Proprietà
e benefici del succo di Noni
Molte delle proprietà del Noni sono da
attribuire all'enzima xeronina, una
importante componente della membrana
cellulare che esercita un'azione rigenerativa
e riparatrice sulle cellule danneggiate
e regola la funzione delle proteine.

Succo
di Noni contro la stanchezza
Il succo conferisce
energie e combatte la debolezza, perché
gli enzimi in esso contenuti favoriscono
l'assimilazione degli aminoacidi, delle
vitamine e dei sali minerali. Il Noni stimola
anche la secrezione delle endorfine e della
serotonina, migliorando l'efficienza mentale
e il tono dell'umore.
Succo
di Noni contro l'insonnia
Il succo stimola
la produzione di melatonina da parte dell'epifisi,
migliorando la qualità del sonno.
Succo
di Noni contro mal di testa e dolori di
vario tipo
Alcune ricerche
hanno dimostrato la capacità antidolorifica
del succo, efficace contro il mal di testa
e dolori muscolari, articolari, mestruali
e digestivi e contro disturbi gastrointestinali.
Succo
di Noni come antibatterico e antinfiammatorio
Il Noni regola i
processi infiammatori: alcune sperimentazioni
hanno riscontrato un miglioramento delle
condizioni di pazienti affetti da tendiniti,
artriti e borsiti.
Succo
di Noni per la pelle
Applicate il succo
di Noni per trattare le infiammazioni della
cute, le lievi ustioni e le piccole abrasioni.
Non solo, ma il Noni contiene anche vitamina
C e selenio, due antiossidanti in grado
di contrastare l'azione dei radicali liberi
e l'invecchiamento delle cellule.
Succo
di Noni contro l'ipertensione
Da una ricerca americana
è emerso che il succo di Noni è efficace
anche contro la pressione sanguigna alta:
la scopoletina, infatti, sostanza che favorisce
la produzione di ossido nitrico, agisce
sui vasi sanguini aumentando la loro elasticità
e favorendo l'abbassamento della pressione.
Succo
di Noni contro il cancro
Ancora un'altra
ricerca collega il succo di Noni al rischio
cancro: i risultati suggeriscono che bere
1-4 g di succo di Noni al giorno può ridurre
il rischio di cancro nei forti fumatori
di sigarette.
Fonte: greenme.it




La pianta
esotica del Noni (Morinda citrifolia) è
conosciuta da millenni nelle isole polinesiane
per le sue proprietà.
La medicina
tradizionale impiegava da tempo i derivati
del piccolo albero sempreverde, per curare
i disturbi della pelle, del sistema nervoso,
del sistema immunitario, dell'apparato respiratorio,
dell'apparato digerente e di quello osteo-articolare.
Dal 2003,
l'Unione Europea ha consentito la commercializzazione
del succo, estratto dal frutto maturo della
pianta, dopo aver dimostrato scientificamente
l'assenza di tossicità.
Il succo
di Noni si sta rivelando un prodotto nutraceutico
ricco di proprietà benefiche e, attualmente,
è interesse di studi per le diverse attività
"terapeutiche" ad esso attribuibili, tra
cui quella energetica, analgesica e stimolante
del sistema immunitario.
Le moderne
ricerche scientifiche hanno rivelato
la presenza di più di centinaio di sostanze
fra cui spicca la xeronina, potente regolatore
e costituente cellulare.
I nutrienti
e le sostanze fitochimiche del succo di
Noni
Nella pianta
di Morinda citrifolia sono stati già identificati
circa 160 composti nutriceutici e ognuno
di questi elementi concorre a svolgere una
particolare azione nel nostro organismo.
In particolare, il Noni è un frutto ricco
di costituenti ad alto valore nutritivo.
Il succo, che ne deriva, è caratterizzato
da un'ampia quantità di sostanze metabolicamente
attive come: vitamine, minerali, enzimi,
aminoacidi, oligoelementi, polisaccaridi,
alcaloidi, antiossidanti e bioflavonoidi.

I costituenti
più importanti del Noni sono:
Vitamine
e minerali: il Noni è ricco di vitamina
A e C, fondamentali per il nostro corpo,
in quanto sono entrambe coinvolte in numerose
attività biochimiche. In particolare, il
succo è una buona fonte di vitamina C (o
acido ascorbico), importante per il sistema
immunitario e per l'azione antiossidante.
Inoltre, il frutto di Noni contiene minerali
come magnesio, ferro, potassio, selenio,
zinco, calcio, sodio, rame e zolfo. Tuttavia
esaminandone i valori nutrizionali, il frutto
ed il succo di noni non hanno nulla di miracoloso:
i contenuti vitaminici e minerali sono perfettamente
sovrapponibili a quelli di altri succhi
di frutta più comuni, come quello di arancia
o di mela.
Proxeronina
e xeronina: la proxeronina è un alcaloide
contenuto nel frutto della Morinda citrifolia
e rappresenta un precursore della xeronina.
Quest'ultima sostanza è implicata in un
gran numero di processi biochimici e sembra
prendere parte al metabolismo delle proteine:
si ipotizza che funzioni da co-regolatore
metabolico, in grado di modificare la
struttura proteica. Inoltre, favorisce
l'assorbimento a livello intestinale
di minerali, aminoacidi e vitamine, assunti
con l'alimentazione.
Cumarine:
sono sostanze naturali con funzioni anticoaugulanti,
flebotoniche, antispasmodiche ed antibatteriche.
La scopoletina è tra le principali cumarine
presenti. Questa ha dimostrato di possedere
un'attività epatoprotettiva ed un
effetto adattogeno simile a quello del Ginseng.
Inoltre, la scopoletina protegge il sistema
cardiocircolatorio, normalizza la pressione
sanguigna, esercita un'azione antinfiammatoria
ed antistaminica (contro le allergie).
Terpeni
e terpenoidi: i terpeni svolgono
un'azione antiossidante contrastando
i radicali liberi. Nel Noni sono presenti:
l'eugenolo (antisettico e anestetico), il
beta-carotene (precursore della vitamina
A) e l'acido ursolico. I terpenoidi sono
composti correlati ai terpeni e possiedono
importanti proprietà antiossidanti.
Polisaccaridi
(acido glucuronico,
arabinosio, galattosio): sono polimeri
costituiti da monosaccaridi che possono
essere strutturali o di riserva e possono
agire come immunostimolanti.
Serotonina:
è un neurotrasmettitore monoaminico, che
svolge a livello del sistema nervoso
centrale un ruolo importante nella regolazione
dell'umore, del ritmo sonno-veglia, dello
stimolo della fame e della termoregolazione.
La serotonina influenza la percezione del
dolore e stimola la biosintesi della
melatonina. Infine, l'effetto sinergico
di scopoletina, serotonina e xeronina è
in grado di stabilizzare anche i valori
della glicemia.
Damnacantale:
è un alcaloide antrachinonico che incrementa
le difese immunitarie stimolando la produzione
di macrofagi e sembra avere un'azione inibitrice
su alcune cellule pre-cancerogene (blocca
o inibisce la funzione cellulare dell'oncogene
Ras).
Altre
importanti sostanze fitochimiche contenute
nel succo di Noni sono: antiossidanti,
acido deacetilasperulosidico, niacina (vitamina
B3), caroteni, acido linoleico, acido caprilico
e caproico, antrachinoni, flavonglicosidi,
alcaloidi, beta-sitosterolo, flavonoidi,
catechina, aminoacidi, proteine, carboidrati,
fibre alimentari, fruttosio, glucosio...
Come
si assume il Succo di Noni
Il succo è il derivato
della Morinda citrifolia più diffuso in
commercio, ma è bene ricordare che quello
presente sul mercato non è costituito esclusivamente
dal frutto "puro al 100%". In genere, il
derivato del Noni è miscelato con i succhi
di altri frutti (come il mirtillo, la mela
e l'uva), allo scopo di migliorare la gradevolezza
organolettica.
Il succo dovrebbe
essere assunto lontano dai pasti (a
digiuno), per evitare eventuali interferenze
con altri alimenti. Dopo aver bevuto il
Noni, è importante aspettare almeno 30-40
minuti prima di mangiare, per offrire le
migliori condizioni di assorbimento: la
digestione può compromettere l'assorbimento
dei principi attivi contenuti nel succo.
Per quanto riguarda
il dosaggio è preferibile attenersi alle
indicazioni fornite dal produttore, presenti
sulla confezione (in genere bastano due
cucchiai di succo al giorno). La presenza
di conservanti è in grado di rallentare
il processo di deterioramento microbiologico
a cui il succo è naturalmente soggetto.
I succhi senza
conservanti devono essere conservati in
frigo dopo l'apertura, dove, una volta aperti,
possono essere conservati fino a 5-6 settimane.
Si sconsiglia di assumere il succo di
Noni insieme a latte, caffè, tè o alcol,
perché queste bevande rischiano di compromettere,
o comunque di limitare, il corretto assorbimento
delle sostanze contenute nel Noni da parte
dell'organismo.
In genere, è consigliabile
non abbinarlo nemmeno a nicotina (fumo di
tabacco) e al guaranà, per evitare di stressare
in maniera eccessiva il metabolismo.
Per ottenere un effetto benefico è indispensabile
consumare regolarmente e con continuità
(per almeno un mese) il succo di Noni:
assumerlo saltuariamente non produce nessun
risultato.
Nota.
Sul mercato sistono diverse versioni
del succo di Noni ed ognuna si differenzia
per qualità e prezzo. Il frutto del
Noni possiede, per natura, un odore
sgradevole ed un saporo acido: il succo
che ne deriva dovrebbe avere, ovviamente,
le stesse caratteristiche organolettiche.
Talvolta, il sapore viene reso più gradevole
con l'aggiunta di altri succhi che,
se da una parte valorizzano il succo
apportando nuove sostanze (vitamine
e minerali), dall'altra influenza anche
il prezzo del prodotto. Va infatti ricordato
che il succo di Noni ha un costo di
produzione più elevato rispetto agli
altri succhi e, generalmente, un prezzo
elevato per bottiglia è giustificato
solo se cotiene puro succo di Noni.
Il prodotto naturale impone per definizione
che determinati componenti non siano
presenti, che siano utilizzati particolari
metodi produttivi e che non sia "diluito"
con l'aggiunta di acqua (è importante
prestare attenzione all'eventuale percentuale
di acqua presente nelle confezioni). |

Il succo
di Noni: effetti collaterali e sicurezza
Non ci
sono effetti collaterali formalmente accertati
ed il prodotto è da considerarsi sicuro,
se sono rispettate le dosi indicate. Durante
le prime assunzioni, il succo di Noni potrebbe
provocare sensazioni di fastidio allo stomaco
e all'apparato digerente, in alcuni soggetti
particolarmente sensibili.
Questo tipo
di disturbo svanisce normalmente entro le
prime due settimane di assunzione. Il succo
di Noni possiede un buon contenuto di potassio
e dovrebbe essere evitato:
In caso di
patologie renali concomitanti;
Da pazienti in terapia con: diuretici risparmiatori
di potassio; inibitori dell'enzima di conversione
dell'angiotensina (ACE); bloccanti del recettore
dell'angiotensina II.
In particolare,
l'assunzione dell'integratore, può potenzialmente
provocare una condizione di iperkaliemia,
con un aumento pericoloso dei livelli di
potassio a livello sanguigno.

Controindicazioni,
avvertenze, interazioni nell'uso del succo
di Noni
L'assunzione di
determinati medicinali in combinazione con
il Noni potrebbe produrre una moderata interazione
e perciò richiede attenzione:
ACE inibitori
ed Antagonisti del recettore per l'angiotensina
II (o bloccanti del recettore dell'angiotensina,
ARB): sono farmaci che trovano impiego nella
terapia dell'ipertensione arteriosa (pressione
alta).
<>Il consumo di succo di Noni durante la
terapia con questi farmaci può incrementare
eccessivamente i livelli di potassio nel sangue.
Alcuni ACE inibitori
sono: captopril, enalapril, lisinopril,
ramipril, perindopril ecc.
Alcuni Antagonisti
del recettore per l'angiotensina II sono:
losartan, valsartan, irbesartan, candesartan,
telmisartan, eprosartan ecc.
Alcuni farmaci
epatotossici possono interagire con il Noni
e possono aumentare il rischio che occorrano
danni al fegato.
È
consigliabile non assumere il succo di Noni
se si stanno assumendo farmaci come:
acetaminofene,
amiodarone,
carbamazepina,
isoniazide,
metotressato,
metildopa,
fluconazolo,
itraconazolo,
eritromicina,
fenitoina,
lovastatina,
pravastatina,
simvastatina e altri.
Il Warfarin (Coumadin ®) è un farmaco anticoagulante
cumarinico. Il succo di Noni potrebbe diminuire
l'effetto del medicinale e aumentare potenzialmente
il processo di coagulazione del sangue.
Anche i farmaci diuretici risparmiatori
di potassio (come amiloride, spironolattone
e triamterene) potrebbero interagire con
il Noni, in quanto intervengono entrambi
sull'apporto di potassio.
Precauzioni
e avvertenze
E' consigliabile
non utilizzare il succo di noni durante
la gravidanza o l'allattamento, in bambini
o in persone con malattie epatiche o renali.
Inoltre, è necessario ricordare che il prodotto
naturale ha una forte azione energizzante,
che può provocare in alcune persone degli
effetti eccitanti. Gravidanza e allattamento:
non assumere il Noni durante la gravidanza
(storicamente, è stato utilizzato per provocare
aborti). Meglio evitare l'assunzione del
succo anche in caso di allattamento al seno.
Patologie renali:
il Noni contiene grandi quantità di potassio
e per questo è consigliabile non assumere
il succo del frutto se si è affetti da patologie
a carico dei reni.
Malattie epatiche:
il succo di Noni è stato collegato a diversi
casi di danno epatico: evitare l'uso in
caso di patologie a carico del fegato. Note
particolari: sono riportate reazioni allergiche
e di fotosensibilità.
Fonte:
my-personaltrainer.it



Valore
officinale
Tradizionalmente
nelle culture hawaiane e polinesiane la
pianta era considerata sacra e veniva
venerata perché fonte di vita. I guaritori
indigeni kahuna, che utilizzavano erbe e
piante autoctone, la chiamavano “albero
della vita”, “pianta che uccide il
dolore” e anche “albero del mal di
testa”.
Tutte le parti del
Noni (corteccia, radici, foglie, fiori e
frutti) sono state utilizzate in erboristeria
per le loro proprietà medicinali. Le proprietà
attribuite al Noni sono simili a quelle
attribuite, nell'erboristeria tradizionale
cinese, alla congenere Morinda officinalis.
Oggi la ricerca
farmacologica ha riconosciuto la presenza
nel Noni di principi attivi, tra cui la
xeronina e/o la proxeronina , ma le asserite
proprietà medicinali del Noni, che coprono
molte e diversificate patologie, sono tuttora
oggetto di verifica.
Secondo alcuni,
il succo di Noni sarebbe in grado di stimolare
il sistema immunitario, grazie alla
presenza dell'acido deacetilasperulosidico,
che è spesso compromesso da un'alimentazione
squilibrata e dalle negative ricadute dello
stress, è la causa originale di moltissime
malattie; e favorirebbe inoltre la produzione
di melatonina e serotonina. Il succo
avrebbe anche altri effetti benefici, contenendo,
in forma non concentrata, la maggior parte
dei principi officinali presenti nel frutto.
Fonte: Wikipedia


Io
utilizzo Norinzhi - DXN
Succo di Morinda citrofolia all'85% + 15%
succo di Roselle - Prodotto senza conservanti,
ne assumo due cucchiai da cuchina al giorno,
1 la mattina e 1 la sera sera
Il
Noni della DXn lo puoi comprare qui



Presentazione Completa e UNICA di ACQUA
KANGEN
Cambia la tua acqua ---- CAMBIA
LA TUA VITA ;-)
per info contattami: arturovillamarco@gmail.com

Se vuoi capire come funziona guardati
questi video - Nessuno ha mai spiegato meglio ;-)

Ti va di aiutarmi a pagarmi le mie cure?
Lo stato ITALIANO non me le passa.
O faccio sorafenib
che non mi da speranza di vita.
Oppure mi devo arrangiare.
Io ho deciso di arrangiarmi, i risultati li leggi in questo sito.
ho capito
il mio cancro, questa partita la vinco io.
però mi devo pagare da solo i costi del mio protocollo
1.200 euro al mese....
Sto guarendo ma HO FINITO I SOLDI....
Se mi fai una piccola donazione, partecipi
alla mia VITTORIA
se non la fai, va bene ugualmente, leggiti
le informazioni che trovi su questo sito
e fai in modo di non doverti mai trovare
nella mia situazione...
Se come me decidi di salvarti la vita da solo...
Lo STATO ti volta le spalle, la SANITA'
ti volta le spalle.

|
|
|
-
|
N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
|
|
-
|
L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
|
|
-
|
Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
|
|
-
|
IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
|
|
-
|
Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
|
|
-
|
Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
|
|
-
|
Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
|
|
-
|
Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
|
|
-
|
Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
|
|
|
La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
|
 |
|
Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
|
 |
|
Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
|
 |
|
La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
|
 |
|
La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
|
|
|

Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
|
|