Biografia
del dott. Hamer
Il dott. med. Ryke Geer Hamer è nato in
Germania nel 1935. A 18 anni ha conseguito
la maturità ed iniziò gli studi di medicina
e teologia all'università di Tubinger. Dopo
diversi anni d'intensa attività nelle cliniche
universitarie di Tubinger e Heidelberg,
nel '72 conseguì la specializzazione in
medicina interna e iniziò ad occuparsi quale
primario in ginecologia di molti malati
di cancro.
Parallelamente coltivava un hobby molto
particolare: quello dell'inventore.
A lui si devono l'invenzione
dello scalpello a taglio atraumatico utilizzato
in chirurgia plastica, con lama 20 volte
più sottile di quella di un rasoio, della
sega speciale per ossa utilizzato in chirurgia
plastica, del lettino da massaggio che si
adatta automaticamente alla forma del corpo,
come pure di un apparecchio per la transcutanea
del siero.
Nel 1976 il dott. Hamer, con la moglie
ed i suoi quattro figli, volle ritirarsi
in Italia, per curare gratuitamente i malati
nei quartieri più poveri, dal momento
che i brevetti depositati delle sue invenzioni
gli permettevano un reddito sufficiente.
Il 18 agosto 1978, alle tre del mattino
il principe Vittorio Emanuele di Savoia,
improvvisamente impazzito, sparò nel pressi
dell'isola Cavallo al figlio del dott. Hamer,
Dirk, che stava dormendo in barca.
Per più di tre mesi
Dirk lottò tra la vita e la morte e alla
fine il 7 dicembre morì.
Questa perdita inaspettata cambiò la
vita del dott. Hamer e della sua famiglia.
Poco dopo la morte di suo figlio infatti
si ammalò di cancro ai testicoli. Lavorando
come primario in ginecologia nella clinica
oncologica universitaria di Monaco, gli
venne il dubbio che la sua malattia potesse
essere in rapporto allo choc della morte
di suo figlio e quindi che il
suo tumore al testicolo non fosse scaturito
da una "cellula impazzita", ma dovesse essere
in relazione al cervello.
Chiese ai suoi pazienti se anch'essi
avessero vissuto un avvenimento terribile
e scoprì che tutti, in effetti, avevano
subito un evento traumatico prima di ammalarsi.
Nell'ottobre 1981, quando volle portare
la sua scoperta ad una conferenza medica,
il dott. Hamer fu
richiamato dal direttore della clinica e
posto davanti alla scelta di negare le sue
scoperte o di lasciare la clinica.
Non potendo certo rinnegare i dati da lui
raccolti e verificati, conscio dell'immenso
potenziale di beneficio per tutti i pazienti
contenuto nelle sue scoperte, decide, suo
malgrado di lasciare la clinica. Prima di
partire riuscì a raccogliere i dati di tutti
i suoi pazienti affetti da cancro ed i relativi
risultati.
Egli presentò quindi la sua ricerca all'università
di Tubingen e Heidelberg, dove insegnava
da diversi anni, allo scopo di verificare
la fondatezza delle sue scoperte a livello
universitario. Pochi mesi dopo i decani
dell'università respinsero in circostanze
misteriose le sue teorie sulla correlazione
tra cancro e psiche, senza nemmeno verificarne
l'esattezza.
Incurante delle opposizioni nazionale ed
internazionali, degli attentati alla sua
vita, dei 67 tentativi d'internamento psichiatrico
forzato e alle campagne mediatiche calunniatrici,
il dott. Hamer, dal canto suo, ha continuato
l'assidua ricerca e verifica delle leggi
biologiche da lui scoperte, indagato
su più di 30mila pazienti e verificato in
ogni caso l'esatta corrispondenza e fondatezza
delle sue scoperte.
Infine, il 11 settembre 1998, presso l'istituto
oncologico S. Elisabetta a Bratislava e
il dipartimento oncologico di Trnava si
è proceduto alla verifica delle cinque leggi
biologiche della Nuova Medicina a livello
universitario, trovandole perfettamente
confermate

Prima
legge: Il trauma è il detonatore
Ogni malattia è causata
da un trauma emotivo che ci coglie impreparati,
ci prende in contropiede, un trauma che
viviamo in solitudine e che non sappiamo
come risolvere.
Allo scopo di continuare la
specie, l'uomo ha sviluppato col passare
del tempo dei programmi biologici di sopravvivenza
che sono diventati automatici e si sono
inscritti nel suo cervello, nelle sue cellule.
Esiste una triade indissociabile:
mente-cervello-corpo, tre unità che funzionano
sempre insieme.
a) Il cervello non è in grado
di distinguere tra reale e simbolico, tra
realtà e immaginazione.
b) Siamo programmati per sopravvivere,
quindi la malattia è la soluzione perfetta
del cervello in termini biologici di sopravvivenza.
c) Tutte le volte che un individuo
viene colpito da un trauma emotivo che abbia
le seguenti caratteristiche: - vissuto in
maniera drammatica - ci colga impreparati
- l'emoziona abbia il sopravvento sulla
ragione - sia vissuto in solitudine, rimuginando
continuamente il problema - non si trovi
una soluzione soddisfacente
Allora e solo allora il
cervello entra in azione mettendo in moto
uno speciale programma biologico per
la sopravvivenza dell'individuo. L'intensità
del trauma emotivo determinerà la gravità
della malattia, mentre il tipo di emozione
determinerà la localizzazione nel corpo.
Quindi la malattia è un simultaneo squilibrio
a livello psichico, cerebrale e fisico dovuto
ad un trauma emotivo.
Senza
conflitto non vi è malattia, rendersene
conto è il primo passo verso la guarigione!

Seconda
legge: niente esiste senza il suo contrario
Viviamo in un mondo polare,
non esiste il giorno se non c'è la notte,
la salute non ha senso senza la malattia,
ecc.
La medicina ufficiale ha individuato
circa un migliaio di malattie, suddividendole
in malattie "fredde" e malattie "calde".
Quelle "fredde" sono: stato continuo di
stress, insonnia, cancro, angina pectoris,
neurodermatiti, psicopatologie, ecc. quelle
"calde" sono: infezioni, reumatismi, allergie,
esantemi, ecc.
In verità non esiste una malattia
"fredda" o una malattia "calda", ma piuttosto
esistono fasi alterne "fredde" e "calde".
Tutte le malattie presentano
appunto due fasi: fase "fredda" detta simpaticotonia,
e fase "calda" detta vagotonia.
E' sempre la fase "fredda"
che arriva per prima, seguita dalla
fase "calda" di riparazione una volta superato
il trauma. Il superamento del trauma
è la chiave di volta per passare in fase
di riparazione.
FASE FREDDA:
Al verificarsi di un trauma
emotivo che ci coglie impreparati, ci prende
in contropiede, che viviamo in solitudine
e che non sappiamo come risolvere, i tre
livelli dell'essere (mente-cervello-corpo)
entrano in una fase di reazione per poter
sopravvivere: - a livello psichico: il paziente
continua a rimuginare il suo problema, è
stressato, non ha più fame, dimagrisce,
fa fatica ad addormentarsi. In questo continuo
stato di allarme tutte le energie sono mobilitate
al solo fine di superare il trauma. - a
livello cerebrale: si producono dei cerchi
concentrici (focolai) in una certa area
del cervello che presiede al funzionamento
di un organo ben preciso.
Alla TAC cerebrale senza liquido
di contrasto i focolai di Hamer sono chiaramente
visibili. - a livello fisico: il cervello
può dare solo quattro ordini: creare una
massa (tumore, ciste, ecc) scavare un buco
(lisi), bloccare, sbloccare un organo.
FASE CALDA:
Questa fase ha inizio solamente
al momento della soluzione del conflitto.
- a livello psichico: iniziamo a tirare
il fiato. Lo stress si dilegua, il conflitto
è stato risolto. Torna l'appetito, le estremità
del corpo riprendono ad essere calde. -
a livello cerebrale: nell'area del cervello
dove si è verificato il "cortocircuito"
comincia a formarsi l'edema di riparazione.
Una volta terminata la riparazione una crisi
epilettoide (tremori, sudori freddi, stress,
evacuazioni urinarie) verificherà se l'evento
conflittuale è stato completamente superato;
in caso affermativo l'edema sarà evacuato
tramite la diuresi, in caso negativo si
manifesterà con fasi alterne di ricadute
e risoluzioni che avranno come conseguenza
il formarsi di una cisti cerebrale al posto
dell'edema. - livello fisico: già prima
della crisi epilettoide la malattia smette
di progredire ed il cervello si ripara.
Nella fase di vagotonia (fase
calda) il paziente entra in uno stato di
infiammazione; tutte le energie sono ora
tese alla risoluzione cerebrale e fisica:
può avere stati febbrili, dolori diffusi
o localizzati e molta stanchezza. Tutti
gli stati infiammatori sono delle riparazioni,
ivi comprese le malattie infettive. E' da
tener presente che la fase di riparazione
può essere anche più pericolosa della fase
di malattia.

Terza
legge:
Il sistema ontogenetico dei
tumori e delle malattie equivalenti Il termine
ontogenetico si riferisce alla vita embrionale
dell'individuo e si parla di "malattie equivalenti"
perché non solo i tumori, ma tutte la malattie,
si comportano secondo l'enunciato delle
cinque leggi.
La ragione di tutti i comportamenti
biologici risale alla notte dei tempi e
comincia con l'apparizione della prima cellula
sul nostro pianeta. Abbiamo già detto che
l'uomo non sarebbe potuto sopravvivere fino
ad oggi se non avesse integrato nel suo
cervello programmi biologici di sopravvivenza
volti al superamento di ogni genere di ostacoli
che nel corso dei millenni si sono presentati
sul cammino della sua evoluzione.
Una volta superato l'ostacolo,
la soluzione viene trasmessa alle generazioni
future: nei primi due mesi di vita intrauterina
il feto incarna tutta questa memoria dall'inizio
della vita ad oggi.
-
prima tappa dell' evoluzione:
La cellula per continuare
deve respirare, mangiare, eliminare e riprodursi.
Col passare dei secoli la nostra cellula
si associa ad altre cellule e diventa un
organismo pluricellulare adattandosi così
alle situazioni contingenti. Se, per esempio,
esso vive in un luogo dove l'ossigeno scarseggia,
entra in una fase di stress e trova la soluzione
al problema moltiplicando le cellule specializzate
nella respirazione. Creerà una specie di
tumore, una proliferazione cellulare.
Dunque a questo stadio della
vita, la sopravvivenza è assicurata da un
aumento delle cellule là dove è necessario
e l'ordine di proliferazione viene impartito
da una struttura cerebrale arcaica che diverrà
il tronco cerebrale.
Ciò che avviene nel ventre
materno in qualche modo ripercorre tutti
gli stadi dell'evoluzione, tant'è vero
che, nel corso del suo sviluppo, l'embrione
sembrerà di volta in volta un'ameba, un
girino, ecc.
Cos'à ereditato l'uomo
moderno dalla prima tappa dell'evoluzione
della vita sulla Terra?
Quali sono gli eventi conflittuali?
Sono conflitti che riguardano
il...boccone! Un boccone di cibo, d'aria,
un boccone da espellere, un boccone in senso
figurato (nutrirsi, respirare, eliminare).
L'uomo quando si sente crollare tutto addosso,
il cervello trattiene i liquidi. Per quanto
riguarda la funzione riproduttiva, i conflitti
interesseranno l'endometrio e parte della
prostata.
-
seconda tappa dell'evoluzione:
Qui assistiamo al passaggio
degli organismi viventi dall'ambiente acquatico
a quello terrestre.
Ora deve proteggersi dal nuovo
mondo che lo circonda: là dove sarà aggredito
dai raggi solari, il cervello produrrà un
ispessimento delle membrane per evitare
di morire bruciato. Nel ventre materno,
l'embrione continua a perfezionarsi irrubostendo
tutte le membrane: derma, pleura, peritoneo,
pericardio.
Quali tracce psichiche
rimarranno registrate nella memoria dell'uomo
moderno?
In generale tutti i conflitti
relativi alla paura di venire aggrediti,
di subire un'aggressione contro l'integrità
fisica all'altezza del torace (mesotelioma
pleurico), della cavità addominale (mesotelioma
peritoneale), del cuore (mesotelioma del
pericardio).
Fanno ancora parte tutti i
conflitti relativi al sentirsi in qualche
modo colpiti nella propria integrità morale,
insozzati: attacchi vissuti sulla pelle
che daranno luogo a melanomi. La pelle è
la parte del nostro corpo che per prima
entra in contatto con gli altri individui
-
terza tappa dell'evoluzione:
Per il nostro piccolo organismo
è ora di muoversi, esplorare l'ambiente
circostante.
Dovrà quindi sviluppare uno
scheletro, dei muscoli e dei tendini. Ma
se il mondo verso il quale tende (la terra)
non è migliore di quello dal quale proviene
(l'acqua), deciderà di tornare indietro
e dovrà quindi perdere gli organi che aveva
espressamente sviluppato: dovrà fare una
lisi (riduzione cellulare, necrosi), perdere
sostanza. Nel ventre materno comincia è
il momento in cui compare il sistema osseo
e muscolare.
Questa fase corrisponde
allo sviluppo del proprio valore.
Qui i conflitti sono di svalutazione
di sé (osteoporosi).
-quarta
tappa dell'evoluzione:
E' un ulteriore precisarsi
di tutte le tappe precedenti, il passaggio
da: "mi sposto sulla superficie e mi misuro
con il nuovo ambiente" a "entro in comunicazione
con altri individui". Si affinano gli organi
sensoriali: Sul piano psichico assistiamo
ad una proiezione di sé in un contesto sempre
più vasto e complesso.
Se ho paura di morire la soluzione
biologica del cervello sarà quella di aumentare
gli alveoli polmonari per prendere più aria
e sopravvivere, insomma una proliferazione
cellulare, un cancro ai polmoni. Se invece
mi "tolgono il fiato", mi "manca il respiro",
ossia un conflitto dipendente dal mio rapporto
con gli altri, la soluzione sarà quella
di ulcerare i bronchi affinché passi più
aria.
Mentre se il conflitto è legato
a dover andare allo stesso tempo in due
direzioni diverse e non sappiamo cosa decidere,
la soluzione biologica è la paralisi delle
gambe (blocco funzionale).
In sintesi: Al verificarsi
di un conflitto inatteso, senza soluzione
apparente, vissuto in solitudine, la patologia
si esprime contemporaneamente a livello
mentale, cerebrale e organico.
- a livello mentale c'è uno stato di stress
permanente
- a livello cerebrale si verifica un corto
circuito in una specifica area del cervello
- a livello organico avviene la proliferazione
cellulare (tumore) oppure la lisi (perdita
di sostanza) o ancora un blocco funzionale
(paralisi).
L'eliminazione
del conflitto è la chiave di svolta che
permette di passare alla fase di riparazione.

Quarta
legge:
I microbi sono al servizio
del cervello: I microbi sono nostri alleati,
sono loro che si occupano di riparare i
danni durante la seconda fase. E' il cervello
che invia l'ordine ai nostri amici virus,
funghi o batteri.
Tutti i microbi arrivano,
proliferano e scompaiono per favorire la
riparazione secondo una logica ben precisa
in sincronia con il nostro cervello
e il nostro corpo. Essi fanno parte del
programma biologico della Natura. l'uomo
convive con i microbi: il nostro corpo contiene
dieci volte più batteri che cellule umane:
centomila miliardi

Quinta
legge: della quintessenza:
Tutti i comportamenti dell'uomo
(e malattie) sono determinati da programmi
speciali di sopravvivenza inscritti nel
cervello fin dalla notte dei tempi. La malattia
è una soluzione biologica del cervello,
l'ultima possibilità di sopravvivenza.
Ogni organismo vivente possiede
un cervello più o meno sviluppato, in grado
di captare inconsciamente le informazioni
provenienti dal mondo che lo circonda.
Le cellule i batteri che abitano
in noi, i vari organi, tutto funziona all'unisono,
con lo steso ritmo del cervello principale.
La malattia ha sempre un
senso. Essa
è utile, necessaria, vitale per l'individuo
e per l'evoluzione della specie.

Operazioni:
Le operazioni eseguite sono
in gran parte delle cosiddette operazioni
tumorali. Sappiamo che tutte le necrosi
dirette dal midollo cerebrale nella fase
di riparazione danno dei tumori sin qui
chiamati maligni (linfomi, osteosarcomi,
cisti renali, cisti ovariche); per la Nuova
Medicina sono tutti "tumori di riparazione",
cioè delle innocue proliferazioni cellulari
che è consentito operare solo se causano
un impedimento meccanico o se sono psichicamente
inaccettabili al paziente.
Nei tumori diretti dal paleoencefalo
abbiamo ancora bisogno del chirurgo proprio
come abbiamo bisogno del cacciatore da quando
non ci sono più lupi nel bosco: occorre
distinguere esattamente, ad esempio quanto
è grande il tumore intestinale, se si arrivasse
alla soluzione del conflitto.
Se il tumore è ancora relativamente
piccolo si può ritenere che anche in assenza
di TBC non si possono presentare delle complicazioni.
Se però il tumore è grosso
e in qualunque momento può causa una occlusione
intestinale allora si deve valutare con
molto attenzione se attendere la fase di
riparazione. Il caso sicuramente più favorevole
per un'operazione chirurgica si ha quando
il paziente si trova nella fase attiva,
perché nella fase di riparazione l'anestesia
presenta dei rischi più elevati a causa
della vagotonia.
Nella Nuova Medicina si
sono anche delle indicazioni chirurgiche,
pure di tipo negativo, ad esempio una
cisti ovarica o renale, che hanno un ritmo
simile a quello di una gravidanza e hanno
bisogno di nove mesi circa per indurirsi
e per poter riprendere la funzione organica
che spetta loro. In questi nove mesi non
è consentito operare perché durante tale
periodo le cisti sono cresciute a ridosso
degli altri organi viscerali dove, in mancanza
di un proprio sistema arterioso e venoso,
si riforniscono temporaneamente del sangue
necessario.
Questo processo è stato mal
interpretato come "crescita tumorale maligna
infiltrante".
La prova si è avuta proprio
quando dopo l'ablazione della ciste tali
"parti tumorali" infiltrate continuavano
a crescere per il resto dei nove mesi e
in seguito dovevano essere operate di nuovo
rivelandosi così come particolarmente maligne.
Ma se lasciamo che trascorrano i nove mesi,
allora le piccole cisti fino a 12 cm possibilmente
non dovranno essere operate perché queste
cisti assolvono la funzione della produzione
ormonale, rispettivamente, per il rene,
della eliminazione dell'urina, come appunto
l'organismo prevede.

Sostanze cancerogene?
secondo Hamer non esiste alcuna
prova dell'esistenza di sostanze cancerogene.
Le argomentazioni a sostegno di questa tesi
sono:
1) non è possibile provocare
tumori su organi le cui connessioni nervose
con il cervello sono state tagliate (organi
trapiantati)
2) le sostanze inoculate agli
animali per indurre il cancro non inducono
nulla se non c'è l'intervento del cervello.
Esse possono distruggere, avvelenare ma
non indurre il tumore. Le radiazioni distruggono
le cellule ma non provocano i tumori. Metastasi
e chemioterapia: secondo la medicina ufficiale
le cellule cancerogene migrano dal cancro
primario per via arteriosa o linfatica;
ma questa è solo un'ipotesi, mai dimostrata
in laboratorio.
Per di più il cancro al
seno è una massa mentre il cancro alle ossa
è una lisi: queste cellule tumorali
devono essere molto intelligenti per modificarsi
strada facendo!
Secondo Hamer le metastasi
sono nuovi conflitti provocati da nuovi
choc conflittuali, provocati cioè dallo
choc da diagnosi e prognosi mediche
apparentemente ineluttabili. Il paziente
cui viene diagnosticato il cancro, cioè
viene preso dal panico del "brutto male
che prolifera in modo anarchico e dal quale
apparentemente non c'è scampo", e "questo
panico" sarebbe il nuovo choc all'origine
di quelle che vengono chiamate metastasi:
autosvalutazione,
"non ho più alcuno valore"--> cancro alle
ossa, paura di morire --> cancro ai polmoni,
tutto mi crolla addosso --> patologia renale,
mi sento ai margini della società --> patologia
della pelle.
Secondo Hamer il 30% dei cancri
operati, sono vecchi cancri senza pericolo.
Se questo 30% è sottoposto a sedute di chemioterapia,
una parte di questi subirà un nuovo conflitto
di panico e morirà, ma coloro che non avranno
vissuto un nuovo trauma emotivo (malgrado
l'intervento e la chemioterapia che elimina
il vecchio cancro incapsulato) certamente
guariranno.
Fonte:
disinformazione.it

Elenco
delle patologie e spiegazione secondo Hamer
(continua)
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nella mia situazione...
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Lo STATO ti volta le spalle, la SANITA'
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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
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Produzione
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Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
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Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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