Paolo
Lissoni, oncologo al San Gerardo di Monza,
mette in luce i punti di forza e le debolezze
della terapia Di Bella e conclude:
"Quando le terapie tradizionali falliscono
si potrebbe applicare la Di Bella".
Il reparto
di oncologia di Monza è l’unico in Italia
che offre, accanto alle tradizionali, una
terapia “complementare”.
Ossia?
“Il campo
delle terapie alternative anti-cancro (usate
in abbinamento a chemio e radio) è estesissimo:
vischio, aloe, graviola, veleno di scorpione,
curcuma, mirra. Noi abbiamo dato la
priorità alle sostanze naturalmente prodotte
dal nostro corpo. La ghiandola pineale
produce melatonina e altre quattro molecole
derivate da aminoacidi. Sono molecole
– fondamentali nel regolare il sistema
immunitario, nel dosare le endorfine
(che danno benessere) e nel favorire i processi
di coscienza - che variano a seconda delle
ore della luce”.
Quindi
proponete la melatonina ai pazienti oncologici?
“Si sa da
anni che un ammalato di cancro produce
livelli bassissimi di queste sostanze prodotte
dalla pineale, melatonina soprattutto.
Tutti i processi psico-chimici sono alterati
in chi ha un cancro”.
Date
melatonina dopo o durante la chemio?
“Dopo e durante
per ridurre la tossicità dei chemioterapici.
La melatonina ha proprietà antiossidanti,
azione anti-proliferativa, potenzia il sistema
immunitario (accresce il rilascio dell’interleuchina
2 dai linfociti T), contrasta la carenza
di piastrine e la cachessia che sono la
debolezza e il dimagrimento tipici di chi
fa una chemio…”
La scoperta
di Luigi Di Bella…
“Esattamente,
tutto il mondo deve essergli grato per questo.
La melatonina mette in moto almeno 20 meccanismi
antitumorali…”
Però
non tutti gli oncologi ci informano di questo…
“Noi lo facciamo”.
Date
la melatonina in ospedale?
“Anni fa sì,
ora non più. La prescriviamo e si compra
in farmacia fra i prodotti da banco”.
Parliamo
di Di Bella?
“L’argomento
mi coinvolge affettivamente. Negli anni
Ottanta conobbi Luigi Di Bella, lo contattai
per confrontare con lui i miei studi sulla
ghiandola pineale. Trovai un terreno comune
ma i miei tentativi di conciliare le due
oncologie, la tradizionale e la dibelliana
sono tristemente falliti…”
Come
mai?
“Da un
lato c’è l’ottusità mentale dell’oncologia
tradizionale che non conosce o non vuol
conoscere gli aspetti biologici, dall’altro
la terapia Di Bella che ha avuto (e ha)
il grosso limite di non essersi espressa
attraverso una sperimentazione clinica”.
Però
c’è chi guarisce dal cancro con la Di Bella.
“Non basta
dire: uno è guarito. Quanti pazienti sono
andati bene e quanti male? Questa situazione
va avanti da 25 anni. La multiterapia Di
Bella deve seguire la sperimentazione clinica
che tutto il mondo segue. Sennò si fa confusione,
non si comprenderà mai l’efficacia della
cura tradizionale rispetto alla Di Bella”.
Se fosse
lei a decidere come si comporterebbe?
“Raccoglierei
i dati e unirei le forze: ai malati che
non rispondono alle cure ufficiali darei
la Di Bella”.
Quindi
la proporrebbe dopo che si è accertato il
fallimento della terapia tradizionale, perché?
“Potrebbe
essere un modo per conciliare le posizioni
scientifiche e per poter testare finalmente
i risultati sul campo. Anche lei mi
sta confermando che ha raccolto molto storie
di pazienti che dopo il fallimento della
tradizionale si sono trovati bene con la
Di Bella…”
C’è
un altro limite del metodo Di Bella?
“L’aspetto
immunologico nella cura del cancro è noto
da pochi anni, so che Giuseppe Di Bella
ogni tanto inserisce al cocktail anche
le interleuchine 2 (sostanze prodotte
dai linfociti T) per potenziare il sistema
immunitario”.
Un aspetto
positivo della terapia Di Bella (oltre alla
melatonina?)
“Il fatto
di somministrare chemioterapici a piccole
dosi è stata una geniale intuizione di Luigi
Di Bella, oggi si inizia a praticare la
“metronomica” che significa appunto curare
con dose minima di chemioterapici a intervalli
di tempo brevi”.
Piccoli
dosi per evitare il fenomeno della chemio-resistenza?
“Questo
aspetto va ancora studiato
Quel che è
certo però è che le piccole dosi non
intossicano l’organismo e hanno effetti
immunostimolanti e antiangiogenetici
(ossia impediscono la formazione di nuovi
vasi sanguigni necessari al tumore per crescere).
Allora
pro o contro Di Bella?
“Non ha
senso dire ‘pro o contro’, io direi:
ognuno dia il meglio di sé e la cosa funzionerebbe
se il dialogo fosse solo scientifico, ma
è chiaro che entrano in gioco altri interessi.
La terapia
Di Bella è la punta dell’iceberg che dischiude
una tematica immensa: il rapporto tra la
scienza e la cultura umana”.



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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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