In questa sezione troverai informazioni utili per capire meglio il processo cancerogeno, i suoi punti forti, i suoi punti deboli, i suoi meccamismi, inserirò link a contenuti che ho incontrato nelle mie ricerche notturne mentre mi nutrivo di informazioni per essere sempre più consapevole della mia patologia, di quel che sta succedendo al mio sistema immunitario, biologico, cellulare, cardiovascolare, digestivo.

Ti segnalerò i libri che mi sono già letto e quelli che ho in lista di attesa, cercherò di illustrarti il mio cammino informativo, il mio apprendimento giornaliero, non voglio insegnarti nulla, sono profondamente ignorante in questo campo, non ho nulla da suggerirti, tutto quello che faccio è a solo scopo condivisivo, voglio mettere a disposizione di tutte le persone colpite da patologie oncologiche le mie esperienze e la mia sete di sapere, capire, approfondire.



Io sto cercando il bene ...

Ho letto un libro molto interessante scritto da uno dei migliori dottori americani.
hiromi shinya il fattore enzima..

il dottore, di origine giapponese sostiene che l'odio porta stress e lo stress uccide gli enzini che sono il fattore principale della buona salute... chi odia si sta distruggendo.

schema:
senso di felicità = i nervi parasimpatici prendono il controllo su quelli simpatici = riduzione dello stress = miglioramento dell'equilibrio intestinale = messaggio attraverso il sistema parasimpatico = trasmissione all'ipotalamo = equilibrio fisico e mentale = maggior senso di felicità.

Condivido il pensiero del dottore, perseguo il bene perchè sono certo che questo mi farà bene.
Ne sono certo, quindi lo cerco e lo conseguo continuamente.
Voglio guarire, voglio riprogammare le mie cellule ma anche il mio modo di sentirmi dentro.

 

 


 

 

io non vivo il mio carcinoma come un nemico,

non devo sconfiggerlo in una BATTAGLIA FRONTALE che sarebbe impari, io devo modificare il mio modo di vivere per ripristinare l'equilibrio bio-cellulare, devo spostare il mio sistema biologico da uno stato acido ad uno il più alcalino possibile in modo che la degenerazione cellulare del mio carcinoma si interrompa, devo spezzare la catena del processo che ha avviato la degenerazione delle mie cellule.

essendo un carcinoma scarsamente differenziato è probabile che il meccanismo si sia inceppato nei primi passaggi cellulari, quando la cellula da staminale inizia un processo stadiato che la porta a differenziarsi per adeguarsi funzionalmente alla zona del corpo di appartenenza..

il cancro non mangia nulla, va solo ad occupare lo spazio spettante a cellule sane e differenziate atte a svolgere il processo dell'organo di competenza, cresce e porta via spazio riducendo la funzionalità dellì'organo nel quale risiede.

Ecco, io devo interrompere questa crescita nonsense per evitare che le cellule del cancro, cellule che non svolgono la funzione dovuta, continuino la loro proliferazione-


Nella mia spasmodica ricerca di informazioni ho capito alcune cose.

1) Il mio sistema immunitario è il primo stumento ( immediato ) di contrasto della proliferazione delle mie cellule cancerogene.

2) il 70% del mio sistema immunitario risiede nel mio intestino

3) se stomaco, intestino e quindi fegato lavorano bene tutto l'organismo lavora bene, il mio sistema immunitario si rafforza, la mia mente li può seguire in un meccanismo positivo, armonioso e ben organizzato

4 ) la mia mente gioca un ruolo importantissimo in questa avventura estrema, se lei sta bene ed è positiva lubrifica tutto il meccanismo bio-fisico, bio-cellulare del mio corpo, se la mia mente sta bene il mio corpo viaggia in armonia e al massimo dell'efficienza, se la mia mente sta male il mio corpo non viene ben lubrificato e tutti i meccanismi iniziano ad incepparsi..

5) la carne e il latte animale fanno male, MALE

6) la chemioterapia utilizza un metodo che non condivido, per uccidre le cellule cancerogene avvelena anche quelle sane, indebolisce il sistema immunitario, degrada tessuti, stomaco, intestino, reni e fegato.

7) L'alcol fa malissimo, il fumo fa malissimo, i cibi inscatolati fanno malissimo, lo zucchero lavorato fa male, gli alimenti salati fanno male, gli insaccati fanno malissimo, la carne, specie quella rossa, fa malissimo, i cibi grassi fanno malissimo, il latte fa male, i latticini stagionati fanno male

8) La frutta e la verdura, specie crude, fanno benissimo, sono concentrati di vitamine ed enzini, gli enzimi sono la mana del nostro sistema, i cibi cotti perdono gran parte della loro efficienza, più mangi crudo più ti nutri bene.

9) cercare di guardare il sistema che ti circonda in maniera positiva fa bene, amare l'altrui fa bene, rifuggere lo stress fa benissimo, incazzarsi non ha senso logico, in ogni cosa c'è qualcosa di bellissimo che troppo spesso ci sfugge perchè presi da un sistema che ci distrae, il nostro successo non nasce dal riconoscimento altrui ma dal benessere interiore e il benessere interiore si persegue partendo da una buona alimentazione, perseguire il benessere interiore bay-passando un'alimentazione sana è come mettere i buoi davanti al carro, tutto ha una logica, ogni cosa ha i suoi tempi, la fretta è nemica del benessere, volere è potere

10) mi sto bevendo un bicchiere di latte di soia, ( buonissimo ) accompagnato da crakers di soia -70% di grassi saturi...
è il mio spuntino della sera, non mangio mai nelle due ore precedenti al sonno.
per questa sera mi fermo qui, il sito è in costruction ;-)

 

 

 



Motore di Ricerca Interno

 

 

 

 

 



Come potrete leggere nella sezione " Il mio protocollo " nella cura presto molta attenzione al mio sistema immunitario, scegliendo la cura alternativa alla chemioterapia e chemioterapici vari ho scelto di stare col mio sistema immunitario, conto molto su di lui e ogni giorno lavoro affinche possa lavorare al meglio delle condizioni possibili...

é però importante conoscere alcuni meccanismi dello stesso per non rischiare di arrecarci un danno nel tentativo di sovralimentarlo...

 

 

Immunologia: risposta TH1-TH2 e infiammazione
di Lucia Gasparini

Il sistema immunitario riceve continuamente innumerevoli input ai quali risponde in modo sia specifico che aspecifico e sia con reazioni acute che croniche.
Tra le sue reazioni, spiccano però, per frequenza e importanza, le risposte TH1 e TH2 e quella infiammatoria.

RISPOSTA TH1 E TH2
Esistono due tipi di risposta immunitaria linfocitaria: la risposta TH1 e quella TH2. La risposta TH1 è orientata in senso citotossico nei confronti di virus e batteri.
È sostenuta dall’IFN-y (che attiva la produzione di radicali liberi, NO soprattutto, da parte dei macrofagi e inibisce la risposta TH2) e dall’IL-12......

(continua)

 

Cancro al fegato, aspirina e clopidogrel ne riducono l'insorgenza
La scoperta fatta al San Raffaele a Milano

La scoperta è stata fatta al San Raffaele di Milano (in associazione con lo Scripps research institute di La Jolla, California) e riguarda il cancro al fegato: la somministrazione per bocca di due farmaci antipiastrinici utilizzati per prevenire trombi, ossia l’aspirina e il clopidogrel, riduce l’insorgenza di questo tipo di tumore associato all’epatite virale cronica.

Per capire meglio la notizia, occorre fare un passo indietro. Quando l’organismo viene attaccato dai virus dell’epatite B o C, il sistema immunitario reagisce attivando particolari cellule di difesa, i linfociti T citotossici, che hanno il compito di uccidere il virus. In caso di epatite cronica, il virus però non viene debellato e i linfociti finiscono per restare in circolo. Non solo: vengono mantenuti sul luogo dell’infezione dalle piastrine del sangue, e il loro accumulo nel fegato, a lungo andare, procura danni alle cellule epatiche favorirendo lo sviluppo del tumore.

(continua )

 

Aspirina, nuova promessa “questa volta” contro il tumore al fegato
L'Autoaggressione -

Il cancro al fegato è uno delle possibile conseguenze dell’infezione virale che causa l’Epatite. In realtà non sono i virus dell’epatite B (HBV) o dell’epatite C (HCV) a provocare direttamente le lesioni all’organo che precedono il tumore, bensì è l’attività di difesa dei linfociti, cellule del sistema immunitario che vengono richiamate in risposta all’attacco virale. Non solo i linfociti sono impotenti contro il virus – attualmente esiste solo un vaccino per l’epatite B, mentre non è disponibile nessuna profilassi per l’epatite C -, ma sollecitati periodicamente dall’attività dell’infezione cronica protraggono la loro azione “tossica” per il fegato, aprendo le porte al cancro epatico.

( continua )

 

Cancro, Nature: “Chemioterapia può rendere immune il tumore alle terapie
La scoperta, "del tutto inattesa"

La scoperta, "del tutto inattesa", è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista ed è frutto di uno studio statunitense sulle cellule del cancro alla prostata tesa ad accertare come mai queste ultime siano così difficili da eliminare nel corpo umano mentre sono estremamente facili da uccidere in laboratorio

La chemioterapia usata da decenni per combattere il cancro in realtà può stimolare, nelle cellule sane circostanti, la secrezione di una proteina che sostiene la crescita e rende “immune” il tumore a ulteriori trattamenti.

Sono state scoperte “evidenti danni nel Dna” nelle cellule sane intorno all’area colpita dal cancro.

( continua )

 

Magnete provoca la morte programmata delle cellule tumorali
Terra Real Time

Un team di ricercatori in Corea del Sud ha sviluppato un nuovo metodo che provoca la morte cellulare delle cellule tumorali intestinali (in vivo e in vitro) in entrambi i pesci vivi e quelli di laboratorio, con un campo magnetico. Secondo scienziati coreani che hanno pubblicato il risultato di questa ricerca sulla rivista Nature Materials, l’applicazione del campo magnetico innesca un “segnale di morte” che porta alla morte cellulare programmata.

Gli anticorpi, a turno, si legano ai recettori delle cellule tumorali. Quando un campo magnetico viene inserito, il gruppo o ammasso delle nanoparticelle innesca una risposta naturale soprannominata “segnale di morte”. Quando succede questo, l’apoptosi (cioè la morte programmata delle cellule) accade, provocando la distruzione del tumore.

( continua )

 

La causa primaria del Cancro scoperta nel 1931
Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria di cancro.

Una notizia che ha dell’incredibile: la causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio nobel per la medicina nel 1931.
E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccoglierein tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come ad esempio l’italiana AIRC.
Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta. Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.

( continua )

 

La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia:

Se una persona ha uno, ha anche l’altro” Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.

Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno.” Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.

Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore e’ possibile convertirla in un cancro .

“Tutte le cellule normali, hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza ossigeno”. (Una regola senza eccezioni.)
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.””

Il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che alcune cellule del corpo attuano per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.

( continua )

 

La Cirrosi Biliare Primitiva dott. Claudio Italiano

La cirrosi biliare è conseguenza di una lesione o di un’ostruzione prolungata delle vie biliari o extraepatiche e si associa a ridotta escrezione di bile (cfr colestasi), con distruzione del parenchima epatico e fibrosi progressiva.

La cirrosi b.p. è dovuta alla presenza di infiammazione cronica ed obliterazione fibrosa dei duttuli biliari intraepatici, mentre la cirrosi biliare secondaria è la conseguenza di una prolungata ostruzione dei dotti di calibro maggiore extraepatici. Confermiamo sin da ora che le due entità nosografiche hanno molti tratti comuni.

Eziologia della c.b.p. L’eziologia è sconosciuta anche se è certo che si associa frequentemente ad altre patologie di natura autoimmune quali la sindrome CREST (calcinosi, fenomeno di Raynaud, dismotilità esofagea, sclerodattilia,teleangectasia), la sindrome sicca (occhi e bocca secchi), la tiroidite autoimmune e l’acidosi tubulare renale.

( continua )

 

Apoptosi

In biologia, il termine apoptosi (coniato nel 1972 da John F. Kerr, Andrew H. Wyllie e A. R. Currie a partire dal termine greco che indica la caduta delle foglie e dei petali dei fiori) indica una forma di morte cellulare programmata, termine con il quale il processo è stato tradizionalmente chiamato.

Si tratta di un processo ben distinto rispetto alla necrosi cellulare, e in condizioni normali contribuisce al mantenimento del numero di cellule di un sistema. Di fatto negli ultimi anni si sono identificati svariati meccanismi di morte con caratteristiche più o meno simili ora all'apoptosi, ora alla necrosi. Oggi la maggior parte degli autori è concorde nel definire l'apoptosi come un meccanismo di morte cellulare programmata che presenti coinvolgimento delle caspasi.

(continua)

Le Statistiche Truccate

Come si possono conciliare i "brillanti risultati della terapie antitumorali" ed i "notevoli progressi compiuti dalla ricerca" con i dati che continuano ad indicare un aumento dei numeri di decessi per cancro?

Dopo questo caleidoscopio di notizie, di dati, di ricerche, di scoperte, per poterci avviare ad una prima conclusione, dobbiamo prima di tutto esaminare la situazione REALE delle terapie per tumori.

Secondo l'oncologia ufficiale le possibilità di guarire oggi dal cancro sono almeno del 50 per cento, contro il 20 per cento del 1930. "Un tumore su due oggi è curabile",

(continua)

 

 


Metodo Simoncini

Tullio Simoncini, è un medico chirurgo romano, specializzato in oncologia e in diabetologia e malattie del ricambio, è anche dottore in filosofia.

La sua nota distintiva caratteriale è l’insofferenza per la falsità e la menzogna. A livello scientifico ciò si traduce in una forte opposizione contro ogni tipo di conformismo intellettuale. Se si considera il totale fallimento dell’oncologia ufficiale, si capisce la sua posizione estremamente critica nei confronti di un sistema planetario scientificamente morto e produttore di morti.

I tumori sono causati da un fungo

Clamorosa affermazione del dott. Tullio Simoncini.
Tutti i tipi di neoplasie sarebbero causati dalle diverse reazioni di difesa dei tessuti all'aggressione di un fungo opportunista, la "Candida".
Resistenze da parte della comunità scientifica alle sue affermazioni.

leggi l'intervista

Fonte contenuto : curenaturalicancro.org

Io non punto il dito contro nessuno, cerco solo informazioni per capire il più possibile la mia patologia.
In questa sezione riporto a titolo informativo le informazioni che ho trovato in ore e ore di ricerca, penso di fare un servizio utile alla comunità neoplastica affinchè ognuno di noi abbia più strumenti possibili per farsi un'idea e valutare.

 

La vicenda di Luca

La vicenda di Luca, il giovane ventisettenne malato di tumore al cervello e morto dopo aver tentato di curarsi con il “metodo Simoncini”,sato sulla somministrazione di bicarbonato per la modica cifra di 20.000 euro, rappresenta un tassello di una questione molto più ampia, che chiama in causa non solo la credibilità delle cure alternative proposte dai santoni di turno, ma anche i limiti della libera informazione.

(continua)

L’uomo morto per aver curato il cancro con il bicarbonato

Denuncia per Tullio Simoncini a Roma e a Tirana

Morto a 27 anni dopo una terapia a base di bicarbonato di sodio per curare un tumore al cervello. Scrive l’Ansa che è quanto ha denunciato alla magistratura la famiglia di Luca O., un giovane catanese morto il 18 ottobre scorso in una clinica privata di Tirana dove era ricoverato “per sottoporsi alla terapia indicata dal medico Tullio Simoncini al di là di ogni medicina tradizionale”, spiega il legale della famiglia.

(continua)

La ricerca ed il bicarbonato

Quello che chi cerca aiuto deve sapere.

Uno dei cavalli di battaglia dei guaritori è il complotto internazionale. Quella sindrome cioè, che li porta ad affermare di non essere compresi perchè perseguitati ed occultati da lobby potentissime che nascondono le loro scoperte.

Una scusa che convince molto poco, visto che gli stessi componenti "della lobby" si ammalano di cancro e che trarrebbero giovamento enorme a scoprire una cura definitiva per questa terribile malattia. Non fa eccezione Tullio Simoncini

(continua)

Simoncini: il cancro è un fungo

Riassumo la storia di Tullio Simoncini, ex medico romano, che sostiene che il cancro è provocato dalla candida albicans e che si cura con il bicarbonato di sodio (o con la tintura di iodio, a seconda dei casi).

(continua)

La cura Simoncini: una bufala pericolosa

Molti lettori mi hanno chiesto di creare un articolo riassuntivo sulle "cure" del guaritore Tullio Simoncini così da poterlo linkare quando serve e da poter raccogliere in un unico post tutte le informazioni raccolte finora.

Riassumo quindi qui tutte le analisi che ho fatto in questi mesi sulla sua bizzarra teoria.

Questo post può servire da riferimento perchè raccoglie i principali dati che ho raccolto sulle idee del singolare guaritore romano. E' necessariamente un articolo molto lungo in quanto raccoglie più di un anno di analisi, documentazione e studio sulle teorie dell'ex medico.

Chiunque avesse particolari da aggiungere o correzioni da fare mi contatti.

(continua)

 

Candida Albicans

La Candida Albicans è in grado di rilasciare fino a circa 80 differenti tipi di tossine che possono essere immesse in circolo e penetrare negli angoli più reconditi dell'organismo.

Dopo un periodo di crescita non appariscente, la forma di lievito della Candida può evolvere nella forma di micete. La Candida è un microrganismo dimorfico, il che vuol dire che è dotato di una spiccata adattabilità nei confronti dell'ambiente nel quale si riproduce e può scegliere di differenziarsi in due differenti forme emettendo, quasi come una pianta di edera, delle lunghe propagini radicolari.

Queste ramificazioni definite Rizoidi si fanno strada attraverso le pareti intestinali dilatandole, facilitando pertanto il passaggio attraverso questi canali di frammenti indigeriti di proteine.


(continua)

p.s. qui trovi altre informazioni sulla candida

 


 

 

Nell’embrione proteine anti-tumore

MILANO – L’embrione, almeno in certi momenti ben precisi del suo sviluppo, produce una serie di proteine che sembrano in grado di bloccare le cellule staminali “cattive” responsabili di alcune forme di tumore, spingendole a differenziarsi in una forma non pericolosa.

La scoperta, che apre le porte a un innovativo approccio terapeutico, arriva dopo oltre vent’anni di ricerche eseguite da Pier Mario Biava, un medico del lavoro (è primario all’ospedale di Sesto San Giovanni, vicino a Milano) prestato all’oncologia.

Biava e altri colleghi, fra cui Luigi Frati, preside della facoltà di medicina all’università La Sapienza di Roma, hanno sperimentato su 179 malati di carcinoma al fegato in fase avanzata una miscela di queste proteine a basso peso molecolare, estratte dall’embrione dello Zebrafish (un pesce tropicale)

.
( continua )

 

Fondazione Valsè Pantellini

Intervista al dot.
Pantellini

Non facciamo miracoli.

Troviamo solo nuove strade per aggredire le malattie degenerative: soluzioni che rispettano coloro che le usano.

L’obiettivo ed il proposito di questo sito è di riuscire a spiegare perché l’Ascorbato di Potassio ed il Ribosio sono diventati la nostra arma contro le malattie degenerative.

In particolare vogliamo spiegare come queste sostanze cerchino di attaccare direttamente, anche nelle situazioni più compromesse e difficili, la causa fisiologica che, a nostro modo di vedere, scatena queste patologie.

In questo sito non promettiamo miracoli, nè pensiamo di essere dalla parte della verità: offriamo solamente le nostre conoscenze, le nostre “ipotesi di lavoro” (supportate da fatti, dati e ricerche scientifiche), le nostre convinzioni e le nostre esperienze, la nostra “chiave di lettura” del problema.

Vai al sito della fondazione

 

 

Stefania Cazzavillan
Funghi Medicinali - Dalla Tradizione alla Scienza

Editore: Nuova Ipsa Editore
Data pubblicazione: Settembre 2011
Formato: Libro - Pag 336 - 16,5X23,5


leggi recensione


 

Ricetta di padre Romano Zango contro il cancro.

 

Paolo.
Video testimonianza cura
padre romano Zango

 

Questo metodo è alla portata di tutti, non costa assolutamente nulla, non ha nessun effetto collaterale di nessun tipo e si può mettere in pratica in casa.

Capisco benissimo la riluttanza che chiunque può avere nel leggere queste parole, capisco che in un primo momento può pensare ad una presa in giro, ma non è così. Io stesso ho avuto un tumore e io stesso, avendo una mentalità scientifica, ho avuto all’inizio qualche dubbio sulla miracolosità di questo metodo.

Ma mi sono dovuto ricredere, poichè l’ho sperimentato sulla mia pelle e ha funzionato in modo miracoloso!

 

(continua)

 

Dagli Usa: la chemio peggiora il cancro

Uno studio pubblicato sulla rivista Nature spacca il mondo della medicina

“Nature”, storica rivista scientifica londinese, ha diffuso la notizia che la chemioterapia anziché sconfiggere il cancro ne favorirebbe addirittura la crescita.

La chemioterapia può avere l’effetto opposto di favorire la crescita del cancro”. La scoperta è del team di ricerca del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, guidato da Peter Nelson, e sta facendo letteralmente trasalire chiunque, almeno una volta, abbia avuto a che fare con l’invasivo trattamento.

Ma di cosa si tratta esattamente?

(continua)

 

Gli oncologi si farebbero la chemio?

Inchiesta sui servizi e sulle opzioni di trattamento di persone con cancro”,

prodotta dal Cancer Information & Support Society, del St. Leonards di Sydney(1). Secondo tale inchiesta, alcuni scienziati del McGill Cancer Center di Montreal in Canada, inviarono a 118 medici, esperti di cancro ai polmoni, un questionario per determinare quale grado di fiducia nutrissero nelle terapie da loro applicate, nel caso essi stessi avessero sviluppato la malattia.

Risposero 79 medici e 64 di loro non avrebbero acconsentito a sottoporsi ad un trattamento che contenesse Cisplatino (un chemioterapico molto utilizzato a base di platino).

Mentre 58 dei 79 reputavano che tutte le terapie sperimentali in questione fossero inaccettabili a causa dell’inefficacia e dell’elevato grado di tossicità (2)!

Un risultato eclatante: l’81% degli oncologi intervistati, in caso di tumore, non si farebbero somministrare un chemioterapico, mentre il 73% di loro reputano addirittura le “terapie sperimentali inaccettabili per l’elevato grado di tossicità”. Anche se il numero di oncologi intervistati non è molto elevato, ognuno tragga le proprie conclusioni....
(continua)

 

DOXORUBICINA EBEWE 1F 50MG 25M

Mi sono imbattuto in questo farmaco nel sito disinformazione.it
un sito che frequento sin dai primi tempi della mia spasmodica ricerca di informazioni.

Sono uno di quelli che ci vuole sempre ficcare il naso, a volte questa abitudine porta male ma non so fare diverso, così ho dato un'occhiata nel web, fonte inesauribile di informazioni (basta saperle cercare e scremare) , il web lo conosco molto bene, sono un pioniere, navigo dal lontano 93.

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO COMUNICATO

mi sono letto il foglietto illustrativo,
Monografia di DOXORUBICINA EBEWE 1F 50MG 25M
Leggetelo, perdete 10 minuti del vostro prezioso tempo.

uno dei più usati chemioterapici

mielodepressione

 

Falsità della scienza medica ufficiale?

 

False ricerche per danneggiare il pubblico e sfruttarlo ben bene:

negli ultimi 4 anni (dal 1996) sono stati individuati 80 casi di ricerca scientifica fraudolenta di cui 30 sono stati indagati solo quest’anno negli USA !!!

In alcuni casi le istituzioni hanno insabbiato la cosa per non perdere la reputazione !!!!

Il Servizio Sanitario della Università Statunitense della Peensylvania (http://www.med.upenn.edu/) è sovvenzionato dall’industria dell’anti-Cancro es. la Siemens, Zeneca, Glaxo, Rhone Poulenc, Upjohn ecc.. “Le alleanze con l’industria sono determinanti per la nostra sicurezza finanziaria”, afferma un dirigente................................

Le effettive prove cliniche e scientifiche non convalidano le asserzioni dell’industria per il cancro. I trattamenti convenzionali sono diventati legge perché pagano meglio, non perché guariscono meglio. Decenni di politica di questo tipo vi hanno impedito di conoscere tali fatti e continueranno a farlo a meno che apriate gli occhi su questa realtà”.


(continua )

Mi permetto di segnalarvi alcunii siti che a me piacciono molto

 

Potenziale terapeutico degli inibitori SK1 nei tumori umani

La sfingosina chinasi 1 ( SK1 ) è un enzima lipidico con proprietà oncogeniche che converte i lipidi proapoptotici, ceramide e sfingosina, nel lipide antiapoptotico sfingosina-1-fosfato, e attiva le vie di trasduzione del segnale che portano alla proliferazione cellulare, migrazione, attivazione della risposta infiammatoria, e ad alterazione del processo apoptotico.

Ci sono prove convincenti che l’attivazione di SK1 contribuisce alla progressione del cancro; è stato riscontrato un aumento della trasformazione oncogenica, crescita del tumore, resistenza alle terapie, neovascolarizzazione tumorale, e diffusione metastatica.

(continua)

 

 

Sintomi Tumore al fegato

Quello al fegato è un cancro abbastanza raro, ma molto aggressivo.

Più comuni sono le metastasi epatiche di tumori sviluppatisi in altre sedi (come colon, polmoni e mammella).

L'alto tasso di mortalità è legato alla generale assenza di sintomi negli stadi iniziali (non a caso è noto come tumore silenzioso), e all'inefficacia dei trattamenti (comunque capaci di migliorare la qualità di vita).

La buona notizia è che il tumore al fegato si può prevenire limitando il consumo di alcol ed evitando rapporti sessuali non protetti con persone a rischio.

Negli stadi iniziali la maggior parte delle persone non sviluppa segni e sintomi della malattia; ciò significa che per il tumore al fegato la diagnosi preoce è molto rara.

Sintomi più comuni* -

(continua)


 

Le Staminali Cattive

Ricercatori impegnati contro il cancro individuano cellule staminali "cattive"

Un gruppo di ricercatori dell'Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano ha compiuto una scoperta importante nella ricerca sul carciroma mammario, isolando e facendo espandere in vitro cellule staminali di tessuto tumorale adulto del seno.

L'esperimento ha permesso l'identificazione di cellule staminali "cattive" responsabili della crescita dei tumori, e che differiscono dai tipi di cellule staminali utilizzate nei trapianti per aiutare il trattamento del linfoma e della leucemia.

(continua)

 

Le terapie basate su GLP-1 correlate a sviluppo di pancreatite tra i pazienti diabetici

Uno studio ha mostrato che i pazienti con diabete mellito di tipo 2 esposti a Exenatide ( Byetta ) o a Sitagliptin ( Januvia ) presentano un più alto rischio di sviluppare, e di essere ricoverati in ospedale per pancreatite acuta.

Sono stati valutati i dati di 1.269 pazienti di età compresa tra 18 e 64 anni con diabete mellito di tipo 2 e pancreatite acuta, con 1.269 controlli senza pancreatite.

 

(continua)

 

Relazione tra l’uso di inibitori di pompa protonica (PPI) e mortalità.

Questa classe di farmaci, noti soppressori dell’acidità gastrica e di comprovata efficacia nel trattamento acuto delle ulcere gastro-duodenali e della malattia da reflusso gastro-esofageo, è ampiamente utilizzata soprattutto nella popolazione anziana.

L’utilizzo di questi farmaci, rapidamente aumentato nel corso delle ultime due decadi, risulta, specie come gastroprotettore, frequentemente inappropriato e incrementato dopo l’ospedalizzazione.

Esiste, pertanto, soprattutto in questa fascia di età, una crescente preoccupazione per i rischi connessi
(continua)

 

Diabete, scoperto il vaccino

L'annuncio del prof Steinman, della Stanford Univeristy: una rivoluzione?

La malattia, in gergo diabete insulino-dipendente o di tipo 1, è una patologia che colpisce soprattutto i giovani ed è una forma di diabete che si configura come malattia autoimmune.

Colpisce circa il 3% della popolazione mondiale, e a differenza del tipo 2, non è dovuto a uno stile di vita scorretto, ma pare sia correlato a fattori genetici. Chi ne è affetto subisce la progressiva distruzione delle cellule del pancreas che producono l'insulina da parte del proprio sistema immunitario. Quindi, chi ne soffre è costretto a iniezioni di insulina per tutta la vita.

(continua)

 

Virus epatite B, Marcatori Sierologici

Il virus dell'epatite B (HBV) è endemico in tutto il mondo e rappresenta la principale causa delle patologie epatiche. L'HBV si trasmette mediante contatto diretto con il sangue o con altri fluidi corporei.

Tra le vie di trasmissione più comuni vanno annoverate le seguenti: trasfusioni ematiche, punture di ago, contatto diretto con ferite aperte, rapporti sessuali e passaggio dalla madre al neonato al momento della nascita.

Il periodo medio di incubazione di un'infezione da HBV oscilla tra 6 e 8 settimane (intervallo: da 1 a 6 mesi). I sintomi clinici più comuni includono malessere generale, febbre, gastroenterite e ittero.

L'infezione da HBV può determinare tipicamente epatite itterica, epatite anitterica subclinica, epatite fulminante o epatite cronica persistente.

Nell'adulto, una percentuale compresa tra il 90 e il 95% dei soggetti interessati da un'infezione da HBV si ristabilisce completamente dalla patologia acuta e non mostra più tracce del virus. All'incirca il 5-10% dei pazienti colpiti dall'HBV diventa portatore cronico. Il 90% circa dei neonati infettati dall'HBV sviluppa un'infezione cronica da epatite B.

(continua)

 

Infezione da virus HBV: FDA richiede ulteriori dati di sicurezza prima di approvare il vaccino Heplisav

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA, ha rinviato l’approvazione del vaccino contro l'epatite B Heplisav in attesa di ulteriori dati di sicurezza.

La FDA ha dichiarato che il vaccino non poteva essere approvato in una popolazione di pazienti di grandi dimensioni senza ulteriori valutazioni di sicurezza.

La FDA ha inoltre considerato la possibilità di rari eventi autoimmuni associati con l'uso di nuovi adiuvanti, e ha chiesto chiarimenti in merito alle pratiche di garanzia della qualità per Heplisav, insieme a ulteriori dati di convalida dello studio.

(continua)

 

Infezione da virus dell’epatite C e malattia renale cronica

Le manifestazioni extraepatiche dell’epatite C sono rilevanti e comprendono la crioglobulinemia mista, i disordini linfoproliferativi e la malattia renale.

L’infezione da virus dell’epatite C ( HCV ) è sia una causa che una complicanza della malattia renale cronica, che si presenta generalmente nel contesto della crioglobulinemia mista.

La presenza del virus HCV è associata a una più alta incidenza di mortalità nei pazienti in dialisi o sottoposti a trapianto di rene, rispetto ai pazienti con negatività per HCV.

Per i pazienti con malattia renale cronica e infezione da virus HCV mancano farmaci sicuri ed efficaci.

 

Fonte: Clin J Am Soc Nephrol, 2009

 

Epatite B e C: Uno studio del San Matteo apre la strada a nuovi scenari terapeutici

Un difetto funzionale delle cellule primitive è la prima causa della cronicizzazione dei virus dell’epatite B e C.

Uno studio della Fondazione San Matteo di Pavia apre la strada a nuovi scenari terapeutici.

“Lo studio del nostro gruppo di ricerca – commenta il prof. Mondelli – si è concentrato sulle cellule dell’immunità innata denominate “natural killer” (uccisori naturali).

Sono così denominate perché intervengono rapidamente per contrastare l’invasione dei virus patogeni con cui veniamo a contatto tutti i giorni, uccidendo le cellule del nostro organismo che hanno infettato. (continua)

 

Epatite C inibitore della proteasi

 

Caffe’: ottimo alleato del fegato, allevia danni da epatite C

Qualche tazzina di caffe’ puo’ essere utile a proteggere dai danni al fegato prodotti dall’epatite C: infatti l’amore per la tazzina abbassa del 53% il rischio di progressione della malattia epatica.

Lo rivela uno studio diretto da Neal Freedman del National Cancer Institute (NCI), pubblicato sulla rivista Hepatology.

La ricerca ha anche dimostrato che coloro che non beneficiano dei trattamenti standard contro l’epatite possono trarre giovamento dall’aumento del consumo di caffe’. Secondo dati OMS l’epatite C colpisce 3-4 milioni di persone l’anno e nel 70% dei casi l’infezione diventa cronica aumentando il rischio di ammalarsi di cirrosi e cancro epatico.

(continua)

 

Scoperti i geni che vanificano gli effetti dei chemioterapici

Una svolta che “potrebbe salvare migliaia di vite ogni anno”.

Così gli scienziati definiscono la scoperta dei geni responsabili della resistenza ai farmaci chemioterapici in caso di tumore al seno. Una resistenza che porta per molte donne a un ritardo drammatico nella terapia, che può sfociare anche nella morte.

I farmaci, tra cui doxorubicina, daunorubicina e epirubicina, sono assunti da circa la metà delle 46.000 donne britanniche a cui ogni anno viene diagnosticato un tumore al seno. I ricercatori hanno studiato campioni di tumore al seno da 85 donne, per cercare le differenze che spiegherebbero perché alcune hanno tratto giovamento dal trattamento, mentre altre subivano una recidiva del tumore.

(continua)

 

Scoperta funzione antitumorale di un nuovo derivato della curcumina

 

Scoperta funzione antitumorale di un nuovo derivato della curcumina, GO-Y030, attivo nei confronti delle cellule staminali del cancro al colon.

La molecola, le cui potenzialita’ sono descritte da uno studio pubblicato dal British Journal of Cancer, agisce inibendo l’attivazione della proteina STAT3 e dei geni da essa regolati.

Le conseguenze immediate sono la riduzione della vitalita’ delle cellule tumorali, l’inibizione della loro proliferazione e la loro morte tramite apoptosi (una forma di morte cellulare programmata).

Secondo gli autori questi risultati ”indicano che STAT3 e’ un nuovo bersaglio terapeutico nelle cellule staminali del cancro al colon e che l’inibizione dell’attivazione di STAT3 da parte di GO-Y030 potrebbe essere un trattamento efficace per il tumore al colon retto”.

 

 

Metastasi: prevederle con intelligenza..artificiale

Analizzando retrospettivamente le immagini ecografiche di tumore della mammella con linfonodi di aspetto normale, un modello computerizzato ha mostrato una soddisfacente capacità di previsione dei casi di successiva metastasi.

La metastasi, com’è noto, influenza fortemente la prognosi di un tumore primario, ma la sua diagnosi non è così agevole.

Nei primi stadi del cancro, i linfonodi spesso appaiono del tutto normali anche se il tumore ha già dato origine a metastasi. Ora un gruppo di ricercatori dell’Università di Chicago ha progettato un programma per computer che usa l’intelligenza artificiale per analizzare le caratteristiche delle immagini a ultrasuoni al fine di consentire ai medici di prevedere in fase precoce se un tumore femminile sia in fase di metastasi.

(continua)

 

Tumori alla prostata: rivisti parametri test PSA


La velocita’ con cui il Psa, l’antigene monitorato per scovare il cancro alla prostata, cresce nel sangue non e’ un fattore di rischio affidabile.

I criteri tradizionali considerano a rischio una crescita superiore agli 0,35 nanogrammi per millilitro l’anno, ma secondo lo studio questo parametro non e’ sufficiente, e una volta tenuto conto di fattori come la linea di base del livello di Psa, la razza e l’eta’ del paziente non ci sono indicazioni sulla correlazione con il cancro. “Se si usa questo fattore di rischio da solo almeno una biopsia su sette e’ inutile – hanno spiegato gli autori – questo studio conferma che e’ necessario fare piu’ ricerca per trovare indicatori piu’ efficaci”

. (continua)

Fiamma Ferraro
La Terapia Chelant
Libro Disintossicarsi dai Metalli Tossicie -

Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Aprile 2014
Formato: Libro - Pag 224 - 13.5x20.5 cm

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Jörg Spitz
La Vitamina D
Libro Il Superormone: come proteggersi dalle malattie croniche

Editore: Tecniche Nuove Edizioni
Data pubblicazione: Ottobre 2013
Formato: Libro - Pag 102 - 13.5x21.5

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EPATOCARCINOMA
Corso di Formazione e di Aggiornamento

Noduli displastici

I noduli displastici possono essere identificati radiologicamente, ma la loro definitiva diagnosi richiede un esame istologico. Sia i noduli displastici di alto che quelli di basso grado sono considerati indicatori di rischio di epatocarcinoma, ma tale rischio è significativamente aumentato solo in presenza di noduli displastici di alto grado


Quadri patologici di HCC

Tradizionalmente l’epatocarcinoma è stato distinto in tre tipi macroscopici:

- Nodulare: tumore singolo o multiplo con margine netto, spesso capsulato

- Massivo: neoplasia di grande dimensione a contorno lobulato. Generalmente occupa un intero lobo

- Diffuso: noduli piccoli che sostituiscono l’intero fegato.

 

(continua)


 

Basi scientifiche per la definizione di linee-guida in ambito clinico per l’Epatocarcinoma

Si ringraziano le dott.sse Paola Persici e Raffaella P. Ferrari per l’importante contributo scientifico, editoriale ed organizzativo

Virus epatitici

Un aspetto fondamentale per la comprensione della patogenesi dell’EC é quello di definire se e come, oltre che attraverso l’induzione del danno epatico cronico immunomediato che porta allo sviluppo della cirrosi, i virus epatitici contribuiscano direttamente alla trasformazione neoplastica dell’epatocita (Wang, 2002; Block, 2003; Waris, 2003).

A lungo si è ipotizzato che il potenziale oncogenico di HBV fosse legato all’integrazione del DNA virale nel genoma delle cellule infettate con meccanismi analoghi ai retrovirus trasformanti. Anche se recentemente l’utilizzazione di nuove tecniche (Alu-PCR) ha permesso l’analisi di molte giunzioni tra DNA virale e cellulare e la dimostrazione del coinvolgimento di geni importanti per il controllo della crescita e del differenziamento cellulare.

(continua)

 

EPATOCARCINOMA LINEE GUIDA A.I.S.F. PER LA DIAGNOSI E LA TERAPIA

VALUTAZIONE CRITICA DEI CRITERI PER LA STADIAZIONE CRITERI PROGNOSTICI E PARAMETRI CLINICI E FUNZIONALI PER LA SCELTA DEL TRATTAMENTO

La scelta del trattamento ed il suo successo in termini di sopravvivenza del paziente dipendono in larga misura dallo stadio clinico ed evolutivo della malattia neoplastica, ed in parte dalla disponibilità locale di risorse.

Criteri prognostici Sono stati sviluppati numerosi approcci per la stratificazione dei pazienti con epatocarcinoma in senso prognostico.

I più antichi criteri si fondavano su criteri unidimensionali, capaci di valutare la funzione del fegato (schema di Child-Pugh), oppure lo stato generale di salute (Performance Status) oppure la classificazione anatomica del tumore (schema TNM che misura dimensioni, numero e metastasi del tumore).

(continua)

A cura della Commissione “Epatocarcinoma” dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato

 

Pressione Osmotica

La pressione osmotica è una proprietà colligativa associata alle soluzioni.

Quando due soluzioni con lo stesso solvente (es. acqua) ma a concentrazioni diverse di soluto (es. bicarbonato) sono separate da una membrana semipermeabile cioè che lascia passare le molecole di solvente (acqua) ma non quelle di soluto (bicarbonato) , le molecole di solvente (acqua) si spostano dalla soluzione con minore concentrazione di soluto (bicarbonato) alla soluzione con maggiore concentrazione di soluto , in modo da uguagliare (o meglio, rendere vicine) le concentrazioni delle due soluzioni.

(continua)

 

Fallimento UFFICIALE della CHEMIO:

Pubblicato nel 2004 lavoro scientifico australiano che prende in esame dieci anni di statistiche mediche australiane e americane (gennaio 1994-gennaio 2004) sui risultati della CHEMIO nella cura del cancro.

I risultati sono catastrofici : solo il 2% dei pazienti sottoposti alla chemio risulta essere ancora vivo dopo 5 anni dall’inizio del trattamento “terapeutico”.

L’articolo è molto semplice come impostazione e, sia in tabella 1 (pp.551) che in tabella 2 (pp.552) sono riportate, in ultima colonna, queste percentuali di sopravvissuti alla CHEMIO dopo 5 anni dall’inizio del trattamento:

percentuale di sopravvissuti dello zero per cento: cancro del pancreas, cancro dell’ utero, cancro della prostata, cancro della vescica, cancro del rene, Melanoma, Sarcoma e Mieloma Multiplo;

percentuale di sopravvissuti dell’1% : cancro dello stomaco e del colon;

percentuale di sopravvissuti del 2% : cancro della mammella e del polmone;

percentuale di sopravvissuti del 3-5% : cancro del retto;

percentuale di sopravvissuti del 4-5% : tumori al cervello;

percentuale di sopravvissuti del 5% : cancro dell’esofago;

percentuale di sopravvissuti del 9% : cancro dell’ovaio;

percentuale di sopravvissuti del 10% : linfoma NON Hodgkin;

percentuale di sopravvissuti del 12% : cancro della cervice uterina;

percentuale di sopravvissuti del 40% : Seminoma del testicolo e Linfoma di Hodgkin.

 

 

Morgan G.: The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies, Clinical Oncol., 2004, 16, pp.: 549-560

(leggi il documento)


 

Lo dirò più chiaramente che posso:

 

La cura del cancro richiede una massiccia pulizia del fegato,
del colon e dei reni.

 

Noi trascorriamo tutta la nostra esistenza negando la malattia e la morte, cosicche´, quando ci troviamo a doverle affrontare, non solo siamo impreparati, ma dobbiamo ricostruire il nostro intero sistema di valori.

 

(continua)

 

Studio USA fa luce su come il sistema immunitario

É noto che il sistema immunitario sia tutt'altro che infallibile. Le cellule tumorali possono infatti avere una proliferazione incontrollata producendo degli auto-antigeni erroneamente tollerati dal sistema immunitario. Viceversa esistono una serie di disturbi cosiddetti autoimmuni nei quali le cellule sane del corpo sono identificate come 'nemiche'.

E proprio per difendersi contro questo tipo di reazioni autoimmuni, il sistema immunitario ha sviluppato una ulteriore difesa, in pratica è programmato per 'spegnersi' dopo il riconoscimento di un antigene.

(continua)

Giuseppe Nacci
Diventa Medico di Te Stesso

Editore: Editoriale Programma
Data pubblicazione: Ottobre 2006
Formato: Libro - Pag 334 - 15x23
Nuova Edizione: Gennaio 2012

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Stefania Cazzavillan
Funghi Medicinali - Dalla Tradizione alla Scienza

Editore: Nuova Ipsa Editore
Data pubblicazione: Settembre 2011
Formato: Libro - Pag 336 - 16,5X23,5


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Presentazione Completa e UNICA di ACQUA KANGEN

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Se vuoi capire come funziona guardati questi video - Nessuno ha mai spiegato meglio ;-)

 

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Linfopenia

Condizione caratterizzata da riduzione dei linfociti nel sangue periferico.

Negli adulti è definita come numero di linfociti > 1000/mm3 e le sue conseguenze dipendono dal tipo di sottopopolazione colpita (B o T).

È un’alterazione poco frequente, per lo più legata ad estesi processi distruttivi del tessuto linfoide quali si osservano nei linfomi, cioè nei tumori maligni primitivi di questo tessuto (per es. linfogranuloma maligno o morbo di Hodgkin, linfosarcoma).

(continua)

 

Epatite B Vaccino danneggia il fegato

Sorprendente, la nuova ricerca pubblicata sulla rivista

L'apoptosi indica che il vaccino contro l'epatite B, che è stato progettato per prevenire l'epatite B (responsabile del danno origine virale al fegato), in realtà provoca la distruzione delle cellule del fegato.

Nello studio intitolato "vaccino contro l'epatite B induce la morte apoptotica in Hepa1-6 celle, "i ricercatori hanno cercato di" ... stabilire un sistema modello in vitro suscettibili di indagini meccanicistiche di citotossicità indotti dal vaccino contro l'epatite B, e di indagare i meccanismi di morte cellulare indotta dal vaccino. ".

Un altro studio pubblicato sulla rivista Hepatogastroentology nel 2002, ha osservato che il vaccino all'epatite B è stato statisticamente all'aumento di reazioni gastrointestinali tra cui: epatite, malattie gastrointestinali e funzionalità.
Rispetto ad altri gruppi di controllo vaccino

(continua)

 

La Cirrosi

La cirrosi epatica è quella condizione in cui il fegato si deteriora lentamente e non funziona più a causa di lesioni croniche. Il tessuto cicatriziale sostituisce il tessuto epatico sano, bloccando parzialmente il flusso del sangue diretto verso il fegato. Le cicatrici pregiudicano anche la capacità del fegato di:

- controllare le infezioni
- eliminare i batteri e le tossine dal sangue
- controllare il processo di elaborazione di nutrienti, di ormoni e dei farmaci
- produrre le proteine che regolano la coagulazione del sangue
- produrre la bile per aiutare ad assorbire i grassi, tra cui il colesterolo, e le vitamine liposolubili

(continua)

 

Attività Anti-Virale di Silibina nei pazienti con Epatite C resistente ai farmaci

Due recenti studi clinici evidenziano l’efficacia protettiva del cardo mariano.

Da una sostanza naturale, utilizzata come antidoto nell’avvelenamento da Amanita phalloides, nuove speranze per la cura dei pazienti colpiti da epatite C che non rispondono alle terapie attualmente in uso: l’associazione interferone peghilato e ribavirina.

Si chiama silibina ed è un derivato del cardo mariano con potenti proprietà antiossidanti e antifibrotiche, a cui, fin dagli anni ’70, è stata riconosciuta la capacità di ridurre la mortalità in pazienti con cirrosi.

(continua)

 

Cirrosi biliare primitiva: un gene tra le cause

Sul New England Journal of Medicine comparirà nel prossimo mese uno studio che individua in un gene il responsabile della predisposizione alla cirrosi biliare primitiva, una malattia, che colpisce soprattutto le donne, che distrugge lentamente il fegato e le cui cause finora non erano state individuate.

Attualmente, i trattamenti medici contro la cirrosi biliare primitiva possono solo rallentare la progressione del male, ed anche il trapianto del fegato, una delle possibili terapie, secondo le ricerche non evita che, in molti casi, la malattia possa ripresentarsi dopo 5-10 anni.

(continua)

 

Michaela Doll
Infiammazioni - I Killer Nascosti -
Libro Curare gli stati infiammatori in modo naturale e prevenire malattie cardiovascolari, cancro, diabete, colesterolo alto, artrosi e obesità

Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Settembre 2009
Formato: Libro - Pag 176 - 17x24 Note: Illustrato a colori

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Tumori di Klatskin

Il tumore dell’ilo biliare, detto anche colangiocarcinoma ilare o tumore di “Klatskin” (dal Dott. Gerald Klatskin, un medico americano di Yale che lo descrisse per la prima volta nel 1965).

E' un colangiocarcinoma (tumore delle vie biliari) che sorge alla confluenza (ilo epatico) dei dotti epatici destro e sinistro, ovvero nel punto dove si uniscono le vie biliari provenienti dalla parte sinistra del fegato (dotto epatico di sinistra) con quelle provenienti della parte di destra (dotto epatico di destra).

Tra le cause che possono portare allo sviluppo di un tumore dell'ilo bisogna segnalare la colangite sclerosante, di cui il colangiocarcinoma è la più temibile complicanza.

Più lungo è il tempo trascorso dalla diagnosi di colangite sclerosante, tanto maggiore è il rischio di sviluppare un tumore dell'ilo biliare

 

(continua)

 

Cancro del Pancreas

I tumori del pancreas rappresentano un'importante capitolo delle malattie neoplastiche.

Questi tumori, che possono originare sia dalla componente ghiandolare esocrina che da quella endocrina, possono essere benigni o maligni, come accade anche negli altri organi del corpo.

Le neoplasie della parte esocrina sono le più frequenti.

  • I tumori benigni sono rari e rappresentano circa il 6-10% della patologia del pancreas. I più frequenti sono rappresentati da:
    - Tumore a cellule acinari
    - Cistoadenoma sieroso
    - Cistoadenoma mucinoso

    (continua)

 

Il Fegato Anatomia

Il fegato è la più voluminosa ghiandola del corpo umano ed è situata nella parte superiore destra della cavità addominale, subito al di sotto del diaframma.

Ha una forma ovoidale ed è diviso, secondo la distinzione classica, in quattro sezioni: il lobo destro, il lobo sinistro, il lobo quadrato e il lobo caudato. I primi due sono attraversati da un legamento falciforme, una membrana sierosa attraverso la quale passano i nervi e i vasi sanguigni a esso destinati, come l’arteria epatica e la vena porta.

(continua)

 


 

 

Carcinoma della mammella

1. Carcinoma significa tumore, che nella mammella può presentare vari gradi di malignità distinti principalmente dalle definizioni in situ e infiltrante (vedi).

2. Carcinoma in situ - in situ significa che il tumore è ancora contenuto dentro gli spazi ghiandolari, duttali e lobulari, della struttura mammaria e che, quindi, non può essersi disseminato e aver prodotto metastasi in altre parti del corpo. Per maggiori dettagli vedi Carcinoma in situ della mammella

3. Carcinoma infiltrante Infiltrante - talora definito anche invasivo - significa che il tumore ha superato il confine degli spazi ghiandolari della struttura mammaria, e potenzialmente può essersi disseminato e aver prodotto metastasi in altre parti del corpo. In questo caso si deve procedere a valutare gli altri organi (procedura detta stadiazione - vedi) cominciando dai linfonodi ascellari.

(continua)

 

 

Epatite da paracetamolo, l'abuso intossica il fegato

L'epatite fulminante da paracetamolo rappresenta, negli Stati Uniti, dove viene venduto tra i farmaci da banco e di cui spesso si abusa, la prima causa per i trapianti di fegato.

Dibattito aperto proprio da uno studio della North Western University di Chicago, che ha monitorato 249 pazienti dimessi da reparti di emergenza, rilevando che il 10% riferiva di assumere più di un farmaco contenente paracetamolo nello stesso giorno.

Secondo i ricercatori l'overdose da paracetamolo «è la principale causa di insufficienza epatica acuta in occidente, con un quinto di tutte le morti collegabili ad assunzione di paracetamolo dovute a overdose accidentali.

L’uso non intenzionale di combinazioni tra analgesici oppiacei e analgesici a base di paracetamolo con altri farmaci sempre contenenti questo principio, è una causa importante di tossicità epatica»

.(continua)

 

Iperplasia nodulare focale

L'iperplasia nodulare focale (anche iperplasia nodosa focale oppure INF o anche FNH, acronimo inglese per Focal Nodular Hyperplasia) è una patologia benigna di rara frequenza, il che può creare problemi a livello diagnostico.

Le cause non sono note; alcuni autori ipotizzano che tale patologia sia una malformazione di tipo congenito; altri legano la sua formazione ad alterazioni a carico di alcuni vasi sanguigni interni all'organo epatico, mentre altri sostengono che l'INF sarebbe dovuta all'assunzione di preparati ormonali. Attualmente l'ipotesi più accreditata è la seconda.

L'iperplasia nodulare focale non necessita solitamente di alcun tipo di trattamento. I pochissimi casi in cui si deve ricorrere al trattamento di tale patologia sono quelli in cui il paziente accusi sintomi assolutamente riconducibili alla presenza di questo tumore, ovvero quelli in cui i noduli si rompono causando dolore e quelli in cui vi sia una significativa crescita dei noduli.

(continua)

 

Hari Sharma
Radicali liberi
Come combatterli per prevenire l’invecchiamento e le malattie

Editore: Tecniche Nuove Edizioni
Data pubblicazione: Gennaio 2001
Formato: Libro - Pag 276 - 17x24


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VIT B 17 dai noccioli di albicocca. CONTRO IL CANCRO

La più famosa fra le cure anticancro naturali è l'estratto naturale del nocciolo di albicocca, altrimenti conosciuto come vitamina B17 ( Laetrile ).

- Quando aggiungiamo laetrile (vitamina B17) ad una coltura di cancro al microscopio, premesso che sia presente anche l'enzima glucosidase, possiamo osservare le cellule cancerose che muoiono come mosche. - (Il glucosidase è l'enzima, fortemente presente nelle cellule tumorali, che innesca il singolare meccanismo, rilevato nella vitamina B17, che distrugge il cancro.

Si può trovare un'eccellente analisi clinica di tale meccanismo in: B17 Metabolic Therapy - In the Prevention and Control Cancer, breve storia della ricerca effettuata su questa vitamina, che comprende molte valutazioni di tipo clinico.)

(continua)

 

Investiti 2 milioni per verificare l'efficacia del Bicarbonato di sodio nel cancro alla mammella

Il Dr. Mark Pagel della University of Arizona Cancer Center, riceverà 2 milioni di dollari dal National Institutes of Health per studiare l'efficacia della terapia personalizzata con bicarbonato di sodio per il trattamento del cancro al seno.

Ecco il comunicato sul quale è scritto :
"Il fondo da 2 milioni di dollari servirà a migliorare la misurazione sull'efficacia del bere bicarbonato di sodio nel curare il cancro al seno. E' stato provato che bere bicarbonato di sodio riduce o elimina il diffondersi del cancro nel seno, nei polmoni, cervello ed ossa."

La notizia non è priva di fondamento scientifico, anzi, è provata in questo documento della NCBI (National Center of Biotechnology Information):

In sostanza, il bicarbonato agirebbe sul grado di acidità del nostro sangue. Il pH del nostro sangue e dei nostri fluidi corporei, non rappresenta altro che il nostro stato di salute e il bicarbonato agirebbe come vero e proprio regolatore del pH influendo direttamente sul livello acido-alcalino alla base della salute umana.

(continua)

 

Stefania Cazzavillan
Funghi Medicinali - Dalla Tradizione alla Scienza

Editore: Nuova Ipsa Editore
Data pubblicazione: Settembre 2011
Formato: Libro - Pag 336 - 16,5X23,5


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L’ultima verità sul caso “LAETRILE” (Vitamina B17)

L’eredità più durevole che durante gli anni ’70 portò rapidamente il Laetrile ad essere considerato una delle più importanti terapie anticancro non convenzionali può essere di natura sociologica e politica piuttosto che medica.

Il Laetrile ha portato alla nascita di un movimento popolare per la libertà di scelta nelle decisioni attinenti la salute che va oltre lo spettro ideologico, un movimento a cui probabilmente non si è mai più assisto dopo Harry Hoxsey.

Tuttavia, prima di allora, il Laetrile era stato usato come terapia anticancro per almeno 25 anni, si calcola che intorno alla metà degli anni ’70 circa 70.000 persone usavano il Laetrile come cura anticancro, per controllare il dolore o come misura preventiva.

Ralph Moss fu licenziato per essersi schierato pubblicamente a favore di un gruppo di impiegati dell’MSKCC i quali ritenevano che si stessero diffondendo informazioni imprecise sui risultati ottenuti dagli studi sull’efficacia del Laetrile effettuati sugli animali.

(continua)

 

 

Il caso del Dottor Giuseppe Nacci


L'oncologia ufficiale - quella ben rappresentata dai Veronesi di turno e dalle corporation del farmaco - non sa spiegare cos'è il tumore, quali sono i motivi che spingono delle cellule a "impazzire" e proliferare invadendo tutto il corpo; non sa proporre altri strumenti oltre la chirurgia, la radio e chemioterapia (questi ultimi devastanti per l'organismo già debilitato e totalmente nelle mani delle case farmaceutiche).

L'oncologia ufficiale - nonostante le incoraggianti parole degli esperti di turno - non riesce ad ottenere alcun risultato serio e infatti si continua a morire sempre e più di prima.

L'oncologia ufficiale adotta programmi di screening di massa, spacciandoli per "prevenzione", per cercare e trovare sempre nuovi "pazienti" lo screening infatti NON previene, ma diagnostica, cioè "trova").

La vera prevenzione è un'altra cosa: alimentazione sana, biologica e integrale e comprende l'intero nostro stile di vita.

Questa oncologia - nonostante i risultati totalmente fallimentari - si arroga il diritto di estromettere, radiare e/o sospendere medici, nonostante i risultati terapeutici siano positivi, semplicemente perché non abbracciano il paradigma e non usano gli strumenti e i protocolli imposti dell'establishment scientifico (i farmaci delle lobbies).

Emblematici i casi di Pantellini, Bonifacio, Hamer, Di Bella, Simoncini e moltissimi altri ricercatori. Oggi nel Malleus Maleficarum (il "Maglio o Martello delle Streghe, il manuale dell'inquisizione redatto nel 1486), è stato iscritto il nome del dottor Giuseppe Nacci...

(continua)

 

Laetrile-vitamina B17

Il laetrile, altrimenti chiamato vitamina B17 o amigdalina, è un agente chemioterapico naturale che si trova in quantità variabili in oltre 1.200 piante.

Il laetrile è un glucoside con un radicale cianidrico altamente bio-accessibile. Ciò significa che penetra facilmente all’interno della membrana cellulare raggiungendo alte concentrazioni intracellulari.

Tale caratteristica è particolarmente utile nella prevenzione e cura del cancro, perché sfrutta il diverso metabolismo delle cellule tumorali rispetto alle cellule sane dell’organismo.

(continua)

 

Sang Whang
Invertire l'Invecchiamento

Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Aprile 2006
Formato: Libro - Pag 139 - 14x21

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Descrizione di Cancro Spa

Secondo lo storico della scienza e filosofo statunitense Thomas Samuel Kuhn, nessuna teoria nuova e rivoluzionaria, per quanto geniale e ricca di prove, può essere accettata dall’establishment medico-scientifico. Produce piuttosto una situazione di crisi, in cui la comunità cerca di negare o ridimensionare il fenomeno.

Ed è proprio quello che sta accadendo oggi: tutte le teorie che si scontrano con il paradigma ufficiale vengono sistematicamente demolite e i coraggiosi ricercatori che hanno continuato a portarle avanti sono stati personalmente attaccati, isolati, licenziati, indagati…

Oggi la “Casta del Cancro” - interconnessa con Big Pharma - difende a spada tratta la chemioterapia e la radioterapia, nonostante i risultati fallimentari degli ultimi 40 anni!

Non ci viene detto però che la sopravvivenza a 5 anni dalla chemio supera di poco il 2%, e questo perché le sostanze usate, sono esse stesse “cancerogene”, “mutagene” e “teratogene”.

Il bugiardino del farmaco Doxorubicina (costo 1743,94 euro), per esempio, riporta testualmente: “Tutti gli articoli usati per la somministrazione della Doxorubicina (guanti, maschere, siringhe, ecc.) dovranno essere posti in appositi sacchi per rifiuti speciali ad alto rischio, e inceneriti a 1000 gradi”…

Viene da chiedersi: come mai ai malati di cancro vengono somministrate sostanze costosissime e altamente tossiche per l’organismo, al punto da richiederne l’incenerimento ad alte temperature? Ignoranza, malafede, interessi economici?

“Business is business”, e anche il cancro non è immune da tale logica commerciale: la chemio può costare fino 50.000 euro al mese, un solo trapianto di midollo 36.000, un ciclo completo di radioterapia 26.000 euro, ecc.

Il costo medio di un paziente oncologico è di oltre 200.000 euro, e ogni anno in Italia sono 270.000 i nuovi malati…

Macrolibrarsi.it

 

Non esiste tumore maligno

Esistono sintomi attraverso i quali il corpo, per riassestarsi, ci fa soffrire; purtroppo però la gente ha imparato dai medici a temere la febbre e l’influenza, impedendo al nostro corpo di eliminare quella quota di tossiemia che ci stava disastrando e perdendo una preziosa occasione per purificarci.

Quando si opta per il vaccino, per l’aspirina e per l’antipiretico, si dà una martellata alla spia rossa e una botta al nostro sistema immunitario, creando le basi per una malattia cronica assai peggiore di quella che abbiamo voluto interrompere.

I punti deboli d’eliminazione che il corpo presceglie per le sue crisi eliminative, a causa della tossiemia accumulata, sono sottoposti ad enervazione, irritazione, infiammazione, micro-ulcerazione, ispessimento e nodulazione. Purtroppo la medicina analizza questi fatti nei suoi singoli tratti, escludendo le cause; la storia del tumore maligno sa tanto di stregonesco, la medicina non ha interesse economico a far vedere dove sta il vero problema.

In realtà, in partenza non esistono tumori maligni, non esistono cancri, perché tutte le malattie sono benigne e costruttive, s’incattiviscono quando l’uomo si comporta da alchimista o come l’elefante nel negozio degli specchi. Se lasciati a se stessi, senza farmaci e senza operazioni, ma con sola acqua da bere e qualche frutto, i pazienti si ristabiliscono da soli; sono i trattamenti medici a trasformare una malattia benigna in una maligna, cioè in un’affezione cronica inguaribile.

Quando un tumore forma una capsula spessa e resistente, un guscio impenetrabile, il suo contenuto si addensa e s’indurisce al punto che i capillari e le piccole arterie interne finiscono per essere ostruite e sono messe fuori uso; a quel punto il tumore inizia la sua via crucis, è tagliato fuori dal circuito sanguigno nutri-ripulente e rimane privo di metabolismo e quindi privo di vita, soffoca e muore d’asfissia, con avvelenamento settico del sangue chiamato cachessia.

Il tumore vivo è sempre benigno, quello morto non può esserlo, perché ha al suo interno la sostanza proteica che va in suppurazione e in putrefazione, il suo nucleo va in rapida decomposizione e innesca un processo d’avvelenamento settico del sangue, che porta allo stato di cachessia minando l’intero sistema; è questo il meccanismo che trasforma il tumore costruttivo ed intelligente in cancro spietato e killer.

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Richard Kellenberger, Friederich Kopsche
I Sali Minerali del Dr. Schüssler
Come raggiungere il benessere psicofisico

Editore: Nuova Ipsa Editore
Data pubblicazione: Settembre 2007
Formato: Libro - Pag 301 - 16x23
Data di prima pubblicazione: 2000


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Succo di melone amaro per curare e prevenire il cancro del pancreas

Un gruppo di scienziati che lavora presso l’ Università di Colorado Cancer Center di Denver, ha pubblicato i risultati di uno studio sulla rivista Carcinogenesi , dimostrando come il succo di melone amaro limita la capacità delle cellule tumorali del pancreas di metabolizzare il glucosio, riducendo così la fonte di energia delle cellule e alla fine le uccide.

Bitter melon o karela o melone amaro è una pianta tropicale coltivata in Asia, Africa e Sud America. Questa Cucurbitacea produce frutti verdi a forma di cetriolo, ricoperti da protuberanze. In passato, i ricercatori hanno dimostrato che il succo di melone amaro uccide le cellule del cancro al seno, in un piatto di coltura di Petri. Questo studio fornisce prove convincenti che l’estratto naturale del melone amaro neutralizza efficacemente le cellule tumorali del pancreas.

 

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Peter Jentschura
La Salute Attraverso l'Eliminazione delle Scorie
Diluizione delle scorie. Neutralizzazione di veleni e acidi. Drenaggio

Editore: Jentschura Verlag
Data pubblicazione: Gennaio 2006
Formato: Libro - Pag 248 - 17x23,5 - cartonato

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Stefania Cazzavillan
Funghi Medicinali - Dalla Tradizione alla Scienza

Editore: Nuova Ipsa Editore
Data pubblicazione: Settembre 2011
Formato: Libro - Pag 336 - 16,5X23,5


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Cancro al pancreas: identificato un sottotipo potenzialmente curabile

I ricercatori australiani hanno identificato un sottotipo potenzialmente curabile di cancro al pancreas, che rappresenta circa il 2% dei nuovi casi. Questo sottotipo esprime elevati livelli del gene HER2, un gene amplificato nei tumori dello stomaco attualmente trattati con Herceptin.

La Dr.ssa Angela Chou ha quindi eseguito una dettagliata caratterizzazione istopatologica di HER2 proteine nei campioni di tessuto prelevati nel passato da 469 pazienti affetti da cancro del pancreas. Questo ha prodotto una serie di linee guida di analisi di laboratorio standardizzate per testare HER2 nel cancro del pancreas e ha mostrato la frequenza di HER2 amplificato nel cancro del pancreas, del 2,1%.

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Medici e infermieri dichiarano pubblicamente: "La sanità è solo una macchina per fare soldi."

La medicina “ufficiale” è falsa ed è solo uno strumento di potere delle Multinazionali della Salute.

Essa è incapace di curare le malattie, al massimo lenisce i sintomi apparenti spostandoli su altri organi e generando nuove malattie, che portano il paziente a un circolo vizioso di dipendenza dal sistema sanitario.»

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Salute: frutta e cereali per prevenire il tumore al fegato

Consumare quotidianamente frutta, verdura e cereali integrali aiuta a proteggere il fegato dai tumori.

Lo dimostra una ricerca realizzata dall’European prospective investigation into cancer and nutrition che è riuscita a dimostrare l’esistenza di un legame tra cancro e alimentazione. Non solo fibre però.

Per evitare l’insorgere dei tumori del fegato è necessario evitare gli alimenti che contengono molti zuccheri.

Se assunti quotidianamente e in grandi quantità, i carboidrati raffinati sono in grado di sollecitare la produzione di insulina che, a sua volta, ha effetti sulla crescita cellulare. Sono proprio questi fattori di crescita che finiscono poi per incentivare la proliferazione delle cellule cancerose.

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Mille piante per guarire dal Cancro senza CHEMIO

 

Attualmente, si ritiene che possano esistere diversi meccanismi di terapia anti-neoplastica modulati da piante mediche contro i tumori umani.

Queste diverse modalità curative si esplicano, fondamentalmente, attraverso 12 diversi meccanismi d'azione (5 maggiori e 7 minori), riassumibili rispettivamente in:

1) Immuno-Terapia 2) Biochemio-Terapia 3) Equilibrio acido-base 4) Lisi-Terapia 5) Catalizzatori enzimatici mitocondriali -

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Azione anti-tumorale dei cannabinoidi sul carcinoma epatocellulare:

In questo studio, abbiamo studiato gli effetti dei cannabinoidi – una nuova famiglia di potenziali agenti antitumorali – sulla crescita di HCC. Abbiamo scoperto che A9 -tetraidrocannabinolo (A 9 -THC, il principale componente attivo della Cannabis sativa) e JWH-015 (un recettore cannabinoide 2 (CB 2 ) cannabinoide agonista del recettore-selettivi) hanno ridotto la redditività delle linee cellulari di HCC umano HepG2.

Recentemente, numerosi studi hanno evidenziato il ruolo dei cannabinoidi come potenziali farmaci anti-tumorali a causa della loro capacità di ridurre tumorale in modelli animali differenti, tra cui glioma, 6 carcinoma mammario 7 , 8 e cancro alla prostata. 9 , 10 Recenti ricerche hanno inoltre riportato che il cannabinoide sintetico WIN-55 212-2 inibisce la crescita del carcinoma epatico.

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USA: famoso oncologo rifiuta la chemioterapia per la moglie che guarisce

Perchè la chemioterapia non risolve il problema

Secondo la stragrande maggioranza delle teorie mediche, ci si ammala di cancro per una insufficienza del sistema immunitario.

La chemioterapia riduce le masse tumorali di dimensione, ma al prezzo di distruggere completamente il midollo e le difese immunitarie dell’organismo, col risultato che quest’ultimo rimarrà debilitato ed esposto ad ammalarsi di nuovo per anni o anche per il resto della vita.

Per dare un’idea di quanto siano tossici questi veleni posso prendere spunto dalla stessa documentazione farmaceutica allegata a questi “farmaci”: pensate che basterebbe solo aumentare di poco le dosi di una sola “seduta” di chemioterapia per uccidere un cane, nel 100% dei casi, per avvelenamento nel giro di pochi giorni (potete controllare voi stessi dato che la tossicologia è pubblica).

Inoltre per smaltire questi farmaci occorre molto tempo (mesi e mesi), molto di più della durata di ogni ciclo, per cui quando si torna ad es. dopo un mese a fare un altro ciclo si ha un accumulo continuo di veleni nell’organismo!

Il fatto che molto spesso il cancro ritorna negli anni successivi, dopo una cura di chemioterapia ,non è dovuto a una certa “predisposizione” della persona, ma al fatto che le difese immunitarie sono ormai distrutte e quindi l’organismo è completamente indifeso ed è logico che venga aggredito nuovamente.

La chemioterapia non è quindi la soluzione definitiva del problema, poichè questo si ripresenta molto spesso anni dopo con maggiore violenza.

Il cancro deve essere vinto invece potenziando il sistema immunitario.

Per molti tipi di tumore , il sistema immunitario ha una “memoria”, esattamente come per le malattie esantematiche (morbillo, varicella, rosolia, ecc.); se il tumore viene vinto dall’organismo stesso, piuttosto che represso dai farmaci, è molto più difficile che si ripresenti in seguito.

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Charlotte Gerson, Beata Bishop
Guarire con il Metodo Gerson + DVD
Come sconfiggere il cancro e le altre malattie croniche - All'interno "Se Solo Avessimo Saputo..."
IL FILM

Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Aprile 2009
Formato: Libro + DVD - Pag 360 - 17x24

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L’OMS ha classificato la chemioterapia come agente cancerogeno

Il paradosso della nostra medicina è proprio quello di voler guarire sapendo di danneggiare. Qualsiasi terapia accreditata potrebbe apportare benefici e, allo stesso tempo, degli effetti collaterali.

Tuttavia colpisce comunque pensare che, mentre milioni di donne decidono di curare il cancro alla mammella con chemioterapie, allo stesso tempo stanno inconsapevolmente assumendo sostanze classificate come “cancerogene”. Qualcuno potrebbe obiettare che lo stesso concetto è alla base delle vaccinazioni contro molti ceppi di virus.

È vero, ma la differenza è che il cancro non è un virus e non andrebbe, in teoria, curato con una vaccinazione a base di sostanze che provocano il cancro. Un parallelismo sicuramente non scientificamente calzante, ma che rende l’idea di quello che da diversi decenni sta accadendo in campo oncologico.

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LISINA

 

La lisina è un amminoacido essenziale dotato di un radicale con gruppo amminico, che le conferisce un comportamento basico.

Nella sua forma idrossilata, grazie all'intervento della vitamina C, rientra nella composizione del collagene. Insieme alla metionina rappresenta l'amminoacido precursore della carnitina.

La lisina favorisce la formazione di anticorpi, ormoni (come quello della crescita) ed enzimi; è inoltre necessaria allo sviluppo e alla fissazione del calcio nella ossa.

La lisina è importante anche come precursore di una importante vitamina, chiamata niacina, vitamina B3 o PP. La carenza di niacina, frequente nel periodo postbellico a causa di un'alimentazione quasi esclusivamente incentrata sul consumo di polenta, è conosciuta come pellagra.

Lisina L'utilizzo della lisina è stato anche proposto per prevenire la riattivazione dell'herpes simplex, virus responsabile degli episodi ricorrenti di herpes labiale.

Per decarbossilazione (generalmente operata dai batteri, come quelli intestinali o vaginali), la lisina si trasforma in cadaverina, una molecola putrefattiva il cui nome è tutto un programma (oltre ad un odore particolarmente sgradevole è dotata di proprietà tossiche; si forma nel colon in caso di dieta iperproteica e povera di fibre, nonché per per modificazioni della flora batterica intestinale).

 

 

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La LISINA protegge dalla distruzione il tessuto connettivo

Nell'organismo dei pazienti da cancro il rapporto tra distruzione e guarigione del tassuto è squilibrato a favore della distruzione.

Un adeguato apporto di LISINA nell'integrazione alimentare dei pazienti affetti da cancro è particolarmenre importante in quanto:

1) Il nostro organismp non è in grado di produrre LISINA (analogamente all'ACIDO ASCORBICO).

2) Nell'organismo dei pazienti affetti da cancro vi è un costante eccesso di enzimi responsabili della distruzione del COLLAGNE, che causano una relativa ceranza del "bloccante" LISINA.

 

Corso base di medicina cellulare

Cosa devi sapere sull'importanza dei micronutrienti per la salute e sull'attività
della nostra Alleanza della Salute

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Le autopsie rivelano che i tumori…

Sì, anch’io ho molti dubbi.

«Sapessi quante volte, nelle autopsie sui cadaveri di vecchi contadini delle nostre valli più sperdute ho trovato tumori regrediti e neutralizzati naturalmente dall’organismo: era tutta gente che era guarita da sola del suo tumore ed era poi morta per altre cause, del tutto indipendenti dalla patologia tumorale».

«Se la tanto conclamata diffusione delle patologie cancerose negli ultimi decenni – si chiese Luigi De Marchi – in tutto l’Occidente avanzato fosse solo un’illusione ottica, prodotta dalla diffusione delle diagnosi precoci di tumori che un tempo passavano inosservati e regredivano naturalmente?

E se il tanto conclamato incremento della mortalità da cancro fosse solo il risultato sia dell’angoscia di morte prodotta dalle diagnosi precoci e dal clima terrorizzante degli ospedali, sia della debilitazione e intossicazione del paziente prodotte dalle terapie invasive, traumatizzanti e tossiche della Medicina ufficiale.

Insomma, se fosse il risultato del blocco che l’angoscia della diagnosi e i danni delle terapie impongono ai processi naturali di regressione e guarigione dei tumori?”.

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Arnold Ehret
Il Sistema di Guarigione della Dieta senza Muco
Seconda Edizione Ampliata

Editore: Juppiter Consulting Publishing Company®
Data pubblicazione: Settembre 2013
Formato: Libro - Pag 170 - 13x21

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LITIASI ED INFEZIONI DELLE VIE BILARI

Composizione della bile -

Acqua 85-95% -

Colesterolo -

Acidi biliari (90%lecitina, lisolecitina) -

fosfolipidi -

INCIDENZA Valutazione su casistica autoptica soggetti >> 40 anni

 

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Il medico privo di camice ascolta la voce del sangue

Com'è nata la sua vocazione per la medicina?

«C'è un percorso segnato per ognuno di noi. Mio zio Guido era medico, mia zia Antonietta pure. Ho sempre avuto fin da bambino la passione di scoprire perché gli uomini s'ammalano».

Perché non ha mai esercitato?

«Detesto il camice bianco e gli ospedali: odorano di malattia e di morte, non di salute e di vita. Chi ha bisogno di una visita, sa dove trovarmi». (continua)

 

Cancro al seno: scoperto cocktail vegetale che uccide tumore

Un nuovissimo studio ha provato che un super-cocktail a base di sei composti naturali tra verdura, frutta, spezie e radici, ha ucciso il 100% delle cellule tumorali responsabili del cancro al seno, e senza suscitare alcun effetto collaterale tossico sulle cellule sane.

«Una delle cause principali della ricomparsa e della morte per cancro al seno è un piccolo gruppo di cellule staminali cancerose che eludono la terapia» spiega il dottor Madhwa Raj, ricercatore in Ostetricia e Ginecologia della Louisiana State University nonché autore della ricerca in questione «Queste cellule sono spesso farmaco-resistenti e hanno la capacità di generare nuovi tumori, per cui è di fondamentale importanza sviluppare nuovi approcci per un trattamento più efficace ed una prevenzione più sicura».

(continua)

 

Josef Pies, Uwe Reinelt
Il grande libro dell'Argento Colloidale per la salute delle persone, degli animali e delle piante -
Libro Ha effetti antibiotici, inibisce le infezioni, rinforza il sistema immunitario - Nuova Edizione ampliata e aggiornata

Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Dicembre 2013
Formato: Libro - Pag 260 - 13,5 x 20,5 cm Attenzione: Questo libro è una nuova edizione di "Uso Terapeutico dell'Argento Colloidale"


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