Secondo
un studio del CNR, (clicca
qui)
LA QUERCETINA può migliorare l’efficacia
dei farmaci antitumorali nella cura della
leucemia…
Essa è un potente antitumorale…

La quercetina
è possibile trovarla in vari alimenti. Tra
cui frutti e verdure.

Sono
detti anche vitamina C2, vitamina P, flavoni,
etc.
Furono scoperti
dallo scienziato Albert Szent-Gyorgyi, il
quale osservò che i bioflavonoidi hanno
effetto sinergico con la vitamina C.
I bioflavonoidi più conosciuti sono la
quercetina, la rutina, l’esperidina, la
naringina; aumentano la resistenza dei
capillari e regolano la loro permeabilità,
sono antiossidanti, proteggono dalle emorragie
e dalle rotture dei capillari, svolgono
attività antivirale e anticancerigena.
La quercetina,
inoltre, previene i danni del colesterolo,
riduce la pressione sanguigna nelle persone
che hanno l’ipertensione e alcuni studi
sembrano confermare la sua importanza nella
prevenzione del cancro
“Mele,
cipolle, tè e vino rosso: sono alimenti
o farmaci?
Alimenti con
effetti salutistici potrebbe essere la risposta
e, questo, grazie alla presenza di una piccola
molecola ad attività antiossidante, la quercetina,
che secondo uno studio dei ricercatori dell’Istituto
di scienze dell’alimentazione (Isa) del
Consiglio nazionale delle ricerche di Avellino
potrebbe essere utilizzata nella terapia
delle leucemie.
Alimenti
particolarmente ricchi di quercetina sono:
- il
cappero (è la pianta che ne contiene la
maggior quantità rispetto al peso),
- l’uva
rossa
- il
vino rosso,
- la
cipolla rossa,
- la
mela,
- il
tè verde,
- il
mirtillo,
- la
mela,
- il
sedano
Secondo uno
studio del Cnr di Avellino pubblicato on
line sulla rivista Leukemia, la quercetina
può migliorare l’efficacia dei farmaci antitumorali
nella cura della leucemia:
La quercetina
è un potente inibitore sia della sintesi
che dell’attività della cicloossigenasi
2, influenzando così il metabolismo dell’acido
arachidonico. Inibisce lo sviluppo di Trobi,
è importante perchè aiuta a prevenire acne
e malattie cardiovascolari. Inoltre, stando
ad alcuni studi apportati in merito, si
è visto che la sua efficacia può essere
applicata anche per bloccare lo sviluppo
del tumore.
La quercetina
inibisce la sintesi di 5-HETE,LTB4, e 12-HETE,le
quali sono principali responsabili di processi
infiammatori che nella cancerogenesi.
La quercetina è inoltre un antiossidante
naturale. Tra le sue funzioni più importanti
vi sono:
- ripristinare il tocoferolo (Vitamina
E), dopo che questo si è trasformato in
radicale libero (tocoferil-radicale),
- disintossicare
la cellula dal superossido e
- frenare
la produzione di ossido nitrico durante
le infiammazioni.

“Molte sostanze
ad attività chemiopreventiva sono presenti
in alimenti di origine vegetale, come frutta
e verdure e in bevande come tè e vino rosso”,
sottolinea Gian Luigi Russo, ricercatore
presso l’Isa-Cnr e responsabile della ricerca.
“Queste
sostanze agiscono per lo più da antiossidanti,
contrastando gli effetti deleteri dei radicali
liberi sulle cellule dell’organismo e modulando
l’attività di numerosi enzimi responsabili
della detossificazione da sostanze cancerogene
assunte dall’esterno (nell’ambiente, attraverso
l’alimentazione, ecc.)”.
Uno dei sistemi
che gli organismi viventi hanno messo in
atto nel corso dell’evoluzione per liberarsi
di cellule danneggiate, quali quelle pre-cancerose,
che si generano all’inizio del processo
di trasformazione tumorale, è il ‘suicidio
cellulare’ programmato, comunemente noto
come apoptosi.
In altre
parole, l’organismo si attiva per liberarsi
di cellule proprie irreversibilmente danneggiate,
a vantaggio della sopravvivenza dell’intero
organo o individuo.
Questo spiega
come molti farmaci antitumorali di nuova
generazione agiscano su meccanismi che attivino
l’apoptosi cellulare.
Tuttavia,
alcuni tumori, e tra questi diverse leucemie,
sono resistenti sia alla normale chemioterapia
sia a farmaci pro-apoptotici in fase sperimentale
(ad esempio TRAIL, un ligando per un recettore
apoptotico presente sulla membrana cellulare).
“Noi abbiamo
dimostrato su un ampio spettro di linee
cellulari derivate da leucemie umane”,
spiega Gian Luigi Russo, “che la quercetina
è in grado di “sensibilizzare” tali cellule
all’azione di farmaci pro-apoptotici”.
Più in dettaglio”,
aggiunge Maria Russo, partecipante alla
ricerca, “la quercetina “predispone al
suicidio” indotto da farmaci pro-apoptotici,
che in assenza di questa molecola sono assolutamente
inefficaci nei confronti delle stesse cellule”.
“Sebbene lo
studio abbia fornito dati incoraggianti”,
fa notare il ricercatore dell’Isa-Cnr, “è
stato eseguito su linee cellulari, mentre
un lavoro parallelo, condotto in collaborazione
con Silvestro Volpe del Reparto di Ematologia
dell’Ospedale Moscati di Avellino, su cellule
di pazienti affetti da leucemie mieloidi
e linfoidi conferma l’attività sinergizzante
della quercetina quando è associata a farmaci
antitumorali”.
“Le concentrazioni
di quercetina utilizzate nel nostro studio”,
conclude Gian Luigi Russo, “sono compatibili
con l’assunzione dietetica giornaliera della
molecola nell’ambito di un regime alimentare
ricco di frutta e verdura.
Inoltre, la
scarsa tossicità della quercetina anche
quando somministrata a elevati dosaggi lascia
ben sperare per la progettazione di test
clinici sia per l’utilizzo della molecola
come farmaco sia come agente chemiopreventivo”.“.
Fonte: La
Fiucina

La leucemia
linfatica cronica -o dell’anziano- è la
più frequente nelle popolazioni adulte occidentali:
si stima che in Italia colpisca cinque individui
ogni 100.000, con un’incidenza del 33% sul
totale delle leucemie diagnosticate. Mentre
negli stadi avanzati diventa particolarmente
aggressiva e incurabile, ha una fase di
‘latenza’ che può essere molto lunga e in
alcuni casi durare anni. Proprio su questa
interviene lo studio che Gian Luigi Russo,
dell’Istituto di scienze dell’alimentazione
(Isa) del Cnr di Avellino, sta conducendo
in collaborazione con un team di immunologi
della Stony Brooks University di New York,
volto a individuare nuove terapie farmacologiche
per la lotta al tumore basate sull’utilizzo
di molecole naturali.
Il programma
di ricerca, spiega un articolo sull’edizione
online dell’Almamacco della Scienza del
Cnr, è condotto nell’ambito di una ‘Fulbright
Research Scholarship’ che ha offerto al
ricercatore Cnr la possibilità di lavorare
per alcuni mesi a fianco dei colleghi americani
del Laboratorio di immunologia diretto da
Nicholas Carpino. ”Una vecchia conoscenza,
dal momento che siamo in contatto dall’epoca
del mio post-dottorato di ricerca, per poi
ritrovarci quando ho svolto, sempre qui
a New York, una borsa Cnr di mobilità breve”,
ricorda Russo.
Lo studio
è orientato a capire il possibile utilizzo
della quercetina, un antiossidante naturale
presente in una grande varietà di frutta,
come agente terapeutico coadiuvante della
chemioterapia nella cura di questo tipo
di leucemia.

”Le proprietà
antitumorali di alcune molecole naturali,
come la catechina o la genisteina, sono
note”, prosegue il ricercatore dell’Isa-Cnr.
”Il nostro studio è orientato in particolare
alla quercetina, che è in grado di ‘entrare’
nelle cellule leucemiche provocandone la
morte, senza danneggiare le cellule normali
Questo
ci ha suggerito l’idea di provare a utilizzarla
in associazione a farmaci di nuova generazione,
in grado di colpire selettivamente il ‘bersaglio
molecolare’ delle cellule leucemiche”.
Per ora,
la ricerca si è concentrata sulla molecola
Zap-70, associata alle forme più gravi di
leucemia cronica e da tempo oggetto di studi
da parte del team di Carpino. ”L’unione
delle competenze tra le due sponde dell’Oceano
sta generando nuovo know-how: in questo
risiede il senso più profondo del programma
Fulbright.
È un’opportunità
straordinaria sotto il profilo professionale
e umano, spesso poco conosciuta e sfruttata”,
aggiunge Russo, che terminerà il suo periodo
all’estero a settembre; al suo rientro è
previsto l’avvio di una prima sperimentazione
su pazienti dell’Ospedale Moscati di Avellino.
”L’obiettivo
finale è arrivare alla realizzazione di
un farmaco che possa essere somministrato
già nelle prime fasi della malattia –
per le quali in genere non è prevista terapia
– e permettere così di aumentare significativamente
il tempo di latenza, il che si traduce nell’aumento
dell’aspettativa di vita per i malati”,
conclude il ricercatore.
Fonte: MeteoWeb


Mele, cipolle
e vino rosso, nemici dei tumori
La quercetina,
un antiossidante presente in alcuni alimenti,
può migliorare l’efficacia dei farmaci antitumorali
nella cura della leucemia.
I risultati
in uno studio del Cnr di Avellino pubblicato
on line sulla rivista Leukemia
Mele, cipolle,
tè e vino rosso: sono alimenti o farmaci?
Alimenti con
effetti salutistici potrebbe essere la risposta
e, questo, grazie alla presenza di una
piccola molecola ad attività antiossidante,
la quercetina, che secondo uno studio
dei ricercatori dell’Istituto di scienze
dell’alimentazione (Isa) del Consiglio nazionale
delle ricerche di Avellino potrebbe essere
utilizzata nella terapia delle leucemie.
Questa molecola,
presente in quantità non trascurabili nella
nostra dieta, il suo valore, infatti, è
di 25-30 milligrammi al giorno, ha una potenziale
attività chemiopreventiva, cioè la capacità
che hanno le molecole naturali o sintetiche
di bloccare il processo di trasformazione
di una cellula normale in tumorale, oppure
di revertirlo se già in atto.
“Molte
sostanze ad attività chemiopreventiva sono
presenti in alimenti di origine vegetale,
come frutta e verdure e in bevande come
tè e vino rosso”, sottolinea Gian Luigi
Russo, ricercatore presso l’Isa-Cnr e responsabile
della ricerca.
“Queste
sostanze agiscono per lo più da antiossidanti,
contrastando gli effetti deleteri dei radicali
liberi sulle cellule dell’organismo e modulando
l’attività di numerosi enzimi responsabili
della detossificazione da sostanze cancerogene
assunte dall’esterno (nell’ambiente, attraverso
l’alimentazione, ecc.)”.
Uno dei sistemi
che gli organismi viventi hanno messo in
atto nel corso dell’evoluzione per liberarsi
di cellule danneggiate, quali quelle pre-cancerose,
che si generano all’inizio del processo
di trasformazione tumorale, è il ‘suicidio
cellulare’ programmato, comunemente noto
come apoptosi.
In altre
parole, l’organismo si attiva per liberarsi
di cellule proprie irreversibilmente danneggiate,
a vantaggio della sopravvivenza dell’intero
organo o individuo.
Questo spiega
come molti farmaci antitumorali di nuova
generazione agiscano su meccanismi che attivino
l’apoptosi cellulare.
Tuttavia,
alcuni tumori, e tra questi diverse leucemie,
sono resistenti sia alla normale chemioterapia
sia a farmaci pro-apoptotici in fase sperimentale
(ad esempio TRAIL, un ligando per un recettore
apoptotico presente sulla membrana cellulare).
“Noi abbiamo
dimostrato su un ampio spettro di linee
cellulari derivate da leucemie umane”, spiega
Gian Luigi Russo, “che la quercetina
è in grado di “sensibilizzare” tali cellule
all’azione di farmaci pro-apoptotici”.
“Più in dettaglio”,
aggiunge Maria Russo, partecipante alla
ricerca, “la quercetina “predispone al
suicidio” indotto da farmaci pro-apoptotici,
che in assenza di questa molecola sono assolutamente
inefficaci nei confronti delle stesse
cellule”.
“Sebbene lo
studio abbia fornito dati incoraggianti”,
fa notare il ricercatore dell’Isa-Cnr, “è
stato eseguito su linee cellulari, mentre
un lavoro parallelo, condotto in collaborazione
con Silvestro Volpe del Reparto di Ematologia
dell’Ospedale Moscati di Avellino, su
cellule di pazienti affetti da leucemie
mieloidi e linfoidi conferma l’attività
sinergizzante della quercetina quando è
associata a farmaci antitumorali”.
“Le
concentrazioni di quercetina utilizzate
nel nostro studio”, conclude Gian Luigi
Russo, “sono compatibili con l’assunzione
dietetica giornaliera della molecola nell’ambito
di un regime alimentare ricco di frutta
e verdura.
Inoltre,
la scarsa tossicità della quercetina anche
quando somministrata a elevati dosaggi lascia
ben sperare per la progettazione di test
clinici sia per l’utilizzo della molecola
come farmaco sia come agente chemiopreventivo”.
Roma, 1 marzo
2007 La scheda
Chi: Istituto
di scienze dell’alimentazione (Isa-Cnr)
di Avellino
Che cosa: studio sulla quercetina, molecola
antiossidante da utilizzare nella terapia
delle leucemie.
Per informazioni:
Gian Luigi Russo, Istituto di scienze dell’alimentazione
del Cnr - tel. 0825/299431; e-mail glrusso@isa.cnr.it
Referenze:
Russo Maria, Nigro Patrizia, Rosiello Romina,
D'Arienzo Rossana, Gian Luigi Russo. Quercetin
enhances CD95 and TRAIL induced apoptosis
in leukemia cell lines, Leukemia, marzo,
2007 Ufficio Stampa Cnr: Maria Teresa Dimitri,
tel. 06/49933443 - Email mariateresa.dimitri@cnr.it
Fonte: Consiglio
Nazionale della ricerca




Presentazione Completa e UNICA di ACQUA
KANGEN
Cambia la tua acqua ---- CAMBIA
LA TUA VITA ;-)
per info contattami: arturovillamarco@gmail.com

Se vuoi capire come funziona guardati
questi video - Nessuno ha mai spiegato meglio ;-)

|
-
|
N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
|
|
-
|
L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
|
|
-
|
Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
|
|
-
|
IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
|
|
-
|
Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
|
|
-
|
Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
|
|
-
|
Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
|
|
-
|
Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
|
|
-
|
Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
|
|
|
La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
|
 |
|
Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
|
 |
|
Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
|
 |
|
La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
|
 |
|
La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
|
|
|

Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
|
|