Si diffonde la
convinzione che i cibi conservino più «nutrienti»
se non passano dai fornelli. Ma non è sempre
così.
L'afa, l'insopportabile
calore dei fornelli, il desiderio di mangiare
piatti freddi, assecondano, soprattutto
in estate, una "moda" alimentare che
sta prendendo piede: l'abitudine
di mangiare cibi crudi .
"Gli
ossessionati dal crudo" titola,
con un filo di ironia, il quotidiano francese
Le Monde nel suo blog, a proposito di coloro
(sempre più numerosi) che rinunciano
in modo categorico ai cibi cotti. E presenta,
come guida alimentare, la "Piramide del
cibo crudo": alla base, insalate e verdure
verdi; all'apice, alghe; al centro verdura,
frutta, germogli, semi.

VALORI NUTRIZIONALI - «Su
Internet circolano varie piramidi crudiste,
vegetariane, che però non hanno alcun valore
dal punto di vista nutrizionale»
spara a zero Andrea Ghiselli, ricercatore
dell'Istituto Nazionale di Ricerca per Alimenti
e Nutrizione.
Comunque, mentre i crudisti veri e propri,
strettamente vegetariani, sono ancora relativamente
pochi, sono sempre più numerose le persone
convinte che l'alimento crudo sia meglio
di quello cotto, perché più "vivo", più
ricco di principi nutritivi.
Ma è davvero così?
Andrea Ghiselli, è convinto di no:
«Il calore, lo sappiamo da sempre, migliora
digeribilità e sicurezza igienica dei cibi.
La
sorpresa è che, di recente, numerosi studi
hanno dimostrato come una lieve cottura
possa fare aumentare il potere antiossidante
di molti ortaggi e favorirne biodisponibilità
e assorbimento da parte dell'organismo.
Questo perché il calore tende a rompere
le pareti delle cellule vegetali, che possono
trattenere al loro interno numerosi composti
utili».

QUALCHE ESEMPIO - Da uno studio
dell’Inran e dell'Università di Napoli è
emerso, per esempio, che
il contenuto in folati di cavolfiori, broccoli,
asparagi cotti a vapore, pur calando del
10% rispetto a quello degli stessi ortaggi
crudi, è assai più facilmente assorbibile.
La cottura migliora anche la biodisponibilità
del licopene, pigmento rosso antiossidante
che abbonda soprattutto nei pomodori. Analogamente
carote, spinaci, asparagi, cavoli, peperoni
e molti altri vegetali, se cotti (bolliti
o a vapore), forniscono una maggiore quantità
di carotenoidi e acido ferulico.
Peraltro, anche le crudità hanno buone
frecce al loro arco. Per esempio, le
carote crude hanno più polifenoli; i broccoli
crudi più sulforafano. «Quanto alla vitamina
C, che abbonda in verdura e frutta, — spiega
Ghiselli — è vero che si distrugge con il
calore (per esempio, i peperoni cotti che
ne sono ricchissimi possono perderne fino
al 60%), ma è anche vero che una corretta
alimentazione è talmente ricca di questa
vitamina, da garantirne comunque abbastanza».

CARNE E PESCE - La scelta fra un'insalatona
e una caponatina, insomma, può rispondere
più al gusto personale che ad esigenze nutrizionali.
Ma con la carne e con il pesce crudi,
come la mettiamo?

Nel caso degli
alimenti di origine animale la crudità non
presenta particolari vantaggi nutrizionali,
mentre comporta dei rischi.
La cottura riesce infatti a distruggere
salmonelle e germi vari che possono inquinarne
le carni e provocare intossicazioni anche
gravi. Eppure, oggi pesci e carni da
mangiare crudi vengono proposti non solo
nei ristoranti ma anche nei supermercati.
Possiamo fidarci? «I
rischi di intossicazione sono azzerati solo
dalla cottura. Bisogna ammettere,
però, che oggi i controlli igienici sono
tali da ridurre drasticamente il pericolo»
dice Ghiselli. «In passato sono stato
sempre contrario al crudo, ma ora i rischi
sono più bassi — ammette Carlo Cantoni,
docente di Ispezione degli alimenti di origine
animale, della facoltà di veterinaria dell'Università
di Milano —. Attualmente nel nostro Paese
non risultano casi di intossicazione da
carni di manzo e vitello crude e nemmeno
da uova d’allevamento industriale, grazie
alle regole igieniche imposte dall'Unione
Europea e alla correttezza di produttori
e operatori vari».
Roberta
Salvadori 16
luglio Corsera =>> (continua)

Roberta
Salvadori 16
luglio Corsera =>> (continua)



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N-Acetil
Cisteina - precursore Glutatione
Il glutatione è un tripeptide naturale,
vale a dire una sostanza costituita da tre amminoacidi,
nell'ordine acido glutammico, cisteina e glicina.
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L
- Glutatione - Studi del ricercatore G. Puccio
Esso e' un composto organico la cui carenza
nei globuli rossi congenita od acquista nel corso dell'esistenza,
per via di vaccinazioni, assunzione di farmaci, droghe,
alimentazione inadatta, ecc., determina il precoce invecchiamento
(cellulare, sistemico ed organico) per via di un anomalo
metabolismo OSSIDATIVO,..............
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Le
Virtù del Glutatione
Il Glutatione viene costruito all’interno
delle cellule partendo dai tre aminoacidi che lo compongono
che sono la glicina, l’acido glutammico e la cisteina.
Il fattore limitante la sintesi del glutatione è la disponibilità
di cisteina che è piuttosto rara negli alimenti...............
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IL
SAMe ed il Fegato - S-adenosil metionina
La S-adenosil metionina (SAM) è un coenzima
coinvolto nel trasferimento di gruppi metile (un processo
definito metilazione).
La molecola è anche conosciuta con il nome ademetionina
o SAMe ...
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Produzione
Endogena di vitamina D
Al contrario di tutte le altre che assimiliamo
dal cibo, questa vitamina viene prodotta in gran parte
dal nostro organismo. Il metabolismo della vitamina D
è un processo estremamente complesso: tutto ha origine
in quella che potremmo definire l'industria chimica del
nostro organismo, il fegato, organo che svolge un ruolo
fondamentale in molti processi,.....
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Fisiopat.
vit. D - Differenziazione cellulare - Apoptosi
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina....................
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Fisiopatologia
della vitamina D - Altre malattie
Malattie autoimmuni, osteoartriti e diabete
La vita a elevate altitudini aumenta il rischio di diabete
tipo 1, sclerosi multipla e malattia di Crohn. Vivendo
al di sotto dei 35 gradi di latitudine, per i primi 10
anni di vita, si riduce il rischio di sclerosi multipla
di circa il 50%................
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Osteoporosi
e Vitamina D3
La scoperta che le cellule della maggioranza
dei tessuti posseggono un recettore per la vitamina D
e che gran parte di esse possiede il complesso macchinario
enzimatico per convertire la 25-idrossivitamina D circolante,
nelle forma attiva, cioè nell'1-25 diidrossivitamina D,
ha fornito nuove acquisizioni per conoscere meglio l'attività
di questa vitamina................
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Vitamina
E - ( Tocoferolo )
La Vitamina E o Tocoferolo è un potente
antiossidante liposolubile che aiuta le cellule del nostro
organismo a proteggersi dai radicali liberi, responsabili
principali dell’invecchiamento cellulare. La vitamina
E (tocoferolo) all’interno del nostro corpo agisce contro
le patologie cardiovascolari, ............
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La
vitamina C
Iniziamo col dire che la vitamina C esistente
in natura in frutta e verdure è molecolarmente identica
all'acido L-ascorbico prodotto in laboratorio, non esiste
nessuna differenza. Aggiungiamo che per un difetto genetico
il nostro corpo non produce la vitamina C pertanto siamo
costretti a somministrarcela per via orale,
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Tumori:
iniezioni di vitamina C ad alte dosi per uccidere cellule
cancro
L'iniezione di un concentrato di vitamina
C ad alte dosi può aiutare a eliminare le cellule tumorali.
A stabilirlo, per ora sui topi, è una ricerca dell'Università
del Kansas pubblicata su 'Science Translational Medicine'.
Secondo gli scienziati, la somministrazione per via endovenosa
di vitamina C potrebbe...........
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Vitamina
C? - sopravvalutata
Molti giornali nei giorni scorsi hanno
eletto la vitamina C a farmaco antitumorale, usando espressioni
come “la vitamina C tiene a bada il cancro” quando addirittura
non è stata usata la parola “cura”. Tutto parte da una
pubblicazione su Science Translational Medicine, ma tra
quello che lo studio dice e quello che gli autori hanno
gettato in pasto ai media c’è un bel po’ di differenza.
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La
vitamina C in gravidanza protegge il cervello del bebè
Via libera al ribes, ai peperoni, ai
kiwi, ai broccoli, ai cavoli, alle arance e ai mandarini:
in gravidanza, oltre ad aiutare il senso di sazietà favorendo
una dieta sana e variegata, aiutano anche ad apportare
la giusta quantità di vitamina C nell'organismo, indispensabile
per un sano sviluppo cerebrale del nascituro.
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La
Melatonina
La melatonina, chimicamente N-acetil-5-metossitriptamina,
è una sostanza prodotta da una ghiandola posta alla base
del cervello, la ghiandola pineale (o epifisi). Agisce
sull'ipotalamo e ha la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia.
Oltre che negli esseri umani essa è prodotta anche da
animali, piante e microorganismi.
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Motore di ricerca interno Carcinomaepatico.it
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