconosciuta anche se è certo che si associa frequentemente ad altre patologie di natura autoimmune quali la sindrome CREST (calcinosi, fenomeno di Raynaud, dismotilità esofagea, sclerodattilia,teleangectasia), la sindrome sicca (occhi e bocca secchi), la tiroidite autoimmune e l’acidosi tubulare renale.

( continua )

 

Virus epatite B, Marcatori Sierologici

Il virus dell'epatite B (HBV) è endemico in tutto il mondo e rappresenta la principale causa delle patologie epatiche. L'HBV si trasmette mediante contatto diretto con il sangue o con altri fluidi corporei.

Tra le vie di trasmissione più comuni vanno annoverate le seguenti: trasfusioni ematiche, punture di ago, contatto diretto con ferite aperte, rapporti sessuali e passaggio dalla madre al neonato al momento della nascita.

Il periodo medio di incubazione di un'infezione da HBV oscilla tra 6 e 8 settimane (intervallo: da 1 a 6 mesi). I sintomi clinici più comuni includono malessere generale, febbre, gastroenterite e ittero.

L'infezione da HBV può determinare tipicamente epatite itterica, epatite anitterica subclinica, epatite fulminante o epatite cronica persistente.

Nell'adulto, una percentuale compresa tra il 90 e il 95% dei soggetti interessati da un'infezione da HBV si ristabilisce completamente dalla patologia acuta e non mostra più tracce del virus. All'incirca il 5-10% dei pazienti colpiti dall'HBV diventa portatore cronico. Il 90% circa dei neonati infettati dall'HBV sviluppa un'infezione cronica da epatite B.

(continua)

 

 

Infezione da virus HBV: FDA richiede ulteriori dati di sicurezza prima di approvare il vaccino Heplisav

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA, ha rinviato l’approvazione del vaccino contro l'epatite B Heplisav in attesa di ulteriori dati di sicurezza.

La FDA ha dichiarato che il vaccino non poteva essere approvato in una popolazione di pazienti di grandi dimensioni senza ulteriori valutazioni di sicurezza.

La FDA ha inoltre considerato la possibilità di rari eventi autoimmuni associati con l'uso di nuovi adiuvanti, e ha chiesto chiarimenti in merito alle pratiche di garanzia della qualità per Heplisav, insieme a ulteriori dati di convalida dello studio.

(continua)

 

 

Infezione da virus dell’epatite C e malattia renale cronica

 

Le manifestazioni extraepatiche dell’epatite C sono rilevanti e comprendono la crioglobulinemia mista, i disordini linfoproliferativi e la malattia renale.

L’infezione da virus dell’epatite C ( HCV ) è sia una causa che una complicanza della malattia renale cronica, che si presenta generalmente nel contesto della crioglobulinemia mista.

La presenza del virus HCV è associata a una più alta incidenza di mortalità nei pazienti in dialisi o sottoposti a trapianto di rene, rispetto ai pazienti con negatività per HCV.

Per i pazienti con malattia renale cronica e infezione da virus HCV mancano farmaci sicuri ed efficaci.

 

Fonte: Clin J Am Soc Nephrol, 2009

 

 

Epatite B e C: Uno studio del San Matteo apre la strada a nuovi scenari terapeutici

Un difetto funzionale delle cellule primitive è la prima causa della cronicizzazione dei virus dell’epatite B e C.

Uno studio della Fondazione San Matteo di Pavia apre la strada a nuovi scenari terapeutici.

“Lo studio del nostro gruppo di ricerca – commenta il prof. Mondelli – si è concentrato sulle cellule dell’immunità innata denominate “natural killer” (uccisori naturali).

Sono così denominate perché intervengono rapidamente per contrastare l’invasione dei virus patogeni con cui veniamo a contatto tutti i giorni, uccidendo le cellule del nostro organismo che hanno infettato.

(continua)

 

 

Epatite C inibitore della proteasi

 

 

 

Caffe’: ottimo alleato del fegato, allevia danni da epatite C

Qualche tazzina di caffe’ puo’ essere utile a proteggere dai danni al fegato prodotti dall’epatite C: infatti l’amore per la tazzina abbassa del 53% il rischio di progressione della malattia epatica.

Lo rivela uno studio diretto da Neal Freedman del National Cancer Institute (NCI), pubblicato sulla rivista Hepatology.

La ricerca ha anche dimostrato che coloro che non beneficiano dei trattamenti standard contro l’epatite possono trarre giovamento dall’aumento del consumo di caffe’. Secondo dati OMS l’epatite C colpisce 3-4 milioni di persone l’anno e nel 70% dei casi l’infezione diventa cronica aumentando il rischio di ammalarsi di cirrosi e cancro epatico.

(continua)

 

EPATOCARCINOMA
Corso di Formazione e di Aggiornamento

 

Noduli displastici

I noduli displastici possono essere identificati radiologicamente, ma la loro definitiva diagnosi richiede un esame istologico. Sia i noduli displastici di alto che quelli di basso grado sono considerati indicatori di rischio di epatocarcinoma, ma tale rischio è significativamente aumentato solo in presenza di noduli displastici di alto grado


Quadri patologici di HCC

Tradizionalmente l’epatocarcinoma è stato distinto in tre tipi macroscopici:

- Nodulare: tumore singolo o multiplo con margine netto, spesso capsulato

- Massivo: neoplasia di grande dimensione a contorno lobulato. Generalmente occupa un intero lobo

- Diffuso: noduli piccoli che sostituiscono l’intero fegato.

 

(continua)


 

 

 

 

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