Vive da eremita
sull'Appennino. In fila alle 5 di mattina
col biglietto per avere la dieta basata sui
gruppi 0, A, AB e B. "Evitate il latte: conduce
all'Alzheimer"
Crede nella predestinazione?
«Credere... Mio padre credeva
in Dio. Io no. Però mi sto impegnando per
rifare il tetto della chiesa di San Cristoforo,
che ha visto salendo qui. Avrà notato che
la facciata e i muri perimetrali presentano
cinque ordini di pietre nere. Quei macigni
scuri se li portò sulle spalle a uno a uno
il prete che agli inizi del Novecento saliva
da Bobbio a celebrare messa, pensi che fede!
Io invece diffido dei dogmi, quindi anche
di vegetariani e vegani, propagatori di
ideologie spaventose».
Com'è nata la sua
vocazione per la medicina?
«C'è un percorso segnato
per ognuno di noi. Mio zio Guido era medico,
mia zia Antonietta pure. Ho sempre avuto
fin da bambino la passione di scoprire perché
gli uomini s'ammalano».
Perché non ha mai
esercitato?
«Detesto il camice bianco
e gli ospedali: odorano di malattia e di
morte, non di salute e di vita. Chi ha bisogno
di una visita, sa dove trovarmi».
Ha amici medici che
seguono i suoi precetti salutistici?
«No. Però diventiamo amici
dopo che li ho curati. I miei colleghi sarebbero
disposti a trapiantare anche il cervello.
A tutti, tranne che ai loro familiari. Ho
proposto al presidente dell'Ordine dei medici
di Piacenza: raduna 20 colleghi, 10 che
accettano i miei consigli e 10 che seguono
la medicina ufficiale, e vediamo chi ottiene
i risultati migliori, cioè guarire senza
farmaci. Campa cavallo. Eppure un medico
di Parma che ha passato i 40, il dottor
Pasquale, il cognome non lo dico, obeso,
iperteso, imbottito di medicine dall'età
di 26 anni, in 12 mesi l'ho fatto scendere
da 100 chili a 70. Oggi non prende più nulla
e sta benone».
Con la sola dieta?
«Certo. Anziché indagare
sulle cause delle malattie, i medici rimuovono
tonsille, adenoidi e appendici, cioè le
pattumiere del corpo umano, senza capire
che quegli organi sono i primi custodi della
nostra salute. Nessuno che indaghi sul cibo.
I governanti non hanno capito che l'Occidente
va a ramengo per colpa delle diete sbagliate.
Basterebbe che un terzo dei malati bisognosi
di cure stessero meglio e avremmo soldi
per tutto, dalle pensioni al lavoro giovanile.
La crisi economica cesserebbe subito».
Come mai si fa un
gran parlare di lei?
«Lo vede su che bricco
abito da 40 anni? Ho subìto tre processi
perché il nostro modo di vivere fuori dagli
schemi dava fastidio, mi hanno accusato
persino di furto di fascine e occupazione
di orti. Scendo nel mondo civile solo tre
volte al mese, la prima domenica a Pavia,
la seconda ad Appiano Gentile e la quarta
a Monza, per partecipare ai mercatini biologici
con marmellate, ortaggi, estratti di erbe,
salsa di pomodoro e dado vegetale prodotti
dalla nostra cooperativa. La terza domenica
mi riposo, visto che le mie ultime ferie
risalgono al novembre di 40 anni fa e che
agli appuntamenti pubblici trovo 200 o 300
persone in fila col biglietto numerato sin
dalle 5 del mattino per scambiare una parola
con me. A tutti do una risposta».
Tiene anche molte
conferenze.
«Non direi. Sei o sette
l'anno».
Fa pagare 5 euro d'ingresso.
«Anche 10. Ma non io:
gli organizzatori. E non sempre. Sono appena
stato a Canzo per la Croce rossa. Se mi
offrono qualcosa, va al restauro della chiesa».
Perché ha sospeso
i contatti attraverso il suo sito?
«Non ci tenevo dietro».
Lei sostiene che le
malattie sono correlate a cibo e gruppo
sanguigno. Non mi pare una teoria scientifica.
«Infatti è statistica,
frutto di 40 anni d'osservazioni prima di
tutto su me stesso, a cominciare dalle tonsilliti
scatenate dalle fragole e dalle bronchiti
provocate dai fichi. Poi estese ad almeno
70.000 pazienti affetti da malattie che
ho curato correggendo l'alimentazione. In
Italia vi sono 4 milioni di diabetici. Potrei
dimezzare questo numero nel giro di un anno.
Ma poi i produttori d'insulina e i diabetologi
di che camperebbero?».
Il soggetto di gruppo
0 che caratteristiche presenta?
«Sistema immunitario reattivo.
S'ammala in tempi rapidi e altrettanto velocemente
guarisce. Vietati cereali, salumi, melanzane,
minestroni, patate, caffè, polpo, seppia,
latte, yogurt e formaggi, a eccezione di
quelli caprini e della mozzarella. Sconsigliata
la frutta: lo manda in depressione. Con
carne rossa e salmone crudo scaccia ogni
malanno».
Quello di gruppo A?
«Sistema immunitario poco
robusto. Se mangia carne rossa si fa del
male. Deve evitare latticini grassi e stagionati,
cereali, pomodori, patate, peperoni. Raccomandati
trota, merluzzo, salmone, tonno e sgombro,
anche in scatola, checché se ne dica».
Quello del gruppo
B?
«Sistema immunitario robusto,
esposto però a malattie del sangue e autoimmuni.
Vietati cereali, pollo, crostacei, pomodori
e zucca. Se mangia kebab senza pane, campa
cent'anni. L'antica Roma sottomise il mondo
perché si nutriva di agnello allo spiedo.
Perse l'impero quando cominciò a coltivare
i cereali».
Quello del gruppo
AB?
«Se si ammala, ci mette
un'eternità a guarire. Per fortuna si ammala
poco. Ma se non gli concedi orari umani,
week-end liberi e ferie, lo uccidi. Deve
astenersi da burro, formaggi, carni rosse.
Mangiando agnello, sta benone. La carne
ovina è consigliata a tutti, tranne che
al gruppo A. Infatti sono pecore e montoni
ad aver fatto progredire l'umanità, fornendogli
cibo per nutrirsi e lana per coprirsi. L'Occidente
sta affondando sotto il peso della sindrome
metabolica: peso, pressione, colesterolo,
trigliceridi e glicemia. L'islam invece
continua a cibarsi di carni ovine e dilaga».
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