Il Maitake
viene spesso chiamato "re dei funghi" grazie
alle sue dimensioni notevoli;
il suo nome
in latino è "Grifola
Frondosa", e molti studiosi pensano
che questo nome derivi dal "Grifone"
un animale mitologico con testa e ali di
aquila e gambe posteriori e coda di leone.
Frondosa,
significa a forma di foglia, e l'attribuzione
del nome deriva dal fatto che i corpi fruttiferi
sovrapponendosi hanno l'aspetto di foglie.

Il Maitake
cresce in gruppi, i corpi fruttiferi raggiungono
i 10/15 cm, i gambi si fondono tra loro
alla base di tronchi di quercia faggio o
altri ceppi morti o morenti, preferisce
i climi temperati delle foreste del nord.
Le
tecniche commerciali di coltivazione di
questo fungo sono state perfezionate intorno
al 1970, prima di questo periodo
ci si affidava alla raccolta del prodotto
allo stato selvatico.
La coltivazione
giapponese del Maitake si concretizzò in
maniera regolare nel 1981, all'inizio principalmente
per scopi alimentari ma anche molto per
le sue proprietà medicinali.
In
Giappone veniva usato come tonico per aumentare
la vitalità, stimolare il sistema immunitario
e utilizzato nella prevenzione del cancro,
lo si riteneva utile anche nel trattamento
delle problematiche metaboliche e nell'ipertensione.

Studi
scientifici recenti sono stati orientati
prevalentemente ai suoi effetti nelle malattie
degenerative.
Il Maitake
ha 2 principali campi di azione: l'area
immunitaria e quella metabolica.
All'inizio
degli anni '80 il micologo Giapponese Hiroaki
Nanba della Kobe Pharmaceutical University
studiava diversi funghi medicinali, e
giunse alla conclusione che i polisaccaridi
contenuti nel Maitake avevano una struttura
particolare che lo rendevano uno dei funghi
medicinali più potenti,studiati fino a quel
momento, ed era molto efficace anche
nella somministrazione per via orale.
Per questo
motivo lo studioso si concentrò sullo studio
del Maitake, estraendone i polisaccaridi
e testando la loro efficacia nel potenziamento
del sistema immunitario. Nel 84 isolò
una frazione di polisaccaridi sia dal micelio
che dal corpo fruttifero del fungo, che
chiamò frazione D, e sempre nello stesso
anno lo studioso ottenne un brevetto per
questa frazione; i test effettuati con questa
frazione dimostrarono che aveva la capacità
di stimolare i macrofagi, le cellule dendritiche
e i linfociti T.
Namba notò
che , rispetto ad altri funghi da lui studiati,
la frazione D presentava una polisaccaridi
a struttura complessa caratterizzata
da catene lineari con un elevato grado di
ramificazione.
Poichè
la capacità di attivazione del sistema immunitario
aumenta con la complessità di struttura
e con il peso molecolare, erano proprio
la complessità dei polisaccaridi di questo
fungo e l'elevato peso molecolare della
frazione isolata a determinarne l'efficacia
che Nambia aveva riscontrato nei suoi
esperimenti.

Negli anni
successivi il Prof. Namba e il suo collega
Keiko Kubo continuarono a studiare il Maitake
e cercarono di potenziare l'attività immunomodulante
e anti tumurale della frazione D attraverso
ulteriori fasi di purificazione.
Ottennero
una frazione a maggior grado di purificazione
che evidenziava una aumentata biodisponibilità
per via orale e che chiamarono MD.
Tale frazione
dava risultati ancora superiori a quelli
della frazione D, nei test antitumurali
effettuati su modelli animali. L'azione
antitumurale dei polisaccaridi di questo
fungo è stata dimostrata in carcinomi del
colon, epatici, gastrici, polmonari, prostatici
e nei tumori cerebrali in termini di rallentamento
della crescita.
Diversi centri
ospedalieri degli Stati Uniti iniziarono
a trattare pazienti oncologici sia con la
frazione D che con la MD.
Nel febbraio
del '98 la F. and D. Administration approvò
un progetto per la conduzione di uno studio
pilota di fase || sui potenziali effetti
della frazione D in carcinomi mammari e
prostatici avanzati; i ricercatori descrissero
varie modalità di azione della frazione
D nel contrastare la crescita tumorale:
protezione delle cellule e prevenzione antineoplastica
rallentamento o inibizione della crescita
tumorale azione antimetastatica

Studi seguenti
hanno confermato questi effetti, ma
anche un ulteriore potenziale beneficio
e cioè che il Maitake può essere associato
alla chemioterapia per ridurne effetti collaterali,
come nausea, vomito, perdita dei capelli,
dolore, astenia, inappetenza e rischio di
infezioni opportunistiche, potenziandone
i benefici.



Maitake
e malattie metaboliche

I giapponesi
hanno sempre considerato il frutto intero
del Maitake un tonico adattogeno in grado
di riequilibrare le funzioni dell'organismo,
di aumentare benessere, vitalità, forza
e vigore.
Una serie
di studi scientifici condotti sul fungo
intero hanno evidenziato ulteriori effetti
sul trattamento di patologie metaboliche
quali: il diabete di tipo ||, l'ipertensione,
il sovrappeso e le alterazioni del profilo
lipidico.
Azione
antidiabetica
Tutti i funghi
medicinali riducono la glicemia grazie ad
una azione meccanica legata alle fibre in
essi contenute che rallentano l'assorbimento
del glucosio a livello enterico, però
nel caso del Maitake i meccanismi di regolarizzazione
della glicemia siano multipli.
Un gruppo
di ricercatori giapponesi alimentarono alcuni
topi diabetici con polvere di fungo intero
di Maitake e notarono una riduzione del
glucosio ematico, la frazione ritenuta
responsabile dell'azione antidiabetica era
un estratto idrosolubile che chiamarono
frazione X e che, in uno studio su topi
con diabete mellito non insulino- dipendente,
si dimostrò addirittura superiore agli ipoglicemizzanti
orali. Uno dei meccanismi di azione di questo
fungo è l'inibizione dell'enzima alfa-glucosidasi,
deputato alla digestione degli amidi e conseguentemente
all'assorbimento degli zuccheri, per questo
il massimo dell'azione viene raggiunta con
l'assunzione del fungo all'inizio del pasto.
L'azione
del Maitake aumenta notevolmente se associato
ad altri due funghi, il Cordyceps sinensis
e il Coprinus comatus.
La sua assunzione
regolare migliora la tolleranza al glucosio
e la sensibilità periferica all'insulina.
Data la sua
azione ipoglicemizzante orale,l'assunzione
contemporanea di ipoglicemizzanti orali
o di insulina deve essere effettuat sotto
controllo medico.
Azione
sulla pressione arteriosa
Il maitake
esercita un'azione ipotensiva, questa
attività risulta utile per controllare l'ipertensione,
uno dei fattori di rischio cardiovascolare,
però le cause dell'ipertensione possono
essere varie, l'effetto del Maitake è
vagotonico ed efficace in presenza di alterazione
metaboliche, non è inveca efficace in
presenza di calcificazione delle arterie
o nell'ipertensione da stress del soggetto
magro o ancora nell'ipertensione correlata
a ritenzione di liquidi.
Azione
sul profilo lipidico
Per il
Maitake è stata descritta anche un'azione
di inibizione della sintesi dei trigliceridi
e una riduzione dei livelli di colesterolo
e trigliceridi ematici.
Effetti
sul fegato
Una serie
di studi suggerisce che il Maitke può risultare
efficace anche nella prevenzione e nel trattamento
delle patologie epatiche. Uno studio su
32 pazienti affetti da epatite B cronica
supplementati con il fungo ha evidenziato
miglioramenti del livelli delle transaminasi
rispetto ai pazienti che seguivano il
trattamento farmacologico standard.
Controllo
del peso
Il Maitake
fornisce vitamine del gruppo B ergosterolo/provitamina
D2, magnesio, potassio, calcio, acidi grassi
polinsaturi, fosfatidilserina e altri fosfolipidi
e proteine, è ricco di fibre e ha poche
calorie.
Studi su campioni
animali hanno dimostrato che, assunto in
buone quantità può coadiuvare programmi
di riduzione ponderale.
Studi su animali
hanno dimostrato che la somministrazione
di Maitake essicato (20% della dieta) a
ratti alimentati con una dieta a elevati
livelli di colesterolo, inibiva in modo
significativo l'aumento del peso e del grasso
corporeo.
Utilità
del Maitake
Il Maitake
dal punto di vista costituzionale è un fungo
molto utile nei soggetti caratterizzati
da obesità androide, la cosiddetta "forma
a mela", che è caratteristica della sindrome
metabolica o della predisposizione a
svilupparla.
É utile
quando sono presenti più sintomatologie
che caratterizzano la sindrome metabolica,
quali iperglicemia, alterazioni del profilo
lipidico, alterazioni pressorie, steatosi
epatica, ecc.
Utile anche
nel potenziamento del sistema immunitario
per contrastare malattie degenerative o
microbiche, si è dimostrato efficace anche
in tutte le patologie oncologiche, particolarmente
in quelle con tendenza a metastatica e durante
trattamenti di chemio o radioterapia per
contrastarne gli effetti collaterali.
Gli
effetti del Maitake sono fortemente potenziati
dall'assunzione di vitamina C (anche
in forma di ascorbato di potassio) che quindi
va sempre associata.

Io
assumo Maitake due volte al giorno
(2 grammi/dose-die)
utilizzo la miscela 80% in toto e 20%
estratto della freeland..
Ritengo i prodotti della Freeland di alta
qualità..

Estratto dal
libro sotto ...
|
Stefania Cazzavillan
Funghi
Medicinali - Dalla Tradizione alla
Scienza

Editore: Nuova Ipsa
Editore
Data pubblicazione: Settembre 2011
Formato: Libro - Pag 336 - 16,5X23,5
leggi
recensione
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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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