L’organismo
vivente è molto sensibile a tutte le influenze
dannose e vi reagisce immediatamente.
Possiamo osservarlo
quando facciamo un’analisi del sangue nel
corso di semplici malattie infettive, quando
sostanze estranee sono introdotte nel nostro
sistema, ecc…
In questi
casi cambia il numero dei globuli bianchi
e la percentuale di correlazione tra loro
viene alterata.

Questa
è una delle indicazioni del fatto che nel
nostro sistema è in corso un processo patologico.
Dopo ogni
porzione di cibo osserviamo anche un generale
aumento dei globuli bianchi e una variazione
nella percentuale del rapporto tra di loro.
Finora questo
fenomeno è stato considerato fisiologico
ed è chiamato leucocitosi digestiva.
Come cibo
noi usiamo: cibo crudo, cibo che è stato
alterato per mezzo di alte temperature e
cibo industriale.

Come
agisce, separatamente, ognuno di questi
cibi sulla composizione del nostro sangue?
Scopriamo
che, dopo aver assunto cibo crudo, non
variano nè il numero di globuli bianchi
nè la percentuale di correlazione tra loro.
Comune acqua potabile (che non è stata fatta
bollire), acqua minerale, sale, verdure
varie, cereali, frutta secca, miele, uova
crude, carne cruda, pesce crudo, latte fresco,
yoghurt, burro - praticamente, i cibi
nello stato in cui esistono in natura appartengono
al gruppo di quelli che non provocano alcuna
alterazione nella composizione del nostro
sangue.
Dopo il
consumo degli stessi cibi naturali alterati
per mezzo di alte temperature, scopriamo
che il numero generale dei globuli bianchi
è variato ma la percentuale di correlazione
tra loro è rimasta la stessa.
Dopo il
consumo di cibi industriali, non solo è
variato il numero dei globuli bianchi ma
anche la percentuale di correlazione tra
loro.
A questo
gruppo appartengono: zucchero, vino, cioccolato
in tavolette, ecc... Tutti i nostri esperimenti
hanno dimostrato che non è la quantità ma
la qualità del cibo che gioca un importante
ruolo nell'alterazione della composizione
del sangue e che 200 miligrammi o perfino
50 milligrammi di cibo producono la stessa
reazione di abbondanti porzioni.
Gli esperimenti
dimostrano anche che la reazione nel sangue
avviene nel momento in cui il cibo entra
nello stomaco, mentre la preliminare masticazione
del cibo attenua la reazione. Come già detto,
i cibi crudi alterati per mezzo di alte
temperature provocano solamente l'aumento
del numero generale dei globuli bianchi.

Accade
solo quando questi cibi vengono portati
alla temperatura d'ebollizione o lo stesso
fenomeno viene provocato anche da temperature
più basse?
Sembra
che ogni cibo crudo abbia la sua temperatura
che non deve essere superata nel riscaldarlo
altrimenti perde le sue virtù originali
e causa una reazione nel sistema.
La comune
acqua potabile, scaldata per mezz'ora ad
una temperatura di 87° centigradi, non cambia
l'aspetto del sangue, ma la stessa acqua,
portata a 88° centigradi, lo cambia.
Abbiamo
dato il nome di "temperatura critica" alla
temperatura più alta alla quale un particolare
cibo può essere cotto per mezz'ora a bagnomaria(1)
e mangiato senza che avvengano variazioni
nella composizione del sangue.
Questa temperatura
critica non è la stessa per tutti i cibi
crudi ma varia in una fascia di dieci gradi.
La più bassa temperatura critica per l'acqua
è 87°; per il latte è 88°; per cereali,
pomodori, cavoli, banane 89°; per pere,
carne 99°; per il burro 91°; per mele e
arance 92°; per le patate 93°; per carote,
fragole e fichi 97°.

I
nostri esperimenti dimostrano che è possibile
bloccare l'azione di un cibo quando viene
oltrepassata la sua temperatura critica.
Esistono
leggi ben definite per questo e la temperatura
critica gioca il ruolo principale.
Se un cibo
cotto è mangiato insieme allo stesso cibo
allo stato crudo non c'è reazione. Il prodotto
crudo ha neutralizzato l'azione che sarebbe
stata provocata dallo stesso prodotto con
la sua temperatura critica oltrepassata.
In altre parole, il prodotto crudo, per
così dire, ha ristabilito le virtù del prodotto
alterato da un'alta temperatura.
Questo ripristino
è anche possibile quando due differenti
prodotti sono stati assimilati ma ad una
condizione: la loro temperatura critica
deve essere la stessa oppure la temperatura
critica del prodotto crudo deve essere superiore
alla temperatura critica di quello scaldato
troppo.
Se la temperatura
critica di un prodotto crudo è inferiore
a quella del prodotto scaldato troppo, la
reazione avverrà sicuramente; in questo
caso, anche l'aumento della quantità dei
prodotti crudi non avrà alcuna utilità.
Queste leggi rimangono uguali quando il
prodotto crudo è mischiato con diversi altri
che hanno la medesima temperatura critica.

Il metodo
di riscaldare a "bagnomaria" consiste
nel sistemare una pentola con il cibo all'interno
di un'altra pentola contenente dell'acqua
che verrà scaldata. Se vengono assunti vari
tipi di cibi cotti, ognuno con una diversa
temperatura critica, insieme a del cibo
crudo, avverrà la reazione anche se il cibo
crudo ha una temperatura critica superiore
a quella di tutti i cibi cotti. Passiamo
ora al terzo gruppo di cibi, come zucchero,
vino, ecc..., ottenuti attraverso complicati
processi industriali e che producono una
doppia reazione nel nostro organismo.
Questi
prodotti possono anche essere consumati
senza che venga provocata alcuna reazione,
ma solo quando sono introdotti nel nostro
organismo insieme a non meno di due cibi
crudi che abbiano differenti temperature
critiche.
Anche un solo
prodotto crudo ha una benefica influenza
su questo terzo gruppo e lo priva di una
delle sue proprietà, ovvero del potere di
alterare la percentuale di correlazione
tra i globuli bianchi. Riguardo alle proporzioni
in cui i prodotti crudi devono essere aggiunti
ai cibi cotti, vi è un minimo di base. Per
l'acqua, ad esempio, è il 50%.
CONCLUSIONI:
Dopo
più di 300 esperimenti su dieci individui
di diversa età e sesso, siamo arrivati alle
seguenti conclusioni:
1 -
L'aumento del numero di globuli bianchi
e l'alterazione della percentuale di correlazione
tra loro che avviene dopo ogni assunzione
di cibo, e che, fino ad ora, era considerata
un fenomeno fisiologico, è, in realtà, un
fenomeno patologico provocato dall'introduzione
nel sistema di cibo alterato per mezzo di
alta temperatura e da complicati trattamenti
di comuni prodotti della natura.
2 - Dopo
il consumo di cibo crudo fresco, prodotto
in natura, la composizione del sangue non
cambia in nessun arco di tempo e neppure
in conseguenza di qualsiasi combinazione.
3 -
Dopo il consumo di cibo prodotto dalla natura,
ma alterato per mezzo di alta temperatura,
avviene un aumento del numero generale di
globuli bianchi, ma la percentuale di correlazione
tra di loro rimane la stessa.
4 - Dopo
il consumo di cibo prodotto in natura, ma
alterato da processi di lavorazione industriale,
avviene un aumento del numero generale di
globuli bianchi come pure una variazione
nella loro percentuale di correlazione.
5 -
E' stato dimostrato che è possibile assumere
qualsiasi tipo di cibo, che oggi si consuma
abitualmente, senza variare la composizione
del sangue, ma solo osservando questa regola:
devono essere assunti insieme ad alimenti
crudi secondo una formula definita.
6 -
In un organismo sano, attraverso il consumo
di qualsiasi tipo di cibo, non è possibile
alterare la percentuale di correlazione
tra i globuli bianchi senza che aumenti
anche il loro numero.
7 -
Il cibo sembra non avere influenza sui temporanei
e polimorfonucleari eosinofili (globuli
bianchi leucociti [N.d.t.]) coinvolti nelle
reazioni allergiche e nella difesa contro
le infestazioni parassitarie e la percentuale
di correlazione tra loro non viene alterata.
8 -
Possiamo cambiare la composizione del nostro
sangue come vogliamo a seconda della dieta.
9 - L'esame
del sangue può essere una diagnosi significativa
solo se eseguita a stomaco vuoto.
Fonte:
Igienenaturale.it



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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
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metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
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Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
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nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
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La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
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di questa vitamina....................
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La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
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e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
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di questa vitamina................
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La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
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Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
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A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
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Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
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Vitamina
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Molti giornali nei giorni scorsi hanno
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La
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La
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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