La
Vitamina E o Tocoferolo è un potente antiossidante
liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi,
responsabili principali dell’invecchiamento
cellulare. La vitamina E (tocoferolo)
all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, riducendo
il rischio di coagulazione del sangue e
quindi di trombosi e mantengono il funzionamento
regolare dei muscoli e del sistema immunitario.
Fabbisogno
di Vitamina E o Tocoferolo Il fabbisogno
giornaliero di Vitamina E (tocoferolo) è
di: - circa 10 mg al giorno per gli adulti,
ma per ottenere l’effetto antiossidante
della vitamina E, è necessaria un’assunzione
maggiore e comunque mai meno di 2,5/4 mg
Poiché la vitamina E è
deputata soprattutto al metabolismo degli
acidi grassi insaturi, il quantitativo consigliato
dipende dall’assunzione di questi ultimi.
È bene non esagerare neanche
nel senso contrario, poiché elevati quantitativi
di vitamina E hanno fatto registrare problemi
nella coagulazione sanguigna e un senso
di stanchezza generale.

Caratteristiche
di questa vitamina, detta anche tocoferolo,
sono la liposolubilità, la sensibilità al
calore, alla luce e alle trasformazioni
degli alimenti operate dalle industrie alimentari,
ma anche dalle normali preparazioni culinarie.

Oltre alla
sua azione antiossidante, la vitamina E
svolge un ruolo importante nell’aggregazione
delle piastrine aiutando ad evitarne un
eccesso, e nei processi infiammatori.
Le concentrazioni
nel sangue di vitamina E (alfa-tocoferolo)
dipendono dal fegato, che prende in carico
la sostanza nutritiva dopo che le varie
forme sono state assorbite dal piccolo intestino.
Gli scienziati
stanno studiando se, limitando la produzione
di radicali liberi ed eventualmente attraverso
altri meccanismi, la vitamina E potrebbe
aiutare a prevenire o a ritardare le malattie
croniche associate agli stessi.
Oltre alla
sua attività come antiossidante la vitamina
E è coinvolta nelle difese immunitarie e,
come mostrato principalmente dagli studi
in vitro, nella trasmissione di segnali
tra le cellule, nella regolazione dell’espressione
genica e in altri processi metabolici.
Fonti
di Vitamina Vitamina E o Tocoferolo

Gli alimenti più ricchi di Vitamina E o
Tocoferolo per 100 grammi di prodotto (mg/100g),
sono:
- olio germe
di grano 149.4 mg
- olio di semi di girasole 41.08 mg
- olio di mandorle 39.2 mg
- peperoncino in polvere 38.14 mg
- olio di mais 34.5 mg
- paprika 29.83 mg
- pepe cayenne 29.83 mg
- mandorle 26.22 mg
- origano 18.26 mg
- olio di palma 15.94 mg
- olio di arachidi 15.69 mg
- olio di oliva 14.35 mg
- arachidi 8.33 mg
- arachidi tostate 7.8 mg
- muesli 7.2 mg
- anguilla 4 mg
- olive verdi 3.81 mg
- crackers salati 3.58 mg
- alici o acciughe sott’olio 3.33 mg
- cioccolato al latte, con mandorle 3.14
mg
- spinaci, surgelati 2.9 mg
- astice 2.85 mg
- m&m’s, con arachidi 2.85 mg

Malattia
coronarica
Prove
che la vitamina E potrebbe aiutare a prevenire
o a ritardare la malattia coronarica (CHD)
provengono da diverse fonti. Studi in vitro
hanno dimostrato che la sostanza inibisce
l’ossidazione delle lipoproteine a bassa
densità (LDL), che si ritiene siano determinante
per sviluppare l’aterosclerosi. La vitamina
E potrebbe anche aiutare a prevenire la
formazione di coaguli di sangue che potrebbero
portare a un attacco di cuore o ad una tromboembolia
venosa.
Diversi
studi hanno associato una minore incidenza
di malattie cardiache ad una maggiore assunzione
di vitamina E. Uno studio di circa 90.000
infermieri ha riscontrato che l’incidenza
della malattia di cuore è stata dal 30%
al 40% più bassa in quelli con la maggiore
assunzione di vitamina E, assunta sotto
forma di integratori. All’interno diun gruppo
di 5.133 uomini e donne finlandesi seguiti
per una media di 14 anni, i più elevati
introiti di vitamina E assunta dagli alimenti
sono stati associati ad una riduzione della
mortalità.
Tuttavia
altri studi clinici randomizzati mettono
in dubbio l’efficacia degli integratori
di vitamina E per prevenire la CHD. In generale,
gli studi clinici non hanno fornito alcuna
prova che l’uso di routine di supplementi
di vitamina E prevenga le malattie cardiovascolari
o ne riduca la morbidità e la mortalità,
tuttavia coloro che hanno partecipato a
questi studi sono stati in gran parte persone
di mezza età o persone anziane malate di
cuore o che presentano fattori di rischio
per le malattie cardiache.
Alcuni
ricercatori sostengono che la valutazione
delle utilità potenziali della vitamina
E nel prevenire le malattie cardiache potrebbe
richiedere ulteriori studi in partecipanti
più giovani che assumono dosi più elevate
degli integratori vitaminici. Sono necessarie
ulteriori ricerche per determinare se la
vitamina E abbia un valore supplementare
di protezione per i più giovani, per le
persone sane, senza alcun rischio evidente
di CHD.
Cancro
I nutrienti
antiossidanti come la vitamina E proteggono
i componenti delle cellule dagli effetti
dannosi dei radicali liberi che, se trascurati,
possono contribuire allo sviluppo del cancro.
La vitamina E potrebbe anche bloccare la
formazione di nitrosammine cancerogene formate
nello stomaco dai nitriti negli alimenti
e proteggerebbe contro il cancro attraverso
il rafforzamento della funzione immunitaria.
La sperimentazione
umana e le varie indagini effettuate per
valutare l’eventuale associazione tra l’assunzione
di vitamina E e l’incidenza del cancro sono
state generalmente inconcludenti. Alcune
ricerche legano l’assunzione di vitamina
E ad una minore incidenza di tumori della
mammella e della prostata, ma le prove sono
inconsistenti.
L’American
Cancer Society ha condotto uno studio epidemiologico
per esaminare l’associazione tra l’uso di
integratori di vitamina C e vitamina E e
la mortalità da cancro della vescica. Dei
quasi un milione di adulti seguiti tra il
1982 e il 1998, quelli che hanno preso supplementi
di vitamina E per 10 o più anni presentano
un rischio ridotto di morte per cancro della
vescica, i supplementi di vitamina C al
contrario non hanno fornito alcuna protezione.
Le prove inconsistenti
e limitate escludono eventuali raccomandazioni
sull’utilizzo degli integratori di vitamina
E per prevenire il cancro.
Disturbi
oculari
La degenerazione
maculare collegata all’età e la cataratta
sono tra le più comuni cause di significativa
perdita della vista nelle persone anziane.
Le loro eziologie sono generalmente sconosciute,
ma si ritiene che gli effetti cumulativi
dello stress incidano in qualche modo.
Ser prevenire
o trattare queste condizioni. Nel complesso,
i dati disponibili non danno prova certa
del fatto che i supplementi di vitamina
E, presi da soli o in combinazione con altri
antiossidanti, possano ridurre il rischio
di sviluppare la degenerazione o la cataratta,
tuttavia la vitamina E, altri antiossidanti,
lo zinco e il rame garantiscono di rallentare
la progressione dell’degenerazione maculare
nelle persone alle prima fasi della malattia.
Declino
cognitivo
Il cervello
ha un alto tasso di consumo di ossigeno
e presenta numerosi acidi grassi polinsaturi
nelle membrane delle cellule neuronali.
I ricercatori ipotizzano che se i danni
cumulativi provocati dai radicali liberi
ai neuroni nel corso del tempo contribuiscono
al declino cognitivo e alle malattie neurodegenerative,
come il morbo di Alzheimer, allora l’ingestione
di sostanze antiossidanti sufficienti o
supplementari (come ad esempio la vitamina
E), potrebbe fornire una certa protezione
in tal senso.
Questa ipotesi
è stata supportata dai risultati di uno
studio clinico in 341 pazienti malati di
Alzheimer, che sono stati randomizzati a
ricevere placebo, vitamina E (2.000 UI /
dl al giorno di alfa-tocoferolo), un inibitore
della monoamino-ossidasi (selegilina) ,
o la vitamina E e selegilina [42]. Dopo
2 anni il trattamento con vitamina E e selegilina,
assunti separatamente o insieme, ha significativamente
ritardato il deterioramento funzionale e
la necessità di istituzionalizzazione rispetto
al placebo. I partecipanti che hanno preso
la vitamina E hanno tuttavia subito delle
ricadute. In sintesi la maggior parte dei
risultati di ricerca non supporta l’uso
di supplementi di vitamina
E da parte
di individui sani o con lievi insufficienze
per mantenere le prestazioni cognitive o
per rallentarne il declino che si verifica
normalmente con l’invecchiamento. Sono necessarie
ulteriori ricerche per identificare l’eventuale
ruolo della vitamina E nella gestione del
deficit cognitivo.
Rischi
per la salute da eccesso di vitamina
E La ricerca
non ha riscontrato alcun effetto negativo
dal consumo di vitamina E nei prodotti alimentari,
tuttavia alte dosi di supplementi di alfa-tocoferolo
possono causare emorragie e interrompere
la coagulazione del sangue negli animali,
e gli esami in vitro suggeriscono che alte
dosi inibiscono l’aggregazione piastrinica.
Simvastatina
e niacina
Alcune persone
assumono gli integratori di vitamina E con
altri antiossidanti, come la vitamina C,
il selenio e il beta-carotene. Quest’insieme
di antiossidanti attenuano l’aumento dei
livelli di colesterolo e di lipoproteina
ad alta densità (HDL), in particolare i
livelli di HDL2, la componente più cardioprotettiva
dell’HDL, tra le persone trattate con una
combinazione di simvastatina (Zocor®, Sivastin®,
Sinvacor®, …) e niacina.
Chemioterapia
e la radioterapia
Gli oncologi
sconsigliano in genere l’uso di integratori
antiossidanti durante la chemioterapia o
la radioterapia, perché potrebbe ridurre
l’efficacia di queste terapie cellulari
inibendo il danno ossidativo nelle cellule
tumorali.
Benchè una
revisione sistematica di studi randomizzati
e controllati abbia chiamato in causa questa
questione, sono necessarie ulteriori ricerche
per valutare i potenziali rischi e benefici
dei supplementi di antiossidanti in concomitanza
con le terapie convenzionali per il cancro.




Presentazione Completa e UNICA di ACQUA
KANGEN
Cambia la tua acqua ---- CAMBIA
LA TUA VITA ;-)
per info contattami: arturovillamarco@gmail.com

Se vuoi capire come funziona guardati
questi video - Nessuno ha mai spiegato meglio ;-)

Ti va di aiutarmi a pagarmi le mie cure?
Lo stato ITALIANO non me le passa.
O faccio sorafenib
che non mi da speranza di vita.
Oppure mi devo arrangiare.
Io ho deciso di arrangiarmi, i risultati li leggi in questo sito.
ho capito
il mio cancro, questa partita la vinco io.
però mi devo pagare da solo i costi del mio protocollo
1.200 euro al mese....
Sto guarendo ma HO FINITO I SOLDI....
Se mi fai una piccola donazione, partecipi
alla mia VITTORIA
se non la fai, va bene ugualmente, leggiti
le informazioni che trovi su questo sito
e fai in modo di non doverti mai trovare
nella mia situazione...
Se come me decidi di salvarti la vita da solo...
Lo STATO ti volta le spalle, la SANITA'
ti volta le spalle.

|
|

|
-
|
N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
|
|
-
|
L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
|
|
-
|
Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
|
|
-
|
IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
|
|
-
|
Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
|
|
-
|
Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
|
|
-
|
Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
|
|
-
|
Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
|
|
-
|
Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
|
|
|
La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
|
 |
|
Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
|
 |
|
Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
|
 |
|
La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
|
 |
|
La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
|
|
|

Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
|
|