Avviso
Un pò di frutta acida ogni tanto
non ha mai fatto male a nessuno, ma
con questo articolo cercherò di evidenziare
un principio di precauzione da tenere
in considerazione secondo la mia sperimentazione
e i miei approfondimenti nell’ambito
dell’alimentazione esclusiva fruttariana.
|
-Chiarezza pragmatica
-
Questo articolo
nasce per fare chiarezza sull’opinione del
mio gruppo di ricerca riguardo il principio
di precauzione da tenere in considerazione
all’interno di un’alimentazione fruttariana
salutare.
Esiste
un metodo empirico per effettuare le misurazioni
del pH e comprendere se un cibo sia acidificante
o alcalinizzante.
Ma molti si
accontentano di fare una misurazione del
pH estemporanea poco dopo aver mangiato
un frutto, senza considerare nè il pH
precedente, né ciò che si era mangiato nei
giorni precedenti.
Se le prime
due urine della mattina danno pH 7,4 (facilmente
riscontrabile secondo la mia esperienza
con il fruttarismo salutare), si può effettuare
la verifica: si mangia un cibo e si misura
il pH della successiva pipì.

- Chiarezza
scientifica -
Ma ora
mettiamo da parte il pragmatismo legato
alla sperimentazione e cerchiamo di essere
più scientifici.
Molti attuali
‘guru’ del momento sostengono che applicando
il metodo del crogiolo agli agrumi si ottengono
ceneri alcaline, quindi la frutta acida
è alcalinizzante. Non tutti sanno che
l’esperimento del crogiolo contempla un
esperimento che avviene al di fuori del
corpo umano: si prende un cibo, si pone
su una bacinella di ceramica riscaldata
da una fiamma.
Avviene una
combustione lenta della parte organica,
(gli acidi evaporano) e rimangono nella
bacinella le sue ceneri (esclusivamente
i sali minerali presenti nel cibo). Quando
si parla di queste ceneri ci si riferisce,
quindi, a sostanze bruciate su una bacinella
di ceramica. Sia chiaro: il nostro corpo
non è una bacinella di ceramica! E’
chiaro a tutti ora che questo esperimento
non ha alcuna valenza e alcun significato
per il corpo umano.

- Percorso
dell’acido citrico -
Analizzando
vecchi appunti e reminescenze di Chimica
ho cercato di evidenziare alcuni dati.
La transizione
dalla zona gastrica a quella duodenale
è molto rapida (ciò avviene per tutta
la frutta). Addirittura nello stomaco, che
ha un pH molto acido, l’acido citrico non
trova le condizioni ideali per dissociare:
qui non può quindi formare tamponi.
Nel duodeno
avviene la maggior parte della’assorbimento
intestinale, il suo pH va, dalla parte
prossimale a quella distale, da 3,50 a 5,50.
E’ qui che la maggior parte di acido citrico
viene assorbita. Lo ione bicarbonato
viene secreto dal pancreas e si riversa
nell’intestino ma i suoi effetti sono maggiormanete
evidenti dopo il duodeno (lungo circa
30 cm) portando il pH del tenue (lungo circa
6 metri) a pH 7,40 (pH fisiologico).
Con l’acido
citrico nel primo tratto duodenale (lievissimo
apporto di succo pancreatico, quindi poco
ione bicarbonato) il pH rimane acido
e in ambiente acido l’acido citrico dissocia
poco, viene così assorbito tal quale.
Quando giunge nel sangue (non dissociando
prima dissocia nel sangue), che ha pH 7.41,
dissocia molto di più.
Quindi acidifica
il mezzo (nel frattempo intervengono i sistemi
tampone). Dato che il suddetto acido è tricarbossilico,
ha una Kd (costante di dissociazione) molto
bassa: non verrà neutralizzato velocemente,
ma manterrà lil suo potenziale acido più
a lungo causando quindi sottrazione di cationi
anche nel sangue, che ha un range di
variabilità tollerata da pH 7,49 a 7,32
in media.
A pH 3,5,
cioè quello della parte prossimale (più
alta) del duodeno, su 100 molecole di acido
citrico 29,9 sono libere, 67,10 sono monosalificate
e 3,60 sono bisalificate.
L’acido malico,
presente in discreta quantità nella mela,
è un ac. bicarbossilico: a pH 3,5 su 100
molecole di ac. malico 47,12 sono libere,
51,67 sono semicombinate e 1, 21 sono combinate/salificate
completamente.
L’acido malico
salifica meno che il citrico, ma l’acido
citrico ha la terza funzione acida, (quella
a pK 6,41) che non salifica per niente a
pH 3,50, per cui mantiene una forza acida
anche nel tratto distale del duodeno, acidificando
ulteriormente sangue e tessuti.
- ‘Guru’
dell’igienismo fieri dei citrati generati
dalla frutta acida -
Un elemento
fortemente acido come l’acido citrico delle
arance e dei limoni, una volta entrato nell’organismo
deve essere tamponato dai vari cationi provenienti
dal corpo per evitare che il pH del sangue
possa acidificarsi.
Sempre
gli stessi igienisti alimentari di cui sopra
usano come cavallo di battaglia la trasformazione
degli acidi della frutta acida in citrati
a livello dell’intestino: quindi secondo
loro la frutta acida alcalinizza.
Mi spiace,
ma devo smentirli di nuovo. Difatti ACIDO
CITRICO + MINERALI (cationi) danno citrATI
che sono sali.

- “Ma
cosa dici? Io mangio arance da sempre!”
-
C’è chi poi
si vanta di mangiare arance da anni senza
avere problematiche visibili. Ho conosciuto
alcuni di loro. C’è chi tra questi ha esagerato
con i quantitativi, ma non si è mai lamentato
di avere problemi fisici solo perchè
non considerava un segnale preoccupante
la notevole perdita di peso.
Alcuni
scendevano attorno ai 10-20 kg sottopeso
attribuendo il “merito” alla disintossicazione
(!!!).
Non oso immaginare
cosa avrebbe evidenziato un esame del sangue
o di densitometria ossea. Altri invece non
hanno avuto problematiche visibili semplicemente
perchè non hanno mai ecceduto nelle dosi
e hanno mangiato a fianco discrete e variegate
quantità di verdure, ortaggi e frutta grassa
(i cibi più alcalinizzanti e quindi più
capaci di compensare o limitare i rischi
dell’acido citrico).
- Miti
delle terapie alternative -
Visto che
ci siamo facciamo chiarezza una volta per
tutte riguardo alcune leggende metropoli
tane della terapia alternativa. Qualcuno
afferma che le spremute di limone avrebbero
salvato molte persone da svariate patologie.
Una persona che è arrivata a sviluppare
una problematica fisica con stili alimentari
scorretti, nel momento in cui toglierà carne
e latte passerà “da tossine 100 a tossine
50”. Quindi è chiaro che inizialmente
potrà avere dei giovamenti anche di rilievo
in alcuni casi.

Stesso
discorso vale per chi dice di aver avuto
benefici dal digiuno.
In realtà
i benefici dati da questa pratica spesso
sono conferiti in gran parte dalla preparazione
al digiuno (spesso si consiglia 1 settimana
di frutta e verdura prima e dopo il digiuno
stesso). In questo caso passando da quantità
esagerate di cibo aspecifico a non mangiare
per qualche tempo si avrà un netto calo
di tossine, ma a far danni potrebbero
essere le vecchie tossine e la formazione
di corpi chetonici.
I corpi
chetonici che si producono durante il digiuno
prolungato sono tossine per il nostro corpo
e portano ad acidosi.
Non
mancano studi scientifici sulla micidiale
accoppiata fruttarismo sconsiderato e digiuno.
Depurarsi
acidificando il corpo è una mossa decisamente
poco utile.
– La
barriera che tiene lontane le tossine dall’encefalo
-
Attorno al
nostro encefalo esiste un filtro, la cosiddetta
barriera ematoencefalica che ha la funzione
di proteggerlo dalle sostanze tossiche presenti
nel sangue. Un’alta quantità di acido citrico
può modificare la permeabilità di questi
capillari riducendo la vitale capacità di
questa barriera di schermare l’encefalo
dai metalli pesanti.
- Acidi?
Non tutto il malico viene per nuocere -
L’acido citrico
(tricarbossilico: ha tre gruppi carbossilici
per ciascuna molecola) è corrosivo: è in
grado di erodere il marmo stesso. L’acido
citrico essendo un acido tricarbossilico
ha ben tre funzioni acide (con 3 Ks, costanti
dissociative diverse), ci mette del tempo
prima di legarsi ai cationi (salificazione):
mentre fà tutto questo una buona parte delle
sue funzioni acide restano attive rilasciando
ioni idronio nel sangue che acidificano
il mezzo con tutte le conseguenze che sappiamo.
Prima che intervenga il sistema tampone
il danno è fatto, bastano pochi minuti
o secondi.

L’acido
citrico può essere utile alll’organismo
umano in piccolissime quantità (5 mg/etto
nella mela)
Quando
dai 5 della mela arriviamo ai 980mg/etto
dell’arancia questo valore diviene dannoso
(180 volte superiore al valore ottimale
per il nostro organismo). Per non parlare
di valori da ‘Touch Down’ come i 6000
mg/etto del limone (più di 1000 volte
superiore al valore utile).
L’acido
malico è un acido bicarbossilico:
ha due gruppi carbossilici per ogni molecola.
Grazie agli enzimi che attiva risulta
uno dei migliori chelanti di metalli pesanti
come l’alluminio.
Nelle
dosi giuste (100-150 mg nella mela rossa)
aiuta a ridurre la tossicità di alluminio
per il cervello, e per questo motivo potrebbe
essere utilizzato nei casi di morbo di Alzheimer
ed altre patologie neurologiche.
Se me lo permettete eviterei di mettere
il dito nella piaga parlando di cadaverina
e putrescina presenti nell’arancia.

- Esperimenti
di laboratorio sui succhi di arancia -
Con il microscopio
a scansione il dott Yanfang Ren ha messo
a confronto il perossido di idrogeno col
succo d’arancia e ha evidenziato che
quest ultimo risulta più corrosivo.
E’ molto interessante inoltre l’esperimento
di laboratorio di un medico dentista, il
Dott. Julien Laupie, Presidente dell’Associazone
francese per la salute orodentale.
Nel suo esperimento
cerca di valutare il grado di erosione di
Coca Cola, succo di arancia e aceto.
Indovinate quale è risultato il più erosivo.
Mentre i rilevatori di erosione per
la Coca Cola e l’aceto sono rimasti quasi
intatti, per il succo d’arancia si è quasi
completamente disgregato. Al termine del
video il Dott. Laupie consiglia di bere
succo d’arancia esclusivamente con la cannuccia.
E’ chiaro che anche bypassando i denti,
la corrosione coinvolgerebbe comunque gli
organi interni.
Il più famoso
oncologo italiano, Dott. Franco Berrino,
epidemiologo dell’istituto nazionale dei
tumori di Milano, in caso di cancro conclamato
suggerisce di evitare il consumo di arance
e di frutta ricca di poliammine, perché
queste stimolano la crescita dei tessuti.
“Kiwi, banane
ed arance contengono i maggiori livelli
di precursori di poliammine (lisina ed arginino).
La frutta essiccata, a parità di peso, contiene
un quantitativo più elevato di poliammine
rispetto a quella fresca perchè l’assenza
di acqua (che deriva dalla sua disidratazione)
ne concentra tutti i componenti.”
Uno studio
scientifico PubMed evidenzia che le spremute
di pompelmo e di arance hanno un altissimo
quantitativo di putrescina (44,44 nmol/day).
Se consideriamo invece il succo unito alla
polpa (17,61 nmol/day) otteniamo il valore
di 62,05 nmol/day (se consideriamo la sommatoria
delle poliamine l’arancia e il pompelmo
hanno valori 31 volte più elevati rispetto
alla carne).
Tali
valori sono così alti da renderli cibi totalmente
sconsigliati in caso di tumore in corso
da qualsiasi medico oncologo.
Il pomodoro,
che a volte si consiglia di limitare in
caso di tumore, ha comunque un valore nettamente
minore rispetto all’arancia e al pompelmo:
10 nmol/day contro 62 nmol/day. Il noto
oncologo Prof. Franco Berrino dell‘Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano si esprime
così in merito alle poliamine in pazienti
con tumore.
Dott. Doug
Graham afferma: “Avevo un amico negli
anni ottanta, che provò a vivere di arance.
Stava bene per un certo periodo di tempo,
un anno o due, ma poi la sua salute cominciò
a declinare. ” Non c’entra niente la
mono dieta” diceva. Quando morì, fummo tutti
molti tristi, ma questo fatto non fermò
un altro ragazzo dal provare la stessa cosa.
Anch’egli morì!” Dott. Goug Grahm: “Molti
dei frutti di oggi sono stati in effetti
ibridati, al fine di migliorarne al gusto.
Ad esempio, anche solo 40 anni fa il pompelmo
era quasi immangiabile senza l’aggiunta
di zucchero.”
Il Dr Bass
afferma: “la Frutta acida demineralizza
il corpo, che ottiene le basi per neutralizzare
gli acidi della frutta dall’organismo e
tira i minerali dal vostro scheletro e dai
tessuti per neutralizzarla. Così è pericoloso
mangiare troppo questa frutta, in particolare
agrumi.”
Il Dott. Ariel
Ostad dell’American Academy of Dermatology
afferma “Tutti gli agrumi rovinano lo
smalto dei denti, ma a giudicare dai risultati
di diversi studi sull’argomento, i danni
causati dal limone sono senz’altro i peggiori
di tutti e l’accoppiata con lo zucchero
per rendere la bevanda più gradevole non
fa che acuirne gli effetti nocivi, perché
laddove non bastasse l’acido del limone
a rovinare lo smalto, ci pensa lo zucchero
a dare origine alla placca, macchiando
la dentatura e rendendola così meno forte.
Stesso consiglio delle bevande energetiche:
se siete amanti della limonata, sorbitela
con la cannuccia”
Il dottor
Yan-Fang Ben e il suo team di ricerca, con
sede presso l’Università di Rochester Medical
Center di New York, hanno eseguito le analisi
microscopiche della superficie dei denti
esposti al succo d’arancia ordinario.
Mentre è noto
da tempo che il succo di frutta può influenzare
lo smalto dei denti (la superficie dura
del dente), si credeva che si verificassero
gravi danni solo dopo un lungo periodo di
tempo. Furono molto sorpresi dunque, nello
scoprire che incredibilmente l’84% dello
smalto si era ridotto quasi subito.
Il
Dr. Ben ha commentato che l’effetto “è così
forte, che il dente viene letteralmente
spazzato via”.
Vedi
pubblicazione
Fonte: Contiandrea.com

l'Altra
campana
Il limone è acido nessuno lo mette in
dubbio perché ha un ph molto basso soprattutto
per la presenza dell acido citrico. Quindi
a livello gastroenterico è acido.
Il limone contiene però anche metalli
del gruppo alcalino e alcalino terrosi(
quindi questi metalli sono in forma ionica
e legati ionica mente al citrato).
Quando l acido citrico entra nell organismo
essendo un metabolica del ciclo di krebs
presente nell organismo entra nelle cellule
e viene ossidato a co2 e h2o ( viene
infatti definito acido organico, acido volatile)...
Però per il principio di elettro neutralità
i cationi presenti nel limoni e ora non
più coniugati devo trovare un anione,
in questo caso lo ione bicarbonato prodotto
dall anidrasi carbonica...
Quindi si forma il
coniugato catione + bicarbonato che è basico..
L eccesso di acidità viene eliminato
tramite la respirazione in forma di co2
(prodotto dal catabolismo o ossidazione
del citrato)...
Mentre lo ione bicarbonato più catione
metallico rimane nell organismo..
Per verificare questo evento si può fare
un semplice esperimento..
Introdurre litro di acido citrico e verificare
il ph delle urine... Saranno neutre/basiche..
Per questo motivo non esiste acidosi
metabolica da acido citrico...
Prova a introdurre la coca cola che contiene
un acido inorganico e non votatile come
l acido orto fosforico... L organismo non
potendo ossidare tale composto lo deve eliminare
per via renale tramite i sistemi tampone
( prova con il ph urinario). Inoltre notoriamente
per indurre lievi acidosi sistemice si usa
il cloruro di ammonio ( acido non volatile)...
La differenza sostanziale tra acido organici
della frutta (volatili) e acidi inorganici
(coca cola e acidi inorganici proveniente
dal metabkl di metionina e cisteina della
carne)...
L esperimento del ph urinario è il più
attendibile...
Fonte: http://giuliocarida.blogspot.it/




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Se vuoi capire come funziona guardati
questi video - Nessuno ha mai spiegato meglio ;-)


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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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-
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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