Un gruppo
di ricercatori del Dipartimento Interdisciplinare
di Medicina (DIM) dell'Università di Bari,
guidati da Antonio Mazzocca, ha identificato
un nuovo meccanismo che aiuta il processo
di formazione dell'epatocarcinoma.
Si tratta
di un tumore che colpisce ogni
anno circa un milione di persone
nel mondo, oltre
10.000 in Italia, e per il
quale non sono ancora disponibili trattamenti
farmacologici definitivi.
Recettore
non più orfano
La chiave
è nel recettore 6 dell'acido lisofosfatidico
(LPAR6), che è risultato abnormemente
espresso nelle persone con cancro
al fegato, e del quale fino ad oggi
non si conosceva esattamente il ruolo, tanto
è vero che era considerato un "recettore
orfano".
"L'acido
lisofosfatidico, un potente fattore
proliferativo, si lega a recettori presenti
sulla superficie delle cellule tumorali",
spiega Mazzocca, a Panorama.it. "Il più
espresso tra i recettori è risultato essere
il recettore 6 del quale fino ad oggi
si sapeva solo che poteva avere un ruolo
in alcune forme di alopecia ereditaria".
Nello studio
pubblicato su Cancer Research, Mazzocca
e colleghi hanno osservato che i pazienti
con più elevati livelli di espressione di
questa proteina vedono aumentare
l'attività proliferativa delle cellule tumorali
e peggiorare la prognosi della malattia,
con una sopravvivenza ridotta.
"Analizzando
il tessuto tumorale di vari pazienti abbiamo
individuato tre categorie:
livelli bassi,
intermedi e alti del recettore 6. I pazienti
con livelli alti vivono meno, il loro
tumore ha una progressione maggiore".
Come
si potrà impiegare questa scoperta per la
cura dei pazienti affetti da epatocarcinoma?
(questo
è il mio carcinoma epoatico primitivo
scarsamente differenziato - resezionato
)
"Prima
di tutto la presenza del recettore può essere
usata come biomarcatore e dirci molto sulla
prognosi del paziente", spiega Mazzocca.
"Ancora più importante è aver identificato
il meccanismo, perché ci permette di progettare
degli antagonisti farmacologici del recettore,
cioè di mettere a punto nuovi farmaci in
grado di bloccare la proliferazione del
cancro".
Terapie
mirate
Lo studio
ha dimostrato infatti che spegnendo questo
recettore sui topi, grazie a tecniche
di ingegneria genetica (agendo cioè sul
gene che codifica la specifica proteina),
le cellule cancerose nei topi perdevano
la capacità di proliferare.
Un farmaco
mirato potrebbe dunque fermare anche nell'uomo
la progressione del tumore.
Dal momento
che il tumore del fegato colpisce in 99
casi su 100 un organo già malato, in
genere cirrotico, non si potrebbe usare
il recettore come marcatore del possibile
rischio in persone che non abbiano ancora
sviluppato il cancro? "In realtà il tessuto
cirrotico che circonda il tumore non esprime
questo recettore", spiega l'autore dello
studio, "ma pensiamo che i noduli precursori
del cancro possano esprimerlo, e la nostra
ricerca prosegue anche in questa direzione".
Le
proiezioni per gli anni 2025-2030 parlano
di un netto aumento dei casi di epatocarcinoma.

Tra
i motivi vi è l'alimentazione scorretta,
la stessa alla base dell'epidemia di obesità,
che comporta sindrome metabolica e può
portare a steatosi epatica (fegato grasso),
ma anche il fatto che c'è una più lunga
sopravvivenza del paziente con cirrosi,
dal momento che la medicina è in grado di
curare una serie di complicanze un tempo
letali.
Il paziente
vive molto di più, ma finisce con lo sviluppare
tumori spesso non asportabili chirurgicamente,
perché si presentano con più focolai. La
possibilità di mettere a punto una cura
mirata che agisca a livello cellulare sarebbe
quindi un'ottima notizia.
Fonte: Panorama.it




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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
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nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
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Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
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per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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