
Nell’ambito
del "DDW 2014" (Digestive Disease Week),
tenutosi pochi giorni fa (dal 3 al 6 maggio
2014) a Chicago (Illinois, USA), è stato
presentato un nuovo farmaco per il trattamento
della Malattia Celiaca.
Il
farmaco, un peptide da assumere per via
orale, prende il nome di Lazarotide Acetato.
Questo prodotto, in uno studio randomizzato,
controllato con placebo, ha dimostrato di
poter ridurre sia sintomi gastrointestinali
(GI) che sintomi non-GI in pazienti accidentalmente
esposti all’assunzione glutine.
Il dottor
Joseph Murray, della Mayo Clinic di Rochester
(Minnesota, USA) riferisce che questa molecola
"ha raggiunto l’end-point primario dello
studio, ovvero una riduzione dei sintomi
gastrointestinali".
I ricercatori,
guidati dal Dr. Murray, affermano che "Questo
studio è il primo grande trial terapeutico
sulla Celiachia, che ha raggiunto il
suo end-point primario di riduzione dei
segni e dei sintomi della malattia, ed
è la prima prova che documenta il successo
di una nuova classe di di farmaci agenti
sulle giunzioni intercellulari chiamate
tight junctions (giunzioni serrate, n.d.r.)".

Le giunzioni
serrate controllano la permeabilità paracellulare
(nella Celiachia è aumentata, a causa della
iperproduzione di una sostanza proteica,
chiamata "Zonulina", ormone glicoproteico
che regola l’apertura delle giunzioni
a livello dell’epitelio della mucosa intestinale).

L’aumento
di questa permeabilità è in parte il risultato
di una risposta infiammatoria, di carattere
immunitario, legata al passaggio incontrollato
di macromolecole (peptidi del glutine) nella
lamina propria intestinale, attraverso queste
giunzioni serrate.
In pratica
la Zonulina apre gli spazi intercellulari
(tra le cellule) agendo sulle tight
junctions, lasciando quindi passare
il glutine, che successivamente induce la
reazione del sistema immunocompetente presente
nella sottomucosa, avviando la reazione
di deamidazione dei peptidi della gliadina,
con successiva produzione di antigeni, riconosciuti
dai linfociti T specifici, e produzione
di anticorpi contro la gliadina stessa.
Il Larazotide
Acetato, agendo da antagonista, sembra bloccare
la Zonulina, impedendo così l'apertura delle
tight-junctions ed il passaggio del glutine
all'interno della sottomucosa, inibendo
quindi l’alterazione della permeabilità
intestinale e l'infiammazione, indotta
da glutine e citochine; conseguentemente
blocca i processi patologici derivanti dalla
risposta del sistema immunocompetente a
tale "intrusione".

Si calcola
che la prevalenza della Celiachia, nella
popolazione, potrebbe raggiungere il 7%,
sebbene venga in realtà diagnosticato solo
un terzo, circa, dei casi. La malattia,
che viene attivata dall'ingestione di glutine,
è trattata terapeuticamente attraverso la
dieta priva di glutine (gluten-free); pur
tuttavia spesso si rileva la comparsa di
sintomi, a seguito di esposizione accidentale
al glutine o di non adesione alla dieta.
Il dr. Murray
afferma che "Fino al 70 % dei pazienti riferisce
di essersi esposto al glutine deliberatamente
o involontariamente; questo provocherebbe
non solo dei sintomi gastrointestinali correlati,
ma anche mal di testa e stanchezza".
Questo
studio multicentrico randomizzato, in parallelo,
in doppio cieco e controllato con placebo,
è stato condotto in 74 centri Nord-Americani.
L'obiettivo
è stato quello di valutare l'effetto del
Larazotide Acetato sui segni e sui sintomi
gastrointestinali nei pazienti con Malattia
Celiaca. Il dr. Murray ha precisato che
"Questi pazienti seguivano una dieta priva
di glutine in media da 5 anni, con conseguente
stabilizzazione della malattia e del suo
trattamento. Abbiamo voluto valutare questo
farmaco in aggiunta ad una dieta priva di
glutine nella vita reale".

IL TRIAL
CLINICO
Sono, quindi,
stati arruolati 342 pazienti, a condizione
che avessero mantenuto una dieta priva di
glutine per almeno 12 mesi. Essi sono stati
trattati in maniera random con placebo oppure
con dosi di Larazotide Acetato, da 0,5 mg.,
1,0 mg. o 2,0 mg., 3 volte al giorno. Lo
studio ha avuto una durata di 20 settimane,
con 4 settimane di run-in con placebo, una
fase di trattamento di 12 settimane, ed
una di 4 settimane con placebo run-out .
L'end-point primario consisteva nel miglioramento
dei sintomi GI legati alla digestione, all’indigestione
ed al dolore addominale (crampi, dolore,
gonfiore, meteorismo, nausea ed aspetto
delle feci), misurati con il Gastrointestinal
Symptom Rating Scale (GSRS) per la Malattia
Celiaca. I sintomi non-GI, come il mal di
testa e la stanchezza, sono stati valutati
in qualità di outcomes (esiti) riferiti
dai pazienti. E’ stata rilevata una differenza
significativa nella riduzione dei sintomi
gastrointestinali tra il gruppo trattato
con Larazotide Acetato da 0,5 mg. ed i controlli
con placebo, sia nell’analisi intention-to-treat
(P = 0.022), sia nell'analisi di protocollo
(P = 0.005).
Il dottor
Murray ha riferito che "L’obiettivo primario
di riduzione dei sintomi gastrointestinali
è stato conseguito e mantenuto durante la
fase attiva dello studio, ma solo la dose
(di farmaco, n.d.r.) più bassa è stata efficace.
Le dosi
più elevate non hanno avuto alcun effetto",
ha poi aggiunto che "questo risultato è
coerente con le sfide cliniche di precedenti
studi". Si è dimostrato che i pazienti del
gruppo trattato con dosi da 0,5 mg. avevano
una probabilità significativamente maggiore,
rispetto a quelli del gruppo placebo, di
segnalare una riduzione del mal di testa
e della stanchezza (P = 0.010); questi pazienti
sono stati anche più propensi a segnalare
miglioramenti significativi in diverse misure
esplorative.
C'è stata
una diminuzione del 26% del numero di giorni
in cui i pazienti hanno riferito sintomi
gravi (P = 0.017) ed un aumento del
31% del numero di giorni nei quali i pazienti
hanno riferito sintomi nulli o molto scarsi
(P = 0.034). Inoltre il 28% dei pazienti
ha riferito una riduzione dei sintomi, di
almeno il 50%, per almeno 6 dei 12 settimane
(P = 0.022). Il Punteggio totale GSRS era
significativamente migliore nel gruppo trattato
con 0,5 mg. di Lazarotide Acetato rispetto
al gruppo placebo, sia nell’analisi intention-to-treat
modificata (P = 0.017) sia in quella secondo
protocollo (P = 0.004). Non sono stati osservati
aumenti dei titoli anticorpali anti-glutine
(IgA o IgG) con nessuno dei tre dosaggi
utilizzati. Nei 2 gruppi non è stata rilevata
alcuna differenza riguardo al verificarsi
di eventi avversi emergenti, durante il
trattamento, e non sono stati riportati
eventi avversi gravi. Il Larazotide Acetato,
nella dose da 0,5 mg., ha, quindi, le potenzialità
per essere il primo trattamento farmacologico
per la Celiachia e merita, secondo il dr.
Murray, di essere ulteriormente indagato
in fase III.
OSSERVAZIONI
FDA
Fast Track
DesignationIl farmaco ha già ricevuto dalla
Food and Drug Administration la Fast Track
Designation, che consente un iter approvativo
accelerato. Il dr. David Johnson, direttore
della Unità di Gastroenterologia presso
la Eastern Virginia Medical School di Norfolk
(Virginia, USA), ha osservato che lo studio
appare molto interessante e che i risultati
suggeriscono che il Larazotide Acetato potrebbe
rappresentare un'opzione interessante per
pazienti celiaci con scarsa adesione alla
dieta gluten-free o per coloro che inconsapevolmente
o accidentalmente sono esposti al glutine.
Comunque, ci permettiamo di aggiungere,
ad oggi, questa promettente possibilità
terapeutica, non può ancora decretare la
fine della dieta gluten-free!
Fonte: Medicinaitalia.it
PDF.
cliccaqui



Presentazione Completa e UNICA di ACQUA
KANGEN
Cambia la tua acqua ---- CAMBIA
LA TUA VITA ;-)
per info contattami: arturovillamarco@gmail.com

Se vuoi capire come funziona guardati
questi video - Nessuno ha mai spiegato meglio ;-)

|
-
|
N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
|
|
-
|
L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
|
|
-
|
Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
|
|
-
|
IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
|
|
-
|
Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
|
|
-
|
Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
|
|
-
|
Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
|
|
-
|
Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
|
|
-
|
Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
|
|
|
La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
|
 |
|
Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
|
 |
|
Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
|
 |
|
La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
|
 |
|
La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
|
|
|

Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
|
|