

Un cammino
L' Epatite A - B - e C
sono malattie epatiche diffuse e molto virulente, il
loro evolversi è spesso la morte del soggetto
colpito, l'epatite B e C portano nel giro di 20/30 anni
il soggetto a stati cirrotici e allo sviluppo del carcinoma
epatico, una tipologia di cancro molto virulenta
che ancora oggi la medicina convenzionale non sa curare...
I
medici e l'industria farmaceutica non propongono nessun
farmaco affidabile e risolutore per queste malattie.
Essi prescrivono una combinazione
estremamente costosa delle droghe esotiche - interferone
e ribavirina - che sopprimono solo temporaneamente
il virus, questi risultati temporanei vengono conseguiti
solo in meno della metà dei soggetti sottoposti
a tale terapia, di contro a nessuno di loro vengono
spiegati nei dettagli i pericoli e gli effetti collaterali
permanenti che tali terapie comportano....
Io ho fatto interferone agli albori della sperimentazione,
somministrazione durata 7 mesi poi interrotta perchè
ero caduto in totale depressione con forti istinti suicidi.......
Dopo 10 anni, in seguito alla nascita di mio figlio
- in nome suo ho deciso di riprovarci, ho fatto due
somministrazioni di interferone al day hospital, la
terza somministrazione me la sono fatta a casa e sono
finito in pronto soccorso per shock anafillatico, quella
è stata la volta dove sono stato FISICAMENTE
più vicino alla morte in tutta la mia vita.....
Dopo 30 anni di epatite B e 24 anni di epatite C che
ai tempi chiamavano epatite non A non B - nel mio
fegato si è sviluppato il carcinoma epatico primitivo.....
Ho studiato a fondo il mio cancro e la mia cirrosi,
molti studi dicono che non è l'alcool a portare
cirrosi ma proprio l'epatite, la più virulenta
delle due è la B anche se in giro tutti pensano
sia la C il vero diavolo ;-)
Chi è affetto da HCV o HBV dovrebbe preoccuparsi
di spegnere la carica virale perchè è
il lavorio continuo della carica virale a portare la
degenerazione del fegato.....
Quando vi controllate la sola positività nei
fatti non acquisite nessun dato interessante inquanto
la positività al virus certifica solo che in
vita vostra il vostro sistema è stato a contatto
col virus e ha sviluppato gli anticorpi, un soggetto
potrebbe essere positivo all'HCV ma non avere attivo
nel corpo il virus, oppure potrebbe avere i parametri
epatici regolari e avere un'alta cariva virale del virus........

Il modo migliore per controllare lo stato delle epatiti
è quello di controllare la loro carica virale
;-)
La medicina convenzionale crede ancora che il virus
dell'epatite c risieda nel fegato mentre invece la sede
del virus è il nosto intestino, il virus si annida
negli stessi locali dove alloggia il 70% del nostro
sistema immunitario....
Quindi se vogliamo spegnere la carica virale HCV - HBV
in maniera naturale e fuori dagli schemi convenzionali
dobbiamo lavorare sull'intestino..
Dopo aver studiato per 2 anni il carcinoma epatico del
quale sono affetto, dopo aver stilato un protocollo
curativo (che su di me funziona alla grande) - mi sono
preso la briga di studiare nei dettagli la patologia
a monte......
Spesso ai miei amici scherzando dico:
Io ho 3 patologie epatiche, il carcinoma epatico delle
tre è la patologia meno grave ;-)
Io consiglio tutti quelli affetti da HCV e HBV di iniziare
a ragionare come se già avessero il canro al
fegato, non fate come me che ho aspettato la sua comparsa
per muovere il culo, a me è andata bene ma a
voi potrebbe non andare bene anche perchè il
carcinoma epatico è un cancro silente, non da
sintomi e quando li da il soggetto si trova in scompenso
epatico = morte quasi sicura ;-) - datevi da fare subito,
migliorate il vostro stile di vita, alimentatevi meglio
- è importante ;-)

Ho stilato un protocollo HCV che a quanto pare funziona
molto bene, funziona molto bene su di me e pure su altro
soggetto terzo che lo ha sperimentato insieme a me....
Siamo ancora in fase di test perchè non vogliamo
cantar vittoria prima di aver vinto la preda, i primi
risultati sono soddisfacenti ma noi dell'IRCAV pretendiamo
una serie di riscontri prima di poterci permettere (come
facciamo per il carcinoma epatico) di poter dire che
abbiamo trovato il protocollo giusto che su di noi funziona......
Presto a scopo divulgativo presenterò su questa
pagina il protocollo curativo che io e un mio amico
stiamo utilizzando come cavie volontarie che esercitano
un diritto internazionale di curarci come meglio crediamo..................
Io vi ricordo sempre che non sono un medico e quindi
la legge italiana mi impedise di darvi consigli sulla
vostra salute....
Per la vostra salute lo stato italiano a preposto i
medici che sono persone laureate in memdicina e all'atto
della loro pratica medica hanno firmato un giuramento
che si chiama GIURAMENTO DI IPPOCRATE (leggi
il giuramento)
Ogni tanto quando li andate a trovare ricordate-glie-LO
, magari fate come me che le poche volte che mi presento
da loro gli porto in dono una copia stampata di tale
giuramento ;-)
Io non vi do consigli, vi ricordo solo che anche voi
come me avete il diritto internazionale di curarvi come
meglio credete ;-)
Io ho deciso di diventare il medico di me stesso e penso
di aver fatto il più grande affare della mia
vita ma vi ricordo che la stessa cosa potrebbe non esserlo
per voi, quindi siamo tutti grandi, ognuno di noi si
prenda le sue responsabilità senza demandare
a terzi (come me) che hanno scelto la strada meno battuta
del bosco .

Intanto, mentre aspettate al pubblicazione del mio protocollo
SFLTV-HCV vi giro alcuni spunti......

Iniziate a diventare vegetariani, l'alimentazione
vegetariana predispone il vostro corpo e il vostro intestino
all'auto guarigione....
Evitate zuccheri, glutini, fritti, alcool, limitate
il più possibile le proteine animali e quando
le assumete cercate di consumare carni biologiche e
possibilmente bianche, io mangiavo petto di tacchino,
ora mangio una volta la settimana un pesce, evitare
di mangiare pesci di allevamento e prediligere quelli
pescati e di piccola taglia, io assumo quasi solo orate
e branzini pescati. alcalinizzare il corpo e iniziare
ad idratarsi bene bevendo almeno e dico almeno, come
minimo, 3 litri di acqua buona al giorno.
Mangiare molte insalate, possibilmente verdi, ingerite
omega 3, possibilmente vegetali, noci, olio di lino
ec ecc....
Allenatesi a scacciare lo stress, il nervoso, la rabbia
e l'odio dalla mente.......
Tutti questi stati mentali
lavorano contro la nostra salute, il nostro cervello
è completamente commesso al nostro sistema immunitario
e alle nostre cellule.....
Il segnale si trasmette trasportato dentro la matrice
tra le intercapedini dei tessuti fino al necleo della
singola cellula, ;-)
E' importante ricordarsi che abbiamo una MENTE POTENTISSIMA
che sottostimiamo e sottosfruttiamo, vi parlo di
potenziali inimmaginabili che solo ora ho scoperto ;-)



Non riuscirete
nell'arte dell'auto guarigione se non troverete pace
nel vostro cervello.
Ficcatevelo nel
cervello ;-)
MI
RACCOMANDO GENTE:
Voi non fate come
me, io sono un pazzo scatenato, esercito
un mio diritto internazionale che è
quello di curarmi come meglio credo, io
SONO IL MEDICO
DI ME STESSO.
Voi rivolgetevi sempre al vostro MEDICO
DI FIDUCIA, lui ha studiato e ha giurato
che si prenderà cura della vostra
salute, lui conosce il vostro storico
clinico, lui è abilitato dallo
STATO ITALIANO a darvi consigli sulla
vostra salute.......
Queste pagine voglio essere SOLAMENTE
TESTIMONIANZA di come IO CURO IL MIO
CANCRO percorrendo la strada meno battuta
del bosco, ;-)
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Motore di Ricerca Interno
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Protocollo SFLTV-HCV (02/03/2015)

Ora
devo trattare la viremia dell'HCV,
viremia
che era stazionaria e bassa a 800.000 ma che
è improvvisamente espolosa in concomitanza
con eventi molto poco chiari......, viremia ingiustificatamente
in rialzo..


nell'Agosto 2013 la carica virale
della mia HCV era stazionaria a 850.000 ......
non esistono tabelle o valori di riferimento
ma nell'ambiente 850.000 è considerato un
valore medio-basso :p
Poi a gennaio ho iniziato a trovare
le manopole dello scooter apiccicose e ho iniziato
a farmi paranoie....

Le manopole sono apiccicose, io
parto di paranoia, la carica virale inizia a salire
in maniera virulenta..
in febbraio raggiunge 1.870.000 - unmilioneottocentosettantamila,
più del doppio, carica virale media ....

Le manopole continuano ad essere
apiccicose, la mia paranoia persiste e a maggio
rifaccio il controllo....
Viremia HCV ancora raddoppiata e su livelli molto
preoccupanti 3.235.000 (alta)

Referto sotto
Questo Salvatore Ricca Rossellini
mi visita dopo la fantastica tac di maggio
addirittura non ci capisce
nulla e scrive che la neoplasia è avanzata.....
in realtà la neoplasia
è regredita,
come
dimostra la tac del 28 maggio 2014,
anzi, come dimostrano le 4 tac e i quattro referti
oncologici, sto guarendo :p
evidentemente ha scritto quel che sperava non
quel che è veramente.....
Oppure
non conosce il significato di NEOPLASIA

E naturalmente cosa mi propone?
provate ad indovinare .....
la cura calata dall'alto, il protocollo, l'INTERFERONE....
l'ho fatto due volte....
la prima volta ho rischiato il suicidio per depressione
la seconda volta dopo la quarta iniezione sono finito
al pronto soccorso in FIN DI VITA (interrotta)

A questo punto le mie paranoie diventano quasi
certezze e all'IRCAV decidiamo di intervenire.....
Ricovero lo scooter in garage, le manopole smettono
di essere apiccicose ---
in contemporanea studio velocemente l'epatite C
che avevo trascurato a scapito del carcinoma epatico....
Studio un attimino la situazione e dopo 3 giorni
parto con un protocollo mirato sulla viremia...

Dopo 36 giorni (33 giorni di
protocollo mirato HCV) rifaccio la viremia e la
stessa risulta abbattuta di sei volte...
viremia del 21 giugno a 500.000 ..... valore basso
e mai raggiunto prima ------
Prima di cantar vittoria attendiamo
altre due verifiche -
di certo in 33 giorni abbiamo abbattuto una carica
virale (virulenta) ai minimi termini e di questo
all'IRCAV siamo super FIERI ;-)
altro che INTERFERONE, abbiamo
usato estratti naturali e tisane ;-)
roba naturale che fa bene e non da collaterali....

Questo è tutto al 10 agosto
2014 -

Il
15 luglio 2014 ho la carica virale a 3,25 milioni...
Mi metto a studiare un possibile protocollino per
contrastare la carica virale....
Il 20 luglio
2014 parto con l'applicazione del protocollo SFLTV-HCV
il 6 novembre 2014, dopo 4,5 mesi di cura la carica
virale raggiunge il minimo storico
122.000
- praticamente spenta :p


Passati altri 3
mesi l' 11 febbraio 2015 rifaccio le analisi e abbiamo
un modestissimo rimbalzo verso l'alto a 370.000
Il protocollo su di
me funziona amici...

Non riesco
ad azzerarlo ma lo tengo bello basso sotto controllo
;-)
Mi raccomando, non fate
come me, rivolgetevi sempre al vostro medico
di fiducia....
Le pratiche fai da te sono pericolose, io sono
un pazzo, non seguire il mio esempio ;-) |

Se per caso
a qualcuno di voi (vedendo i video sopra) sono sembrato,
megalomane o paranoico, vi invito a leggere l'articolo
sotto....
A cesena succede
di tutto ;-)
Firmato: arturo
villa
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Il virus HCV
L'agente infettivo che causa l'epatite
C è il virus HCV, un Hepacivirus che appartiene
alla famiglia dei Flaviviridae.
L'HCV, assieme ai virus delle epatiti
A, B, D ed E, fa parte dei "virus epatitici"
propriamente detti che si distinguono da quelli
"minori", come il virus della mononucleosi
infettiva, quelli erpetici e il citomegalovirus,
responsabili di un danno epatico generalmente meno
importante.

L'HCV
è stato scoperto nel 1989:
Da allora sono state identificate
6 varianti virali (nominate da 1 a 6), che differiscono
tra loro per il genotipo, ossia per il contenuto
delle informazioni genetiche e oltre 90 sottotipi
(nominati a, b, c, ecc.). I 6 genotipi virali
sono diversamente distribuiti nel mondo (vedi la
Tabella), con una prevalenza del tipo 1.
In particolare la variante
1a è diffusa soprattutto nel Nord America, (IL
MIO) il genotipo 1b in Europa, il tipo 2
in estremo Oriente (Giappone, Taiwan), il tipo 3
in Asia centrale (soprattutto in India), quello
4 in Medio Oriente e in Africa, il genotipo 5 in
Africa meridionale e il 6 in Asia sudorientale.
In Italia il genotipo
prevalente è l'1b che infetta il 51% dei soggetti
con HCV, mentre il restante è suddiviso tra
genotipo 2 (28%), 3 (9%) e 4 (4%). Queste percentuali
possono variare localmente, ovvero in alcune aree
del paese si possono riscontrare punti in percentuale
maggiori o minori rispetto alla media, ma sono variazioni
che non cambiano l'asset principale.

I diversi genotipi
sono associati a una diversa responsività della
malattia alla terapia a base di interferone, nonché
a un suo differente decorso e al grado di severità
(anche se questo aspetto non è ancora del tutto
chiarito): il 2 e il 3 sono i genotipi più facili
da trattare, mentre l'1 e il 4 sono i più resistenti;
(TI PAREVA?)
Il genotipo
1b, in particolare, è legato a una forma di
infiammazione del fegato più acuta dal decorso
particolarmente aggressivo.
Fonte: Epatitec.info
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riservata

La qualità
della vita nei pazienti affetti da HBV/HCV
Attualmente la medicina
convenzionale propone come rimedio alla patologia
la somministrazione del
MAL TOLLERATO INTERFERONE
La qualità della
vita di un portatore di patologia HBV/HCV si mantiene
a livelli discreti per tantissimi anni, la patologia
apparentemente non da problemi fisici se non stanchezza
che spesso viene erroneamente attribuita ad altri
eventi, la qualità della vita di un portatore
di HCV
tutto sommato procede discretamente..
Tutta questa tollerante qualità della vita
con collaterali apparentemente asintomatici viene
a scemare quando l'individuo decide di affidarsi
ai consigli curativi del nostro sistema sanitario
Una comparsa di sintomi
sia fisici che psicologici si ha quando i pazienti
entrano in terapia interferonica (condizione
C, fig.3),
Ciò segna la fine o
la temporanea sospensione del periodo asin-tomatico
della traiettoria di malattia.
I sintomi che si accompagnano
alla terapia sono ben conosciuti e codi-ficati e
sono tali da influire su tutte le dimensioni di
QoL:
- malessere generale (dolori
muscolari, dolori alle ossa)
- anemia crescente
- abbassamento valori piastrine
- astenia
- febbre alta
- eritemi & rush cutanei
- stanchezza, facile affaticamento
- mal di testa
- secchezza delle fauci
Accanto
a questi, si registrano anche problemi
relativi al benessere emotivo, che
incidono sulle attività lavorative e sulle relazioni
sociali, amicali, coniugali e sulla volontà di abbandonare
o meno la cura:
- sintomi neuropsichici e
di depressione
- rabbia
- ipersensibilità emotiva
- ansia
- sentirsi
sotto pressione
- irascibilità
- aggressività
- non riuscire a fare le
cose come prima
- volontà/necessità di isolarsi.
La condizione C, legata
alla terapia interferonica, si caratterizza
pertanto, potenzialmente, con una com-promissione
della Qualità della vita che assume caratteri
tradizionali, procedendo da sintomi di carattere
fisico, da disa-bilità più o meno marcate e da conseguenti
ricadute a livello di stato emozionale e di opportunità
di parte-cipazione sociale.
A questa condizione, pertanto
possono essere applicati i modelli tipici di Health
Related Quality of Life (HRQOL) e strumenti derivati,
che sembrerebbe inverosimile applicare invece uniformemen-te
a tutto l’arco della malattia come se si trattasse
di una condizione unica ed omogenea. Non sempre
però i lavori che si trovano in letteratura sembrano
tenerne conto.
Fonte:
formazione universitaria (continua)
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Patologie legate al Fegato
- Erbe Officiali correlate

ASCITI EPATICHE
Raccolta di liquido
con pigmenti biliari e bile nella cavità peritoneale
dovuta a gravi malattie del fegato (es. cirrosi)

CIRROSI EPATICA
Degenerazione dell'organo
con sostituzione del suo tessuto funzionale da parte
di tessuto fibroso-cicatriziale che progressivamente
induce l'ipertensione portale dalla quale conseguono
ascite e varici esofagee.

CONGESTIONI PORTALI
EPATICHE
Aumento di pressione
nella vena porta, tronco venoso che raccoglie il sangue
proveniente da milza, pancreas, stomaco e intestino
e che va al fegato.

DELIRIUM TREMENS
Disturbo caratteristico
dell'alcoolismo cronico; consiste in febbre alta, sudorazione,
delirio, allucinazioni terrorizzanti (piccoli animali
inesistenti)

EPATITE
Infiammazione acuta
o cronica del fegato; nella maggior parte dei casi è
provocata da virus (e. virale), da intossicazioni (alcool)
o da avvelenamenti (funghi)

EPATITE VIRALE B

EPATITE VIRALE C

INSUFFICIENZA EPATICA
(SINDROME)
Serie di disturbi collegati
all'insufficienza epatobiliare come: cefalea, dispepsia,
ipocondralgia destra. Vedi anche INSUFFICIENZA EPATOBILIARE
E INTOSSICAZIONE DEL FEGATO Vedi anche COLAGOGO

IPERTROFIA EPATICA

ITTERO

STEATOSI EPATICA
(NON ALCOLICA)
Aumento del contenuto
del grasso all'interno delle cellule epatiche in seguito
a processi virali o degenerativi. La steatosi è comunemente
detta "fegato grasso".

INDIGESTIONE EPATICA
Blocco o insufficienza
digestiva a carico delle vie epatiche

INSUFFICIENZA EPATOBILIARE
E INTOSSICAZIONE DEL FEGATO
Genericamente alterazione
del fegato che non riesce a garantire la funzione epatica
regolare. Vedi anche VOCI SPECIFICHE (es. EPATITE) Vedi
anche COLAGOGO Vedi anche INSUFFICIENZA EPATICA (SINDROME)

Fonte: Erbeofficinali.org
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Epatite B Vaccino
danneggia il fegato
Sorprendente,
la nuova ricerca pubblicata sulla rivista
L'apoptosi indica che il
vaccino contro l'epatite B, che è stato
progettato per prevenire l'epatite B (responsabile
del danno origine virale al fegato), in
realtà provoca la distruzione delle cellule
del fegato.
Nello studio intitolato
"vaccino
contro l'epatite B induce la morte apoptotica
in Hepa1-6 celle, "i ricercatori
hanno cercato di" ... stabilire un sistema
modello in vitro suscettibili di indagini
meccanicistiche di citotossicità indotti
dal vaccino contro l'epatite B, e di indagare
i meccanismi di morte cellulare indotta
dal vaccino. ".
Un altro studio pubblicato
sulla rivista Hepatogastroentology nel 2002,
ha osservato che il vaccino all'epatite
B è stato statisticamente all'aumento
di reazioni gastrointestinali tra cui: epatite,
malattie gastrointestinali e funzionalità.
Rispetto ad altri gruppi di controllo
vaccino
(continua)
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La Cirrosi
|
La cirrosi epatica è
quella condizione in cui il fegato si
deteriora lentamente e non funziona più
a causa di lesioni croniche.
Il tessuto cicatriziale sostituisce il tessuto
epatico sano, bloccando parzialmente il
flusso del sangue diretto verso il fegato.
Le cicatrici pregiudicano anche la capacità
del fegato di:
- controllare le infezioni
- eliminare i batteri e le tossine dal sangue
- controllare il processo di elaborazione
di nutrienti, di ormoni e dei farmaci
- produrre le proteine che regolano la coagulazione
del sangue
- produrre la bile per aiutare ad assorbire
i grassi, tra cui il colesterolo, e le vitamine
liposolubili
(continua)
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Attività
Anti-Virale di Silibina nei pazienti con Epatite C resistente
ai farmaci
Due recenti studi
clinici evidenziano l’efficacia protettiva
del cardo mariano.
Da una sostanza naturale,
utilizzata come antidoto nell’avvelenamento
da Amanita phalloides, nuove speranze per
la cura dei pazienti colpiti da epatite
C che non rispondono alle terapie attualmente
in uso: l’associazione
interferone peghilato e ribavirina.
Si
chiama silibina ed è un derivato
del cardo mariano con potenti proprietà
antiossidanti e antifibrotiche, a cui, fin
dagli anni ’70,
è stata riconosciuta la capacità di ridurre
la mortalità in pazienti con cirrosi.
(continua)
|
|
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Cirrosi biliare
primitiva: un gene tra le cause
|
Sul New England Journal
of Medicine comparirà nel prossimo mese
uno studio che individua in un gene il responsabile
della predisposizione alla cirrosi biliare
primitiva, una malattia, che colpisce
soprattutto le donne, che distrugge lentamente
il fegato e le cui cause finora non erano
state individuate.
Attualmente, i trattamenti
medici contro la cirrosi biliare primitiva
possono solo rallentare la progressione
del male, ed anche il trapianto del fegato,
una delle possibili terapie, secondo le
ricerche non evita che, in molti casi, la
malattia possa ripresentarsi dopo 5-10 anni.
(continua)
|
|
Tumori di Klatskin
Il tumore dell’ilo biliare,
detto anche colangiocarcinoma ilare o tumore
di “Klatskin” (dal Dott. Gerald Klatskin,
un medico americano di Yale che lo descrisse
per la prima volta nel 1965).
E'
un colangiocarcinoma (tumore
delle vie biliari) che sorge alla
confluenza (ilo epatico) dei dotti epatici
destro e sinistro, ovvero nel punto dove
si uniscono le vie biliari provenienti dalla
parte sinistra del fegato (dotto epatico
di sinistra) con quelle provenienti della
parte di destra (dotto epatico di destra).
Tra le cause che possono
portare allo sviluppo di un tumore dell'ilo
bisogna segnalare la colangite sclerosante,
di cui il colangiocarcinoma è la più temibile
complicanza.
Più lungo è il tempo trascorso
dalla diagnosi di colangite sclerosante,
tanto maggiore è il rischio di sviluppare
un tumore dell'ilo biliare
(continua)
|
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|
Cancro del Pancreas
|
I tumori del pancreas rappresentano
un'importante capitolo delle malattie neoplastiche.
Questi tumori, che possono
originare sia dalla componente ghiandolare
esocrina che da quella endocrina, possono
essere benigni o maligni, come accade anche
negli altri organi del corpo.
Le neoplasie della
parte esocrina sono le più frequenti.
- I tumori benigni sono
rari e rappresentano circa il 6-10% della
patologia del pancreas. I più frequenti
sono rappresentati da:
- Tumore a cellule acinari
- Cistoadenoma sieroso
- Cistoadenoma mucinoso
(continua)
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Il Fegato Anatomia
Il fegato è la più voluminosa
ghiandola del corpo umano ed è situata nella
parte superiore destra della cavità addominale,
subito al di sotto del diaframma.
Ha una forma ovoidale ed
è diviso, secondo la distinzione classica,
in quattro sezioni: il lobo destro, il lobo
sinistro, il lobo quadrato e il lobo caudato.
I primi due sono attraversati da un legamento
falciforme, una membrana sierosa attraverso
la quale passano i nervi e i vasi sanguigni
a esso destinati, come l’arteria epatica
e la vena porta.
(continua)
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Scoperto
meccanismo che regola la crescita del cancro al fegato
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Un gruppo
di ricercatori del Dipartimento Interdisciplinare
di Medicina (DIM) dell'Università di Bari,
guidati da Antonio Mazzocca, ha identificato
un nuovo meccanismo che aiuta il processo
di formazione dell'epatocarcinoma.
Si tratta
di un tumore che colpisce ogni
anno circa un milione di persone
nel mondo, oltre
10.000 in Italia, e per il
quale non sono ancora disponibili trattamenti
farmacologici definitivi.
Recettore
non più orfano
(continua)
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Epatite da paracetamolo,
l'abuso intossica il fegato
L'epatite fulminante da
paracetamolo rappresenta, negli Stati Uniti,
dove viene venduto tra i farmaci da banco
e di cui spesso si abusa, la prima causa
per i trapianti di fegato.
Dibattito aperto proprio
da uno studio della North Western University
di Chicago, che ha monitorato 249 pazienti
dimessi da reparti di emergenza, rilevando
che il 10% riferiva di assumere più di un
farmaco contenente paracetamolo nello stesso
giorno.
Secondo i ricercatori l'overdose
da paracetamolo «è la principale causa di
insufficienza epatica acuta in occidente,
con un quinto di tutte le morti collegabili
ad assunzione di paracetamolo dovute a overdose
accidentali.
L’uso non intenzionale
di combinazioni tra analgesici oppiacei
e analgesici a base di paracetamolo con
altri farmaci sempre contenenti questo principio,
è una causa importante di tossicità epatica».
(continua)
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Cancro al pancreas:
identificato un sottotipo potenzialmente curabile
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I ricercatori australiani
hanno identificato un sottotipo potenzialmente
curabile di cancro al pancreas, che rappresenta
circa il 2% dei nuovi casi. Questo sottotipo
esprime elevati livelli del gene HER2, un
gene amplificato nei tumori dello stomaco
attualmente trattati con Herceptin.
La Dr.ssa Angela Chou ha
quindi eseguito una dettagliata caratterizzazione
istopatologica di HER2 proteine nei campioni
di tessuto prelevati nel passato da 469
pazienti affetti da cancro del pancreas.
Questo ha prodotto una serie di linee guida
di analisi di laboratorio standardizzate
per testare HER2 nel cancro del pancreas
e ha mostrato la frequenza di HER2 amplificato
nel cancro del pancreas, del 2,1%.
(continua)
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Salute: frutta
e cereali per prevenire il tumore al fegato
Consumare quotidianamente
frutta, verdura e cereali integrali aiuta
a proteggere il fegato dai tumori.
Lo dimostra una ricerca
realizzata dall’European prospective investigation
into cancer and nutrition che è riuscita
a dimostrare l’esistenza di un legame tra
cancro e alimentazione. Non solo fibre però.
Per
evitare l’insorgere dei tumori del fegato
è necessario evitare gli alimenti che contengono
molti zuccheri.
Se assunti quotidianamente
e in grandi quantità, i carboidrati raffinati
sono in grado di sollecitare la produzione
di insulina che, a sua volta, ha effetti
sulla crescita cellulare. Sono proprio questi
fattori di crescita che finiscono poi per
incentivare la proliferazione delle cellule
cancerose.
(continua)
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LITIASI ED INFEZIONI
DELLE VIE BILARI
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Composizione della bile
-
Acqua 85-95% -
Colesterolo -
Acidi biliari (90%lecitina,
lisolecitina) -
fosfolipidi -
INCIDENZA
Valutazione su casistica autoptica soggetti
>> 40 anni
(continua)
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Azione anti-tumorale
dei cannabinoidi sul carcinoma epatocellulare:
In questo studio, abbiamo
studiato gli effetti dei cannabinoidi –
una nuova famiglia di potenziali agenti
antitumorali – sulla crescita di HCC. Abbiamo
scoperto che A9 -tetraidrocannabinolo (A
9 -THC, il principale componente attivo
della Cannabis sativa) e JWH-015 (un recettore
cannabinoide 2 (CB 2 ) cannabinoide agonista
del recettore-selettivi) hanno ridotto la
redditività delle linee cellulari di HCC
umano HepG2.
Recentemente, numerosi
studi hanno evidenziato il ruolo dei cannabinoidi
come potenziali farmaci anti-tumorali a
causa della loro capacità di ridurre tumorale
in modelli animali differenti, tra cui glioma,
6 carcinoma mammario 7 , 8 e cancro alla
prostata. 9 , 10 Recenti ricerche hanno
inoltre riportato che il cannabinoide sintetico
WIN-55 212-2 inibisce la crescita del carcinoma
epatico.
(continua)
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Epatite C e HIV:
ancora gravi rischi
OMS:
Epatite, il killer silenzioso che uccide più di AIDS,
malaria e febbre dengue combinati
L'Organizzazione
mondiale della sanità (OMS) ha RIBADITO:
L'epatite
virale uccide più persone di qualsiasi altra
malattia trasmissibile nel sud-est asiatico
e non solo.
“killer
silenzioso” cosi L’OMS ha chiamato l’epatite,
“il numero stimato di decessi nelle regioni
a causa dell’epatite virale e delle sue
complicanze supera i decessi dovuti alla
malaria, alla febbre dengue e all’HIV /
AIDS combinati”.
Ogni
anno circa 8.980.000 casi di epatite
e di 585.800
decessi si verificano nelle regioni del
Sud Est Asiatico.
(continua)
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Le 5 leggi
biologiche per la salute e il benessere naturale TUMORE
AL FEGATO
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Per
la Medicina contemporanea esistono molte
tipologie di tumori maligni del fegato,
fra quelli primitivi i più importanti sono
l'epatocarcinoma, il colangiocarcinoma e
l'angiosarcoma.
L'epatocarcinoma
(anche carcinoma epatocellulare o HCC)
è senza ombra di dubbio il più importante
tumore maligno dell'organo epatico.
(continua)
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La cura per il
cancro nel nostro intestino
La
cura per il cancro potrebbe stare nel nostro
intestino.
Attraverso l’uso di
staminali si potrà, secondo una ricerca,
mantenere l’intestino sano anche sotto l’attacco
della chemioterapia e della radioterapia.
In questo modo potranno essere curati anche
tumori metastatici.
A
sostenerlo è il ricercatore Jian-Guo Geng,
.......................................
(continua)
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Airc finalmente partorite
timide ammissioni
Le
proteine di origine animale fanno male alla
salute?
DIPENDE.
Un consumo eccessivo di alimenti di origine
animale, soprattutto di carni rosse lavorate,
aumenta il rischio di alcuni tumori.
Non
ci sono invece prove convincenti che un
loro modesto consumo abbia effetti negativi
sulla salute.
In breve
- Le proteine
animali sono costituite dalle stesse molecole
chimiche di quelle vegetali, gli amminoacidi.
- La loro
pericolosità per la salute, se consumate
in eccesso, risiede principalmente nel modo
con cui interagiscono con l'organismo.
Per esempio, la lavorazione delle carni
per la loro conservazione e le modalità
di cottura modificano le molecole presenti,
rendendole potenzialmente pericolose per
la salute.
- I cibi di
origine animale contengono, oltre alle proteine,
anche molte altre sostanze tra cui i grassi
saturi e il ferro del gruppo eme. In dosi
eccessive essi stimolano l'aumento di colesterolo,
i livelli di insulina nel sangue e l'infiammazione
del tratto intestinale, aumentando il rischio
di certe patologie, tra cui i tumori, in
particolare quelli del colon-retto.
- Un consumo
modesto di proteine animali non è pericoloso
per la salute umana. Di contro, un eccessivo
consumo di carni rosse o lavorate è associato
a un maggior rischio di sviluppare diabete,
malattie cardiovascolari e tumori.
(continua)
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Cancro al pancreas,
quali sono i segni precoci
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Un aumento
di un pool di amminoacidi, identificabile
prima ancora che compaiano i sintomi caratteristici
della malattia e che questa sia diagnosticale.
Sarebbe questo
il segno, precoce, della presenza di un
cancro al pancreas, secondo uno studio
pubblicato su Nature Medicine, che sebbene
non ancora utilizzabile come strumento diagnostico
aiuterà i ricercatori a capire qualcosa
di più su questa forma tumorale, tra le
più infauste.
"La
maggior parte delle persone affette da adenocarcinoma
duttale pancreatico (Pdac, la forma più
comune del tumore) vengono diagnosticate
dopo che la malattia ha raggiunto uno stadio
avanzato, e molti muoiono entro un anno
dalla diagnosi",
(continua)
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Epatite C: un miliardo
per il "farmaco d'oro"
Finalmente
la legge di stabilità è stata approvata
e salvo cambiamenti improbabili alla Camera
dei Deputati, sarà disponibile nel 2015
il finanziamento di 1 miliardo di euro per
sostenere l'acquisto del nuovo farmaco che
svolge un importante effetto terapeutico
sulla infezione indotta dal virus dell'epatite
C.
500
milioni di euro
che verranno interamente dedicati all'acquisto
del Sofosbuvir il nuovo promettente farmaco
che dovrebbe rappresentare una cura fino
al 90 percento dei pazienti affetti da epatite
C, una grave malattia che può indurre
cirrosi epatica e tumori del fegato.
(continua)
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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La Cirrosi Biliare
Primitiva dott. Claudio Italiano
La cirrosi biliare è conseguenza
di una lesione o di un’ostruzione prolungata delle
vie biliari o extraepatiche e si associa a ridotta
escrezione di bile (cfr colestasi), con distruzione
del parenchima epatico e fibrosi progressiva.
La cirrosi b.p. è dovuta alla presenza di infiammazione
cronica ed obliterazione fibrosa dei duttuli biliari
intraepatici, mentre la cirrosi biliare secondaria
è la conseguenza di una prolungata ostruzione dei
dotti di calibro maggiore extraepatici. Confermiamo
sin da ora che le due entità nosografiche hanno
molti tratti comuni.
Eziologia della c.b.p. L’eziologia
è sconosciuta anche se è certo che si associa frequentemente
ad altre patologie di natura autoimmune quali la
sindrome CREST (calcinosi, fenomeno di Raynaud,
dismotilità esofagea, sclerodattilia,teleangectasia),
la sindrome sicca (occhi e bocca secchi), la tiroidite
autoimmune e l’acidosi tubulare renale.
(
continua )
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Virus epatite B, Marcatori Sierologici
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Il virus dell'epatite B (HBV)
è endemico in tutto il mondo e rappresenta la
principale causa delle patologie epatiche. L'HBV
si trasmette mediante contatto diretto con il sangue
o con altri fluidi corporei.
Tra le vie di trasmissione più
comuni vanno annoverate le seguenti: trasfusioni
ematiche, punture di ago, contatto diretto con ferite
aperte, rapporti sessuali e passaggio dalla madre
al neonato al momento della nascita.
Il periodo medio di incubazione
di un'infezione da HBV oscilla tra 6 e 8 settimane
(intervallo: da 1 a 6 mesi). I sintomi clinici più
comuni includono malessere generale, febbre, gastroenterite
e ittero.
L'infezione da HBV può determinare
tipicamente epatite itterica, epatite anitterica
subclinica, epatite fulminante o epatite cronica
persistente.
Nell'adulto, una percentuale compresa
tra il 90 e il 95% dei soggetti interessati da un'infezione
da HBV si ristabilisce completamente dalla patologia
acuta e non mostra più tracce del virus. All'incirca
il 5-10% dei pazienti colpiti dall'HBV diventa portatore
cronico. Il 90% circa dei neonati infettati dall'HBV
sviluppa un'infezione cronica da epatite B.
(continua)
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Infezione da virus HBV: FDA richiede
ulteriori dati di sicurezza prima di approvare il vaccino Heplisav
L’Agenzia regolatoria degli
Stati Uniti, FDA, ha rinviato l’approvazione del
vaccino contro l'epatite B Heplisav in attesa di
ulteriori dati di sicurezza.
La FDA ha dichiarato che il vaccino
non poteva essere approvato in una popolazione di
pazienti di grandi dimensioni senza ulteriori valutazioni
di sicurezza.
La FDA ha inoltre considerato la
possibilità di rari eventi autoimmuni associati
con l'uso di nuovi adiuvanti, e ha chiesto chiarimenti
in merito alle pratiche di garanzia della qualità
per Heplisav, insieme a ulteriori dati di convalida
dello studio.
(continua)
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Infezione da virus dell’epatite C
e malattia renale cronica
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Le manifestazioni extraepatiche
dell’epatite C sono rilevanti e comprendono la crioglobulinemia
mista, i disordini linfoproliferativi e la malattia
renale.
L’infezione da virus dell’epatite
C ( HCV ) è sia una causa che una complicanza della
malattia renale cronica, che si presenta generalmente
nel contesto della crioglobulinemia mista.
La presenza del virus HCV è associata
a una più alta incidenza di mortalità nei pazienti
in dialisi o sottoposti a trapianto di rene, rispetto
ai pazienti con negatività per HCV.
Per i pazienti con malattia renale
cronica e infezione da virus HCV mancano farmaci
sicuri ed efficaci.
Fonte: Clin J Am Soc Nephrol,
2009
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Epatite B e C:
Uno studio del San Matteo apre la strada a nuovi scenari terapeutici
Un difetto funzionale delle cellule
primitive è la prima causa della cronicizzazione
dei virus dell’epatite B e C.
Uno studio della Fondazione San
Matteo di Pavia apre la strada a nuovi scenari
terapeutici.
“Lo studio del nostro gruppo
di ricerca – commenta il prof. Mondelli – si è
concentrato sulle cellule dell’immunità innata
denominate “natural killer” (uccisori naturali).
Sono così denominate perché intervengono
rapidamente per contrastare l’invasione dei virus
patogeni con cui veniamo a contatto tutti i giorni,
uccidendo le cellule del nostro organismo che
hanno infettato.
(continua)
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Epatite
C inibitore della proteasi
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Caffe’: ottimo alleato del fegato,
allevia danni da epatite C
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Qualche tazzina di caffe’ puo’
essere utile a proteggere dai danni al fegato prodotti
dall’epatite C: infatti l’amore per la tazzina abbassa
del 53% il rischio di progressione della malattia
epatica.
Lo rivela uno studio diretto da
Neal Freedman del National Cancer Institute (NCI),
pubblicato sulla rivista Hepatology.
La ricerca ha anche dimostrato
che coloro che non beneficiano dei trattamenti standard
contro l’epatite possono trarre giovamento dall’aumento
del consumo di caffe’. Secondo dati OMS l’epatite
C colpisce 3-4 milioni di persone l’anno e nel 70%
dei casi l’infezione diventa cronica aumentando
il rischio di ammalarsi di cirrosi e cancro epatico.
(continua)
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EPATOCARCINOMA
Corso di Formazione e di Aggiornamento
Noduli displastici
I noduli displastici possono essere
identificati radiologicamente, ma la loro definitiva
diagnosi richiede un esame istologico. Sia i noduli
displastici di alto che quelli di basso grado sono
considerati indicatori di rischio di epatocarcinoma,
ma tale rischio è significativamente aumentato solo
in presenza di noduli displastici di alto grado
Quadri patologici di HCC
Tradizionalmente l’epatocarcinoma
è stato distinto in tre tipi macroscopici:
- Nodulare: tumore singolo o multiplo
con margine netto, spesso capsulato
- Massivo: neoplasia di grande
dimensione a contorno lobulato. Generalmente occupa
un intero lobo
- Diffuso: noduli piccoli che sostituiscono
l’intero fegato.
(continua)
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Il Canale (Instagram)
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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Nel rispetto del codice
di condotta prescritto dal D.lgs n°70 del 09/04/2003
i contenuti e le affermazioni
su questo sito non intendono diagnosticare, trattare,
curare o prevenire malattie o disturbi
Le informazioni fornite sono a scopo
informativo e non vogliono assolutamente sostituire
il parere del vostro medico di fiducia al quale dovete
sempre ed in ogni caso rivolgervi per questioni che
riguardano la vostra salute..
Le informazioni riportate
non intendono sostituire nessun prodotto o medicinale..
per qualsiasi problema riguardante
la vostra salute rivolgetevi sempre al vostro medico
curante...
Solo lui è autorizzato a darvi consigli sulla
vostra salute ;-)
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Mi
raccomando,
non fate come me che ho deciso di diventare il medico
di me stesso,
rivolgetevi
sempre al vostro medico di fiducia,
è lui la figura preposta dallo stato italiano per
darvi consigli relativi alla vostra salute....
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