Nel 1935 il Dottor Mc Cay
e il suo gruppo di ricercatori della Cornel
University dimostrarono che i topi più
longevi seguivano una dieta ipocalorica
(con il 3040% in meno di calorie, riuscivano
a vivere il 50% in più dei loro coetanei
che si cibavano di normali quantità caloriche).
Dopo l’autopsia, nel
50% dei topi longevi, non sono state ravvisate
malattie degenerative, imputando il loro
decesso alla vecchiaia. Tali esperimenti
negli anni successivi sono stati ribaditi
da scienziati di tutto il mondo, ottenendo
i medesimi risultati, anche con altri animali.
Non sono stati ancora
effettuati studi sugli esseri umani
(per l’impossibilità di seguirli per 100
anni), ma già possiamo verificare l’esattezza
di tale teoria, osservando alcune popolazioni
tra le più longeve del pianeta.
La prima riguarda gli
abitanti di Okinawa, un’isola dell’arcipelago
giapponese dove la popolazione raggiunge
facilmente i 100 anni senza malattie degenerative.
L’altra è la cittadina
di Vilcabamba, Equador, dove gli abitanti
arrivano in ottima salute a 110 anni, lavorando
fino agli ultimi giorni della loro vita.

Queste due popolazioni
sono accomunate da una dieta, povera di
carboidrati e da un consumo giornaliero
di 1.200 calorie.
Qual’é
il meccanismo riscontrato dagli scienziati
alla base della longevità e la conseguente
diminuzione delle malattie degenerative?
LE SIRTUINE
La restrizione
calorica stimola la produzione all’interno
delle cellule di alcuni enzimi chiamati
sirtuine che promuovono la produzione
di nuovi mitocondri

Approfondimento
tecnico. Le sirtuine attivano la Pgc
1 alfa (Peroxisome Proliferator Activated
Receptor Coactivator), un coattivatore di
recettori nucleari ormonali, stimolante
le biogenesi mitocondriali (attiva la
crescita di nuovi mitocondri).
Il motivo
che induce le cellule all’apoptosi (rif.
pag. 227) riguarda il peggioramento della
funzionalità dei mitocondri (disfunzione
mitocondriale), che generando troppi
radicali liberi, i quali danneggiano
ed inducono la cellula a suicidarsi.
Ciò causa
la replicazione della cellula più vicina
(che ricopre lo spazio lasciato libero nella
matrice) ed il conseguente accorciamento
dei telomeri della stessa (accade ad ogni
replicazione; rif. pag. 189), accelerando
di conseguenza la fase senescente delle
cellule e della nostra fine su questa terra.
La stimolazioni
alla genesi di altri mitocondri permette
la sostituzione di quelli maggiormente danneggiati,
ottenendo in tal modo il miglioramento della
respirazione cellulare, evitando l’apoptosi
della cellula (che ne rimanderà l’evento).
Virtualmente,
se riuscissimo a produrre sempre nuovi mitocondri,
le nostre cellule non morirebbero, potendo
vivere per sempre (non ci sarebbe la diminuzione
dei telomeri, allontanando la senescenza)
e noi con loro.

Perché
la restrizione calorica induce la sostituzione
dei mitocondri?
Molte ricerche
scientifiche hanno dimostrato che la
nostra cellula, quando ha un calo di produzione
energetica, attiva le sirtuine, aumentando
il numero di mitocondri nelle cellule.
Tale fenomeno
lo riscontriamo in caso di esercizio fisico
costante, come se la fibrocellula, intuendo
il bisogno fisiologico di avere più energia,
riprogrammi la quantità di centrali energetiche
(mitocondri) all’interno del Citosol, per
aumentarne la produzione.
Facciamo qualche
esempio per comprendere meglio questo passaggio.
Ogni cellula
ha un certo numero di mitocondri, in base
alla quantità di energia di cui necessita
per svolgere le proprie funzioni. Immaginiamo
che una cellula abbia 100 mitocondri e che
ognuno di essi produca 34 Atp al minuto.
Ciò significa che il consumo della cellula
si attesta a 3.400 Atp al minuto.
Se la loro
produzione subisce un calo, come fa la cellula
a reintegrare l’energia di cui ha bisogno?
La cellula attiva le sirtuine che stimolano
la produzione di nuovi mitocondri, che andranno
a sostituire quelli danneggiati. In tal
modo la cellula torna a produrre l’energia
di cui abbisogna eliminando i mitocondri
più danneggiati e che avrebbero prodotto
più radicali liberi. Un meccanismo perfetto!

Che
cosa succede quando ingeriamo zuccheri,
complessi o semplici?
Come abbiamo
detto altre volte, l’insulina obbliga le
cellule a far entrare il glucosio fuoriuscito
dal sangue, attivando così il sistema energetico
alternativo detto glicolisi. Ricordiamo
che la glicolisi è in grado di produrre
5 Atp (particelle energetiche) nel tempo
i cui un mitocondrio ne produce una.
Ciò significa che, se in un minuto il mitocondrio
ha prodotto 34 Atp, la glicolisi ne produrrà
altri 170, per un totale di 204 Atp. Se
lo rapportiamo all’esempio precedente (produzione
energetica di 100 mitocondri), la differenza
sarebbe 3.400 Atp contro 20.400 Atp (6 volte
la produzione nello stesso tempo).

Se la
cellula possiede un tot numero di mitocondri
in funzione della propria necessità energetica,
cosa succede quando è costretta a produrre
energia con il sistema della glicolisi?
Si ottiene
una super produzione energetica che impedisce
alla cellula di capire se ci sono dei mitocondri
inefficienti da sostituire.
Purtroppo
i mitocondri inefficienti producono molti
radicali liberi, causando danni alla cellula
(nucleo e membrana) e un deteriora mento
esponenziale dei mitocondri stessi.
Quando la cellula non è più in grado di
riparare i danni prodotti dai radicali liberi,
decide di procedere con l’apoptosi.
La conferma
di quanto vi sto dicendo è riportata su
delle ricerche scientifiche sull’insulina,
che hanno accertato l’effetto inibitorio
di questo ormone sulle sirtuine (inibendo
quindi la produzione di nuovi mitocondri).
Al
contrario, un’alimentazione senza carboidrati
(ad esclusione di frutta e verdura) obbliga
le cellule alla giusta manutenzione dei
mitocondri, sostituendo quelli mal funzionanti.
Per tale motivo un’alimentazione a basso
consumo calorico, induce lo stimolo all’attivazione
delle sirtuine ed aumenta la vita delle
cellule e dell’individuo di cui fanno parte
Tratto da:
VIVERE 120 ANNI Le verità che nessuno
vuole raccontarti
 |
Tutti
noi, soprattutto con l'avanzare dell'età,
ci siamo confrontati con la paura della
morte, che porta insite domande, quali:
Quando moriremo? Di quale male? Dovremo
soffrire? L'auspicio dell'essere umano
è quello di vivere una vita sana, piena,
possibilmente senza subire malattie
degenerative e, visto che ci siamo,
il più a lungo possibile. Perché l'uomo
può vivere fino a 120 anni senza malattie
ma l'aspettativa attuale di vita è di
80 anni e già a 40 subiamo i sintomi
delle malattie degenerative. La medicina
tradizionale è focalizzata a curare
i sintomi delle malattie, ma è ben lontana
dal risolverne le cause mentre è oramai
ben noto che la dieta e lo stile di
vita sono la causa principale della
più grande catastrofe sanitaria di tutti
i tempi. In questo libro scoprirete
perché l'essere più evoluto del pianeta
è in realtà anche il più malato e vi
insegnerà a invertire la rotta verso
una vita più longeva ed in salute. Conoscerete
i fattori che portano al declino del
nostro fisico e le cause che inducono
alla vecchiaia. Soprattutto è dato risalto
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che scienziati di tutto il mondo hanno
sperimentato negli ultimi decenni.
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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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