HUNZA,
ESKIMESI, HOPI, NAVAJO, ABKAZIANI
GLI
HUNZA (Pakistan) Nei remoti recessi delle
montagne himalayane, tra il Pakistan occidentale,
l’India e la Cina, c’è un regno minuscolo
chiamato Hunza.
La
sua popolazione è conosciuta in tutto il
mondo per la sua incredibile longevità e
salute.

La
maggior parte di loro vivono ben oltre i
100 anni e sono conosciuti per generare
ancora figli all’età di 110 anni.
Una delle
prime squadre mediche che andò sul posto
a studiare gli Hunza era guidata dal chirurgo
inglese di fama mondiale dr. Robert McCanison.
Scrivendo
sul giornale AMA del 7 gennaio 1922, lui
riportava che “gli Hunza non hanno conosciuto
l’incidenza del cancro. Possiedono un’abbondante
coltura di albicocche, le essiccano al sole
e le usano abbondantemente nel loro cibo”.
E’ interessante
notare che la dieta tradizionale degli Hunza
contiene più di 200 volte la quantità
di nitrilosidi (cibi ricchi di vitamina
B17) rispetto alla media della dieta americana
e australiana.
Tra
gli Hunza non esiste il denaro.

Il
benessere di un uomo è misurato dal numero
di alberi di albicocche che possiede.
Il cibo
più prezioso in assoluto viene considerato
i semi delle albicocche.

E’
molto comune per gli Hunza mangiare tra
i 30 e i 50 semi di albicocca come snack
dopo pasto.
Le centinaia
di semi che non mangiano vengono conservati,
tritati finemente, e infine spremuti a pressione
per produrre un olio molto ricco usato per
cucinare e da applicare sulla pelle.
L’albicocca
è il cibo principale a Hunza: ne usano
il frutto, i semi e l’olio. In aggiunta
alle onnipresenti albicocche, gli Hunza
mangiano principalmente grano e verdura
fresca, tra cui grano saraceno,
miglio, erba medica, piselli,
fagioli, rape, lattuga,
legumi germogliati e bacche di vario
tipo.
Tutti questi
ingredienti – ad eccezione delle rape e
della lattuga – contengono vitamina B17.
E’ importante
sapere che quando gli Hunza lasciarono la
loro terra isolata ed adottarono il menu
degli altri paesi, essi presto vennero vinti
dalle stesse malattie ed infermità del resto
del genere umano, incluso il cancro.
GLI
ESKIMESI (Alaska)

Gli Eskimesi
sono un altro popolo che è stato osservato
da una squadra di medici per molti decenni,
i quali verificarono che erano completamente
liberi dal cancro.
La dieta
tradizionale degli Eskimesi è incredibilmente
ricca in B17-nitrilosidi, derivante
dai residui della carne di caribou e di
altri animali da pascolo, ed anche dalle
uova di salmone.
Un’altra
ghiottoneria degli Eskimesi è l’insalata
verde presa dallo stomaco dei caribou e
delle renne, che è ricca di erba fresca
della Tundra. L’erba della Tundra si
è dimostrato che contiene il più alto dosaggio
di vitamina B17 rispetto a tutte le altre
erbe.
Il più famoso
dottore dell’Alaska fu il dottor Preston
A.Price, il quale afferma che “nei suoi
36 anni di contatti con questa popolazione,
non ha mai visto un solo caso di malattie
maligne tra gli Eskimesi veramente primitivi,
sebbene esse occorressero invece con frequenza
quando gli Eskimesi venivano a contatto
con la modernizzazione”.
Un punto interessante
da notare è che – quando un Eskimese lascia
il suo stile di vita tradizionale
e comincia a relazionarsi con la dieta moderna
occidentale, comincia ad essere incline
al cancro, in misura persino maggiore
rispetto alla media americana.
INDIANI
HOPI (Arizona) e NAVAJO (New Mexico)

Gli
indiani del nord America sono un altro popolo
rimarcabilmente libero dal cancro.
La AMA (American
Medica Association) a riguardo condusse
uno studio speciale al fine di scoprire
perché tra gli indiani Hopi e Navajo erano
così in pochi a contrarre il cancro. Il
5 febbraio 1949 nell’edizione di gennaio
del giornale dell’AMA venne dichiarato
che si scoprirono 36 casi di cancro maligno
tra una popolazione di 30.000 persone.
Nella stessa
popolazione di persone bianche si sarebbero
avuti 1800 casi di cancro.
Più tardi
ricerche del dottor Krebs scoprirono che
la dieta tipica degli indiani Hopi e Navajo
consisteva in cibi ricchi di nitrilosidi,
come la manioca. Lui calcolò che molti
della tribù ingerivano l’equivalente di
8000 mg (8 grammi) di vitamina B17 al giorno
attraverso la dieta!!
ABKAZIANI
(Caucaso)
Gli Abkaziani
vivono nelle profonde valli delle montagne
del Caucaso, sulla parte nord-occidentale
del Mar Nero. Sono un popolo con circa lo
stesso record di salute e longevità degli
Hunza. Il loro cibo e il loro stile di vita
è legato ad una terra aspra e accidentata,
come quella degli Hunza. Gli Abkaziani
seguono una dieta bassa in carboidrati,
alta in proteine vegetali e ricca in minerali
e vitamine, specialmente di vitamina B17.
Fonte:
salutenatura.org



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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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