Una specifica dieta
può essere efficace nel combattere il cancro
e diminuire le probabilità di metastasi
nei tipi triplo negativo di cancro al seno,
rafforzando il tessuto circostante il tumore.
Lo studio
Il cancro di combatte anche a tavola. E
lo dimostrano gli scienziati con un nuovo
studio pubblicato su Breast Cancer Research
and Treatment, in cui si suggerisce come
il seguire una sorta di dieta, che prevede
una diminuzione dell’apporto alimentare,
possa migliorare gli esiti per le donne
con cancro al seno e diminuire le probabilità
di metastasi.
Il focus dello studio era su un sottotipo
di tumore denominato “triplo negativo” (TNBC),
una delle forme più aggressive di carcinoma
mammario. E i test condotti in laboratorio
su modello animale hanno mostrato che
il tumore era meno probabile si diffondesse
in nuovi siti nel corpo quando i topi sono
stati alimentati con una dieta controllata.
Allo stesso modo si riduceva il rischio
di metastasi. «La dieta ha attivato un programma
epigenetico che proteggeva i topi dalla
malattia metastatica», spiega la prof.ssa
Nicole Simone del dipartimento di Radioterapia
Oncologica presso la Thomas Jefferson University
(TJU) di Philadelphia e autore senior dello
studio.
I risultati positivi dello studio
sono arrivati dopo aver sottoposto
un gruppo di modelli murini con cancro al
seno triplo negativo a una dieta che prevedeva
il 30% meno cibo di quello che erano abituati
a mangiare una volta che fosse dato
a essi libero accesso al cibo.
In particolare, si è osservato come
le cellule tumorali avessero diminuito la
loro produzione di microRNA 17 e 20 (miR
17/20). Le osservazioni non sono state
casuali, dato che i ricercatori hanno scoperto
che questo gruppo di miR è spesso aumentato
nei tumori negativi tripli che metastatizzano.
Le terapie standard per le donne con cancro
al seno prevedono, tra gli altri, la terapia
ormonale al fine di bloccare la crescita
del tumore e steroidi per contrastare gli
effetti collaterali della chemioterapia.
Tra gli effetti collaterali di questi trattamenti
vi può essere tuttavia un’alterazione
del metabolismo, che può portare a un aumento
di peso. Non a caso, le donne così
trattate guadagnano in media di 4,5 chilogrammi
durante il primo anno di trattamento.
Non a caso, le donne così trattate guadagnano
in media di 4,5 chilogrammi durante il primo
anno di trattamento. Recenti studi
hanno dimostrato che il peso eccessivo rende
meno efficaci i trattamenti standard per
il cancro al seno. In più, le donne
che sperimentano un aumento di peso durante
il trattamento ottengono gli esiti peggiori
del cancro. «Ecco
perché è importante controllare il metabolismo
nel trattamento delle donne con cancro»,
sottolinea la dott.ssa Simone.
In precedenti
studi, Simone e colleghi avevano dimostrato
che la restrizione calorica potenziava gli
effetti antitumore della radioterapia.
Questo studio aveva lo scopo di esaminare
quali vie molecolari sono state coinvolte
in questo effetto cooperativo. Qui, i ricercatori
hanno notato che un tipo di RNA che regola
altri geni nella cellula, microRNA miR 17
e 20, sono maggiormente diminuiti quando
i topi sono stati trattati sia con radiazioni
che con la restrizione calorica. Questa
diminuzione, a sua volta, ha aumentato la
produzione di proteine coinvolte nel mantenimento
della matrice extracellulare.
La comprensione di come opera miR 17 può
essere la chiave per ottenere diagnosi più
accurate e predittive di tumori con maggiori
probabilità di metastasi e, in teoria, un
farmaco che agisca nel ridurre la presenza
di miR 17 potrebbe essere un’alternativa
alla restrizione calorica nell’ottenere
un effetto sulla matrice extracellulare.
Secondo la prof.ssa Simone, nel caso di
miR17, questo presumerebbe tuttavia un unico
percorso molecolare, ed è improbabile
che possa essere efficace come la restrizione
calorica. I tumori al seno triplo negativo
tendono a essere geneticamente molto diversi
da paziente a paziente, precisano i ricercatori.
E se la restrizione
calorica è efficace nelle donne quanto lo
è nei modelli animali, allora probabilmente
si potrebbero cambiare i pattern di espressione
di un ampio set di geni, e colpire in una
sola volta bersagli multipli senza tossicità.
Il passo successivo è dunque quello di
testare clinicamente gli effetti della restrizione
calorica sugli esseri umani. Per questo
motivo la dottoressa Simone sta arruolando
pazienti per il programma di prova “CaReFOR”
(Calorie Restriction per Oncology Research).
Lo studio è stato finanziato dal NCI Cancer
Center Support Grant P30-CA56036 per il
Kimmel Cancer Center.
Fonte: 
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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
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Produzione
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Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
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anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
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La
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Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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