Proprietà
salutari e nutritive dei broccoli
I broccoli sono ortaggi ricchi
di sali minerali (calcio, ferro, fosforo,
potassio), vitamina C, B1 e B2; fibra alimentare;
tiossazolidoni, sostanze che si sono dimostrate
particolarmente efficaci nella cura della
tiroide.
Inoltre contengono sulforafano,
una sostanza che non solo previene
la crescita di cellule cancerogene ma impedisce
anche il processo di divisione cellulare
con conseguente apoptosi (morte cellulare).
Il sulforafano, insieme
agli isotiocianati, esplica azione protettiva
soprattutto contro i tumori intestinali,
polmonari e del seno.
Hanno
anche un potere antianemico, emolliente,
diuretico, cicatrizzante, depurativo, vermifugo.
Sono indicati nei casi di
stitichezza cronica per l’enorme ricchezza
di fibre vegetali. Inoltre, gli specialisti
consigliano il loro consumo per l’alto
potere antiossidante in essi contenuto
che aiuta a rafforzare le difese immunitarie
e spesso viene suggerito per combattere
l’Helicobacter pylori, un batterio molto
resistente che colonizza la mucosa gastrica
generando fastidiose gastriti ed ulcere.
I broccoli, come tutti i vegetali,
combattono la ritenzione idrica poiché aiutano
l’organismo a disintossicarsi e ad eliminare
prodotti chimici nocivi pericolosi. Infine,
riducono il rischio di cataratta e proteggono
dall’ictus. Per il loro potere saziante
e poco calorico, come già accennato, sono
molto indicati nelle diete dimagranti. Sebbene
i broccoli vengano considerati ortaggi ipocalorici,
sono molto efficaci nelle situazioni di
estremo affaticamento e di carenze vitaminiche
e utili nelle situazioni di estremo nervosismo
ed eccessiva irritabilità.
I
broccoli: un toccasana per i polmoni
La notizia arriva da una ricerca
condotta dalla Johns Hopkins Medical School
e pubblicata sulla rivista American Journal
of Respiratory and Critical Care Medicine.
I broccoli sarebbero un eccellente rimedio
contro le affezioni polmonari, asma e problemi
respiratori in genere. Già considerati il
“top” degli antiossidanti, oggi possono
anche vantare il primato di “salvapolmoni”.
fonte: Benessere


Se siete tra quelli che proprio
non amano i broccoli, ma che li mangiano
solo per i benefici che apportano all’organismo,
da oggi ricordatevi che esiste un solo
un metodo di cottura che mantiene integre
la maggior parte delle sue proprietà:
quella a vapore.
Se cucinate i broccoli al
microonde o li fate bolliti, allora state
sprecando il vostro tempo, perchè gli
scienziati hanno scoperto che i broccoli
perdono le loro proprietà antitumorali se
cotti in questo modo.
I ricercatori, che hanno presentato
i loro risultati alla Conferenza di ricerca
dell’American Institute for Cancer Research,
hanno dimostrato che il modo migliore per
cucinare questo tipo di verdura è la
cottura a vapore (fino ad un massimo di
5 minuti).
Se infatti si utilizza la
bollitura o il microonde, anche per un solo
minuto, vengono distrutti la maggior
parte degli enzimi (mirosinasi) che
permettono la formazione del sulforafano,
un composto vegetale naturale
che ha mostrato proprietà protettive
contro il cancro.
Un'ottima
alternativa è quella che utilizzo
pure io, usare i broccoli CRUDI
nei succhi verdi - in questo modo conserveremo
tutte le sue fantastiche proprietà



TERRIBILI
BROCCOLI. Spingono al suicidio cellule di
leucemia e melanoma.
Ricercatrici polacche hanno
sperimentato e provato come il sulforafano,
l’isotiocianato dei broccoli, provoca in
laboratorio il blocco della crescita delle
cellule cancerose e la loro apoptosi (suicidio
programmato). E' l'ideale per i ricercatori,
quello che gli oncologi di tutto il mondo
sperano di provocare: la morte delle cellule
cancerose già formate. Ora hanno la prova
- per ora solo di laboratorio - che un vegetale,
un comune alimento, lo può fare.
Ecco
il collegamento al loro

Hanno
usato cellule L-1210 di leucemia e ME-18
di melanoma.
Le ricercatrici Irena Misiewicz,
Katarzyna Skupinska e Teresa Kasprzycka-Guttman,
dell’Istituto Nazionale della Salute Pubblica
di Varsavia, hanno avuto conferma che
il sulforafano (SFN) e il 2-oxoexyl
isotiocianato sono potenti induttori
degli enzimi della fase 2 della detossificazione
nei tessuti di topo e nelle cellule
di epatoma murino in cultura.
Il SFN ha dimostrato di
indurre l’arresto della crescita delle cellule
cancerose in modo dipendente dalla dose
(che è la condizione più rassicurante per
i ricercatori), seguita dalla morte delle
cellule per processo di apoptosi (una
sorta di "suicidio" biologico autoprogrammato
delle cellule maligne: il sogno di tutti
gli oncologi).
A
riprova sono stati trovati 2 marcatori di
apoptosi.
Questi risultati indicano
decisamente un’attività chemiopreventiva
nei confronti del cancro, attraverso l’induzione
all’apoptosi delle cellule, da parte delle
due sostanze dei broccoli.
Certo, uno studio così preciso,
con risultati così netti, si poteva fare
solo in laboratorio e su cellule isolate
di topi (in vivo). Pensate: cellule di cancro
già formate che si distruggono da sé. Un
sogno solo qualche anno fa. Magari questo
risultato potesse essere riferito subito
all’uomo, e ancor più per via alimentare,
quando interferisce pesantemente la cottura
degli ortaggi (v. sotto).
Comunque, sono molti gli studi
clinici (quindi sull’uomo direttamente,
come farmaco) ed epidemiologici, cioè statistici,
sui grandi numeri di popolazione.
E i risultati provvisori
sono già molto positivi. Per questo
l’industria alimentare e quella farmaceutica
si sono scatenate, trasformando un umile
ortaggio che anticamente mangiavano solo
i poveri, cioè il 99, 9 per cento della
popolazione, in un cibo-farmaco da Re, più
prezioso del tartufo e dell’aragosta. Evviva
i broccoli, inventati geneticamente dai
geniali Etruschi. Si sono presi la loro
rivincita.
Eh, così va il mondo, anche
quello degli alimenti: chi scende e chi
sale.
MA LA
BOLLITURA IN ACQUA DISTRUGGE L’ANTICANCRO.
Ma, attenzione, ogni studio
va integrato con altri studi sul tema.
Gli esperimenti "a crudo" e sugli animali
di laboratorio non tengono conto che
nell’alimentazione umana le cose vanno diversamente:
la cottura è distruttiva, perché distrugge
o anticipa l’azione dell’enzima mirosinasi
e quindi libera nell’aria (cattivo odore)
quei tiocianati che dovrebbero operare nel
corpo contro i tumori.
Perciò, broccoli e altre
brassicacee e crucifere dure, che si possono
mangiare solo dopo cottura, sono penalizzati.
(si può sempre utilizzare
il metodo dell'estrazione a crudo che io
applico costantemente da due anni a questa
parte )
E’ stato dimostrato con esperimenti
tecnologici che la bollitura in acqua o
a vapore (i due metodi più usati) riduce
glucosinolati e vitamina C a zero, mentre
la cottura a pressione o a micro-onde (i
due metodi meno usati) li mantiene quasi
intatti: i primi al 100%, la seconda con
perdite inferiori a 10%. Ma (vedi oltre)
la biologia della digestione nel corpo umano
potrebbe riservare qualche sorpresa positiva…

Ma
perché basare la propria azione preventiva
proprio o soltanto sui broccoli? Meglio,
allora, puntare sulle non poche crucifere-brassicacee
che si mangiano crude:
crescione, rucola, foglie
del ravanello (assicurarsi che siano belle
verdi e croccanti: è un buon sintomo), cavolo
cappuccio rosso, cavolo cappuccio verdino
(sono a testa liscia). Queste piante
sono ricche di glucosinolati, e se le
mangiamo in insalata cruda (i cavoli cappuccio
rosso e verdino – meglio il primo – devono
essere finemente affettati e poi subito
consumati, perché l’enzima mirosinasi non
aspetta la masticazione, ma agisce anche
al taglio del coltello.
ANCHE SE SOCCORRONO, IN
PARTE, I COLIBATTERI.
In altri studi si è visto
che anche dopo la cottura che aveva distrutto
la mirosinasi, una parte dei glucosinolati
era stata convertita lo stesso in tiocianati
anti-cancro (Serkadis M G and Fung-Lung
C, Cancer Epidem. Biom. & Prev. 8, 447-451,
May 1999). Miracolo.
Come mai? Si è scoperto
che ciò avviene ad opera dei batteri del
colon. Come contro-prova si è messo in incubazione
in condizioni anaerobiche del succo di crescione
cotto in feci umane fresche, e si è scoperto
che in 2 ore il 18% dei glucosinolati veniva
trasformato ugualmente in tiocianati. Senza
la mirosinasi. Una bella scoperta, anche
se il soccorso dei batteri è limitato.
Fonte: Alimentazione
Naturale Blog



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Se vuoi capire come funziona guardati
questi video - Nessuno ha mai spiegato meglio ;-)

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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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