Particolarmente
interessante è il fatto che nell'età della
pietra i cereali non avessero ancora nessuna
rilevanza.
Non poteva
essere altrimenti, dato che i cacciatori
e i raccoglitori primitivi non erano ancora
in grado di macinare i cereali con l'aiuto
di macine; questi strumenti furono inventati
soltanto 10.000 anni fa circa.
Esistono
degli scienziati che vedono anche in
questo fattore una causa delle malattie
del benessere che connotano il nostro
tempo.

Ma qual'è
dunque l'apporto davvero negativo dei cereali,
che sono comunque, se integrali, ricchi
di fibre e di sostanze nutritive importanti
per la nostra salute (ad esempio: vitamine
del complesso B, sali minerali, oligoelementi)?
Ebbene sì,
questo è il lato positivo dei cereali, laddove
però si deve aggiungere, per amor di completezza,
che proprio nei prodotti intrgrali sono
contenute delle sostanze (i fitati), che
possono ostacolare l'utilizzabilità
delle microsostanze nutritive presenti.
Il lato
negativo dei cereali si esprime nel momento
in cui essi ci riservano una quantità di
carboidrati che alla fine ci costringono
a moltiplicare l'attività del nostro pancreas.
Lo zucchero
prodotto dai carboidrati richiede un aumento
della produzione di insulina, perchè
questo carburante possa raggiungere le cellule
muscolari. La produzione di insulina è particolarmente
importante nel caso dei prodotti a base
di macinati (farina bianca).
Chi
agguanta volentieri un panino o una baguette
appesantisce particolarmente il suo pancreas.

Sappiamo già
cosa può derivare da una tale situazione
quando diventa cronica: l'iperinsulinemia
è collegata con il diabete mellito, il sovrappeso,
le malattie cardiocircolatorie e perfino
con alcuni tipi di tumore (ad esempio:
al seno e al colon).
I cereali
hanno una percentuale media di carboidrati
(amido) del 70/80% circa.
In confronto
quella contenuta in molti tipi di frutta
e verdura è soltanto del 10/20% circa; questo
corrisponde alla suddivisione in "indice
glicemico basso" o "Low Carb".
Tratto dal libro:
Michaela
Doll
Infiammazioni
- I Killer Nascosti -
Libro Curare
gli stati infiammatori in modo naturale
e prevenire malattie cardiovascolari,
cancro, diabete, colesterolo alto,
artrosi e obesità

Editore: Macro Edizioni
Data pubblicazione: Settembre 2009
Formato: Libro - Pag 176 - 17x24 Note:
Illustrato a colori
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recensione
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Fitati
e altri antinutrienti: sono davvero un pericolo?
Hai
mai sentito parlare degli antinutrienti?
Sono delle
sostanze naturalmente presenti nella grande
maggioranza degli alimenti che consumiamo,
le quali non portano nutrimento ma al contrario
limitano l’assorbimento di preziosi minerali,
come lo zinco, il magnesio e il ferro.
Il pericolo
è quindi che un’alimentazione ricca di antinutrienti
possa pian piano causare delle carenze,
soprattutto in soggetti a rischio, come
il ferro per le donne o lo zinco per gli
uomini.
Questo è un
po’ quello che si legge in giro. Ma è tutto
qui? Ci sono in realtà altre cose che dovresti
sapere, prima di decidere se nella tua dieta
è davvero il caso di dare un “taglio” a
questi antinutrienti.
Inizio
col dire che queste sostanze sono presenti
un po’ dappertutto, quindi evitarle totalmente
è impossibile.
La
grande maggioranza si trova nel regno vegetale,
perché le piante le producono come difesa
contro gli animali, mentre gli animali
ovviamente si difendono in altro modo (un
esempio di antinutriente nel mondo animale
è l’avidina dell’uovo, che comunque viene
disattivata con la cottura).
Avrebbe
senso smettere di mangiare verdura per evitare
i fitati e simili?
Ovviamente
no, perché i benefici sono di gran
lunga superiori agli aspetti negativi.
Ma cosa
succede quando i fitati diventano davvero
tanti?
Questo
è il caso dei legumi: vediamo come
è più logico comportarsi.
Le perdite
di minerali sono relativamente basse, parliamo
di un 20% circa in media, ma capisco che
se stai molto attento alla dieta, oppure
ti senti in qualche modo “a rischio”, anche
quel numero fa la differenza. E’ giusto
precisare che queste sostanze diminuiscono
l’assorbimento di vitamine e minerali SOLO
degli alimenti in cui sono contenute, ma
NON possono in alcun modo impoverire le
riserve di nutrienti dell’organismo.
Deve stare
attento chi invece mangia male, poco, in
modo monotono, troppo cotto o tutte queste
cose messe insieme: in quel caso gli antinutrienti
possono dare la “mazzata finale”.

ANTINUTRIENTI:
PRO E CONTRO
Parlavamo
dei legumi. I fitati di cui sono
ricchi vengono ridotti dall’ammollo e ovviamente
dalla cottura, ma continuano ad essere presenti
una volta nel piatto. L’unico Contro lo
abbiamo già ripetuto: limitano l’assorbimento
dei minerali.
Ma
già questo aspetto negativo può essere limitato
se tieni a mente queste due preziose regolette:
I carotenoidi,
conferma uno studio, limitano l’azione dei
fitati;
La
vitamina C assunta ai pasti da fonti naturali
aumenta di almeno il doppio l’assorbimento
di ferro, magnesio e zinco.
Inserisci
nel tuo piatto pomodori, carote crude o
cotte, rucola e spinaci e i fitati non potranno
creare nessun problema di “carenza”.
E non solo,
c’è anche un Pro: le sostanze antinutrienti
hanno tutte una potente azione antiossidante
(potremmo dire anti-cancro, anche se
poi ciò che conta in questo senso è la dieta
generale), Quindi mantengono giovane l’organismo
e aiutano il sistema immunitario nei confronti
dei radicali liberi.
Aggiornamento
Maggio 2015: a rendere ancora più inutile
la guerra contro l’acido fitico, sembra
che l’intestino sia in grado di produrre
enzimi che digeriscono i fitati
(fonte).
Fonte: stanchezzafisica.it




Presentazione Completa e UNICA di ACQUA
KANGEN
Cambia la tua acqua ---- CAMBIA
LA TUA VITA ;-)
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Se vuoi capire come funziona guardati
questi video - Nessuno ha mai spiegato meglio ;-)

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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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